Come FeralpiSalò e Triestina. Tra i pochissimi risultati (forse l’unico), per cui alitarsi compiaciuti sulle unghie, la Pro Patria può certamente vantare quello di rientrare nella short list delle squadre capaci di imporre il pari all’imbattuto Padova (1-1 il 28 settembre). Al giro di boa del Campionato, solo gardesani, Unione e (appunto) biancoblu possono mettere in cornice la mancata sconfitta con i biancoscudati. Circostanza che dice più della classifica attuale rispetto alle reali potenzialità dei 3 club in questione. A maggior titolo con la capolista che dopo il recupero della 18^ di ieri sera (1-2 con la Clodiense grazie ad una doppietta di Bortolussi prima del consolation goal di Sinn), ha raggiunto quota 51 (su 57 punti disponibili), affiancando il Catanzaro 2022/23 quanto a record come miglior punteggio al titolo di inverno. I calabri avrebbero poi chiuso a 96 (più 16 sul Crotone) con 2 sconfitte indolori nel ritorno con Viterbese e Potenza. Ma tornando a bomba, la Pro Patria sabato con il Renate (ore 15, stadio “Città di Meda”), dovrà pensare a chiudere il 2024 arrotondando i miseri 18 punti fatturati sinora. Compito non banale per ragioni tecniche e ambientali. Queste ultime motivate dal rinnovo del divieto di trasferta per i residenti in provincia di Varese. Provvedimento controverso. Ma con cui dover forzatamente fare i conti.
La prova del 9
Senza mettere le mani avanti, per una volta il pari potrebbe anche non essere malaccio. Anche se il Renate ha fatto meglio fuori (19 punti in 10 gare), che a domicilio (12 in 9). Tutto ruota intorno al minutaggio di Beretta. Perché al di là del Rigore Gate con la Pergolettese, la centralità tecnica del 9 è troppo dirimente per le fortune tigrotte. Per il resto, dovrebbe essere mantenuto il 3-5-2 con scelte non lontane (anche in virtù della corposa lista degli assenti), da quelle operate nell’ultima di andata.
C’ho la fissa dell’1-0
Se la Pro Patria è bulimica in pareggi (12) e 1-1 (9), il Renate fa altrettanto con gli 1-0: ben 7 (3 in casa e 4 fuori) dei 9 successi brianzoli sono infatti arrivati con questo punteggio. Curiosamente, i primi 4 e 3 degli ultimi 4 match dell’andata. In un percorso che i nerazzurri di Luciano Foschi hanno interpretato guardando prima alla difesa (10 clean sheet), e poi alla produzione offensiva (15 reti, solo Pro Patria e Pro Vercelli hanno fatto peggio). Nell’1-0 di venerdì 13 contro la Pro Vercelli (Plescia), schierato 4-4-2 con Nobile tra i pali; Eleuteri, Spedalieri, Pellizzari e Riviera in difesa; Siega, Vassallo, Bonetti e Ghezzi in mediana; Di Nolfo e Plescia in attacco.
Esterno giorno
Designato Andrea Terribile di Bassano del Grappa (Cristiano Pelosi di Ercolano e Luca Marucci di Rossano gli assistenti, Davide Patti di Palermo il quarto ufficiale di gara). Il fischietto veneto è un primo anno con 5 gare dirette in categoria (4 nel Girone A), nessun successo interno, ben 3 esterni e 2 pareggi (17 gialli, niente rossi e rigori).
Tappa bookies
Bookies graduali con vittoria del Renate quotata in media a 2.15, plausibile pareggio a 3.00 e successo bustocco bancato a 3.20.
Forza quattro
Solo la Giana difende il fattore campo. Nel complesso, prevalgono le sorprese per una Final Four difficilmente pronosticabile. I quarti di finale in gara secca di ieri hanno plasmato una fase finale di Coppa Italia Lega Pro con due portacolori del Girone A ed una a testa per i restanti raggruppamenti. Nel pomeriggio il sorteggio per le semifinali (andata il 22 gennaio, ritorno il 12 febbraio). Finale con identico format (26 marzo e 9 aprile).
Milan Futuro – Caldiero 0-2 (Scappini, Zerbato)
Giana – Avellino 3-0 (2 Montipò, Renda)
Arezzo – Trapani 0-1 (Lescano)
Altamura – Rimini 1-2 (Falbo, aut. Lepri, Parigi)
Giovanni Castiglioni