Domenica 2 e lunedì 3 giugno, nella spettacolare cornice del Foro Italico a Roma, si è assegnata l’Olympic Dream Cup di taekwondo che ha visto sfidarsi 825 atleti nelle categorie Senior, Junior e Cadetti. Se a trionfare è stata per il terzo anno consecutivo la Puglia, trascinata dal solito enorme contributo della New Marzial Mesagne, la selezione Lombarda ha diversi motivi per sorridere con otto medaglie complessive tra cui spicca lo storico oro conquistato da Linda Ravanelli (Taekwondo Bergamo) nella -59 kg femminile Juniores. Risultati che consolidano la crescita del movimento regionale, come testimoniano anche i numerosi quinti posti di chi si è fermato a un passo dal podio.
Nei Senior hanno sfiorato l’impresa Ibrahima Fofana Ly (Taekwondo Olimpico Lecco) e Antonia Pacaccio (Tkd Calling Pavia). Entrambi si sono dovuti accontentare del secondo posto dopo finali combattute: se per l’allievo del maestro Diego Reale si tratta di un ritorno sul podio dov’era già salito dodici mesi fa, per la pavese è la conferma di un periodo straordinario che in due mesi l’ha vista andare a medaglia anche ai Campionati Italiani Categorie Olimpiche e ai Campionati Universitari. Ottimo bronzo per Maressa Facchin (Taekwondo Smile) nella categoria più pesante, con la milanese che sta tornando sui suoi livelli dopo lo stop di inizio anno.
Tra i Cadetti invece, oltre al capolavoro di Linda Ravanelli, vanno registrate altre due medaglie: Jennifer Stella Donato (New Accademia Taekwondo Lombardia), nonostante un infortunio al piede che l’ha costretta a saltare l’ultimo mese di allenamenti e che l’ha pesantemente condizionata anche durante la gara, ha vinto brillantemente due incontri fermandosi solamente in finale; Eli Kopliku (Taekwondo Leonessa) è stata l’unica capace di impensierire Ravanelli nella categoria dominata dalla bergamasca, in una semifinale tutta lombarda che si è rivelata una finale anticipata. Hanno impreziosito il bottino i due bronzi conquistati tra gli Junior da Christian Di Filippo e Margherita Dossena, entrambi atleti della Taekwondo Smile che ha festeggiato ben tre podi.
Senior
Tra gli uomini brillante affermazione di Teodoro Del Vecchio nella -58 kg, che ha fatto percorso netto e si è aggiudicato il titolo battendo in finale Giuseppe Foti, atleta già entrato nel giro della nazionale. Colpo di scena invece nella -68kg dove il giovane Christian Santinelli, da poco approdato ai senior, ha sbaragliato l’agguerrita concorrenza prendendosi la medaglia d’oro alla prima Dream Cup tra i grandi. Battuto in finale Davide Ferraro, mentre il milanese Luca Lucerna ha sfiorato soltanto il podio e può recriminare per qualche chiamata arbitrale discutibile.
Nella -80 kg si è confermato in grande ascesa Francesco Cordeschi che, dopo l’argento agli Italiani, è salito sul gradino più alto del podio imponendosi in una finale combattuta contro l’abruzzese Francesco Scamolla. Nella categoria più pesante (+80 kg) la medaglia d’oro se l’è aggiudicata Alfredo Talotti, prevalendo su Ibrahima Fofana Ly dopo un match tiratissimo. Il campano aveva in precedenza eliminato l’altro lombardo in gara, Marco Naso, che ha pagato così un sorteggio sfortunatissimo.
Al femminile, strepitosa prestazione di Alessia Sturari che sembra essersi lasciata definitivamente l’infortunio dello scorso novembre alle spalle. Nella -49 kg l’emiliana non ha lasciato nemmeno un round alle sue avversarie, battendo 2-0 in finale Youmna Nasri che in semifinale era stata capace di eliminare una Giulia Galiero apparsa affaticata. Salendo alla -57 kg, Elisa Al Halwani si è confermata in grande ascesa vincendo la medaglia d’oro senza perdere neanche un round nonostante un tabellone tutt’altro che scontato.
