
Cosa troveranno le squadre di Legnano Basket e Robur Saronno sotto l’albero di Natale? Chi scarterà i regali e chi, invece, sarà costretto a caricarsi sulle spalle il classico sacco di carbone? Ecco, nel consueto Top & Flop natalizio, l’analisi che riguarda la situazione dei “nostri” due team che, seppur con prospettive nettamente diverse, sono protagonisti in serie BNazionale.
SAE LEGNANO BASKET
È doverosa una premessa: per la formazione del presidente Marco Tajana non ci sono Flop perché nemmeno esercitando al massimo lo spirito critico puoi oggettivamente trovare Flop nel gruppo che fin dalla prima palla a due sta dominando la stagione con numeri strabilianti e, per stessa ammissione dei legnanesi, pure sorprendenti. Numeri che valgono il primo posto in classifica (14 partite vinte e 2 sole perse, 1 di cinque punti a Treviglio e 1 in casa di 6 punti) dopo un tempo supplementare, contro San Vendemiano per una squadra in cui tutti, nessuno escluso, stanno portando un mattone perfetto per edificare una stagione fin qui esaltante
Quindi, in giustificata assenza di Flop, ci sembra giusto assegnare due Top. Il primo va a coach Paolo Piazza che, giustamente, ma senza darlo a vedere e restando sottotraccia in questi quattro mesi si dev’essere tolto qualche sassolino dalle scarpe, davvero troppo strette, della stagione passata. La squadra costruita in fretta e furia e ovviamente male lo scorso anno, con alcuni giocatori francamente inadeguati non gli apparteneva. Non la sentiva sua. Non era adatta alle sue idee di gioco. E le mille sofferenze innescate dal dover gestire un gruppo “strano” disegnavano il volto del coach di Lesmo in tutte le partite. Quest’anno invece accade esattamente il contrario. I giocatori arrivati in maglia Knights, tutti fortemente voluti, sono frutto delle scelte di coach Piazza e, guarda caso, sul parquet la SAE Legnano si muove in maniera armonica e partendo da un’ottima organizzazione difensiva (Legnano Basket ha la miglior difesa del campionato) poi diventa bella ed efficace anche in attacco con un 40% da 3 punti che, ancora, rappresenta la miglior statistica tra le 20 squadre partecipanti.
L’altro Top va assegnato senza dubbio al playmaker Francesco Oboe, ovvero la mente del gioco legnanese. Un giocatore, Oboe, che oltre ad imbastire con lucidità tutte le trame proposte dal “Capo” Paolo Piazza, quando serve fa sentire il suo peso anche in attacco: 8 punti, 3 assist, 40% da 3 punti e un letale 92% ai tiri liberi. Ma, soprattutto, la sensazione di essere sempre in controllo del ritmo partita sui due lati del campo. Insomma: uno del quale Piazza si fida ciecamente. Non a caso gli ha affidato le chiavi della “macchina Knights” e Oboe, finora gran pilota, la sta conducendo con maestria su tutti i circuiti della B Nazionale.
AZ ROBUR SARONNO
Per la matricola saronnese, al netto delle giustificatissime difficoltà per un gruppo che ai nastri di partenza ha schierato tanti esordienti in categoria, si può tranquillamente tirare un bilancio parziale che, se parliamo di rammarico, appare davvero ricco. Infatti, sono almeno quattro le gare (Legnano, Capo d’Orlando, Mestre e Omegna), per le quali il team allenato da coach Stefano Gambaro può, forse deve, mangiarsi le mani in virtù di finali abbastanza scellerati e, più di tutto, mancanza di continuità lungo tutti i quaranta minuti. Una mancanza che, è chiaro, si ripropone anche in sede di valutazione individuale.
Al Top infatti non può che esserci Matteo Beretta, classe 1999, più guardia che playmaker nonché assoluto protagonista nel team saronnese. Beretta domina in modo netto le statistiche di AZ segnando 14 punti per partita, con 5 rimbalzi e 5 assist di media e un più che buono 37% da 3. Ma quello che i numeri non raccontano è la forte presenza di Beretta sia in termini tecnici che mentali all’interno della formazione saronnese. Beretta in tutte le occasioni prova, e molto spesso ci riesce, a proporsi come vero leader sui due lati del campo. Al fianco di Matteo, ormai da qualche settimana, stanno crescendo le prestazioni degli altri tre giocatori più esperti: Maspero, in questo momento miglior marcatore di AZ con 14.4 per partita, di Giulietti e Negri. Ed è in particolare su quest’ultimo, che ha classe elevata e professorale capacità nelle letture del gioco, che Saronno punta per sganciarsi definitivamente dalle paludi della bassa classifica. Una cosa che, dopo un avvio da brividi, adesso appare oggettivamente possibile.
In una Robur Saronno che è tipicamente la quintessenza del concetto di gruppo, parlare di Flop è probabilmente fuori luogo. Però, in questo momento sembra che un giocatore importante come il playmaker Pietro Nasini, al di là delle cifre (7 punti, 3 assist e 3 rimbalzi di media) stia faticando nel dettare il ritmo di gioco e, più ancora, nella gestione dei possessi decisivi durante i quali non è stato esattamente lucidissimo. Da un giocatore come lui, che per struttura fisica e dinamismo ha certamente il passo della categoria è quindi lecito attendersi qualcosa di più e di meglio.
Massimo Turconi