Delle ultime 10 gare casalinghe (partendo dalle 3 in coda alla stagione passata), la Pro Patria ne ha vinto una sola (con il Lecco il 12 ottobre scorso), perdendone 3 e pareggiandone 6. A dispetto dei buoni propositi, la zavorra statistica a pesare sulla classifica tigrotta è sempre quella ereditata dal 2023/24 (e dalla seconda parte della stagione precedente). Cioè, il misero fatturato allo “Speroni”. Perché se nelle 10 di cui sopra si mettono insieme 9 punti (8 in 7 gare quest’anno), con 7 gol fatti (5 nel Campionato in corso) e 10 subiti, ambire a qualcosa di più di una salvezza tirata per i capelli sarebbe davvero fuori portata.

Fatta la premessa, il pallidissimo 0-0 di ieri contro una Triestina di una modestia tecnica persino offensiva per il potenziale a disposizione non è altro che un ulteriore anello sommato alla catena di risultati biancoblu. Molti dei quali in copia e incolla con il comune denominatore dell’appena sufficiente per non perdere ma troppo poco per vincere. Il post partita di Riccardo Colombo è probabilmente meno convincente del solito: “Siamo mancati in qualcosa. Poco efficaci nel primo tempo. Meglio nella ripresa ma calciamo sempre troppo poco in porta. Occorre avere più coraggio ed essere più puliti. Sono d’accordo sul fatto che dovevamovincere. Mi dicono che ho poco coraggio? Cerco di mettere la squadra nelle migliori condizioni per giocare. Ci mancano 4/5 gol per avere 5 punti in più. Ci sarebbero discorsi diversi”. Da riannodare a partire dalla 14^ a Caravaggio con l’Atalanta U23 (sabato ore 15).

Ci sono anch’io                    

Tra i più in palla del recente scorcio bustocco certamente il centrale Alessandro Sassaro. Il guaio fisico a Travaglini ha fatto scoprire una risorsa (forse) inaspettata. Con l’ex Castellanzese in campo per 90’ la Pro Patria ha vinto le uniche 2 partite stagionali (Clodiense e Lecco), con un bilancio nei 447’ giocati di 6 reti fatte, 3 subite e 9 punti guadagnati (contro i soli 5 dei 723’ senza il numero 33. L’analisi del classe 2004 è tanto lucida quanto lineare: “Partita tosta. Abbiamo faticato di più nel primo tempo. Poi però abbiamo creato tante occasioni. Meritavamo di più. Nella Triestina abbiamo visto tanta qualità. Difficile pensare che siano ultimi”.     

Chi va per questi pari

Segni X a quota 8 in 13 giornate. Nessuno ha fatto meglio (o peggio) in tutta la Serie C (Lucchese e Messina si sono fermati a 7). Ma anche nelle altre categorie professionistiche il dato è record. Pareggiato (neanche a dirlo) da Bari a Catanzaro in Serie B (in 12 gare giocate). Se non si può vincere, bisogna saper non perdere è stato il mantra post Arzignano. Ecco, magari senza prendersi troppo alla lettera.  

Giovanni Castiglioni
(Interviste a cura Comunicazione Aurora Pro Patria 1919 Official)   

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