Nella -67 kg Antonia Pacaccio si è dimostrata ancora una volta tra le più forti della categoria completando il tris di podi italiani in due mesi. L’allieva di Alessandro Russo ha approfitta al meglio del sorprendente ko di Carlotta Bonetto al primo turno per raggiungere la finale, dove si è devuta arrendere al talento di Valentina Traversi che in precedenza aveva eliminato Paulina Armeria. Nella +67 kg invece continua a brillare la stella di Aurora Ceccantini, che dopo aver dovuto stringere i denti per eliminare ai quarti Laura Furler non si è più fermata, battendo in finale Simona Ascolese che in semifinale ha fermato la corsa di Maressa Facchin.
Junior
A livello Juniores si laureano campioni Nicolò Sevagian (Lazio), Gianluca Graziosi (Marche), Abdul Touiar (Veneto), Gaetano Cirivello (Sicilia), Christian Tumbiolo (Sicilia), Ludovico Iurlaro (Puglia), Riccardo Giordano (Campania), Luigi Fegatilli (Abruzzo), Matteo De Angelis (Lazio), Anna Criscuolo (Campania), Chiara Russo (Sicilia), Rosa Bembi (Marche), Alessandra D’Angelo (Lazio), Anna Frassica (Puglia), Anthea Mangione (Sicilia), Celeste Buttazzo (Puglia) e Giulia Senesi (Lazio).
Una menzione particolare la meritano Angelo Mangione (Sicilia), che dopo la doppietta Junior-Senior ai Campionati Italiani ha dimostrato di non essere affatto sazio dominando la sua categoria come da pronostico, Lucrezia Maloberti (Liguria) ed Emanuela Palmisano (Puglia), entrambe salite a quota cinque titoli italiani consecutivi.
Cadetti
Tra i più piccoli, invece, i più forti sono stati Nino Perroni (Sicilia), Alessio Andreoli (Lazio), Andrea Gasbarre (Lazio), Riccardo Santangelo (Puglia), Valentin Fistican (Emilia Romagna), Aleksandr Nocco (Puglia), Janis Haddouche (Lazio), Paolo Talarico (Calabria), Raffaele Arrigo (Campania), Vito Antonacci (Puglia), Ilaria Nicoletti (Calabria), Maria Vittoria Rosato (Puglia), Virginia Lampis (Liguria), Nicole Masala (Liguria), Lorena Loria (Calabria), Nicole Pallotta (Lazio), Sofia Casagrande (Piemonte), Linda Ravanelli (Lombardia) ed Elisa Martina (Puglia).
La classifica per società
Ad aggiudicarsi il medagliere complessivo e la Dream Cup è la Puglia, che trionfa così per il terzo anno consecutivo trascinata specialmente dai più piccoli (219 punti frutto di 10 ori, 8 argenti e 21 bronzi). Beffato il Lazio, secondo per un’incollatura (204 punti con 10 ori, 11 argenti e 9 bronzi). Chiude il podio la Sicilia con 118 (6-4-10), mentre la Lombardia può festeggiare un’ottima ottava piazza che certifica la crescita costante del movimento regionale, lasciandoli alle spalle regioni storicamente più vincenti.
Nella suddivisione per classi d’età, il Lazio domina tra i grandi risultando la prima regione sia tra i Senior maschili che femminili. Tra gli Juniores, invece, la Sicilia brilla al maschile mentre al femminile le pugliesi sono risultate le più forti. Come detto, però, a trascinare la Puglia al trionfo sono state le due categorie più giovani, visto che ha primeggiato nei Cadetti sia al maschile sia al femminile.
Alex Scotti