I numeri dicono sempre (quasi) tutto. Nel caso della Triestina, persino troppo. Secondo Transfermarkt.it, l’Unione disporrebbe del primo valore di rosa (Milan Futuro e Juventus Next Gen a parte) dell’intera Serie C: 9.19 mln di euro per una valutazione media per giocatore (28 in organico) di 328 mila (la punta lettone Krollis è valutata 1.2 mln). Al momento, un Frankenstein tecnico impossibile da gestire con 16 stranieri (il 20% del Girone A, più di tutti in Lega Pro) e 13 diverse nazionalità in lista. Cui da qualche giorno se n’è sommata una 14^ con il catalano Pep Clotet, nuovo inquilino della panca albardata. Superfluo aggiungere altro al chiarissimo flop sportivo che l’attuale ultima moneta in classifica certifica per il club giuliano. Una sola vittoria alla prima giornata (3-0 all’Arzignano) seguita da 8 sconfitte e 3 pareggi per 5 punti in classifica. Già, perché alla già discretamente deficitaria contabilità del campo è stato sottratto anche un punto per irregolarità amministrative. Un capolavoro al contrario che traccia scenari sinistri per l’immediato futuro. Domenica la 13^ mette in oroscopo l’incrocio con la Pro Patria (ore 17.30, stadio “Speroni”). La grande malata del Campionato ospite dei biancoblu avvelenati dalla bruciante sconfitta di Arzignano. Previsioni? Tra l’azzardato e l’impossibile.                   

Spalle al Mulo

Il momento è catartico. E le recenti parole del proprietario Ben Rosenzweig (“Il nostro è un progetto a lungo termine. Abbiamo commesso degli errori e ora lavoreremo per non ripeterli. Ci rialzeremo”), hanno rassicurato il giusto. Cioè, pochissimo. Sullo sfondo l’allontanamento del DS Donati, l’avvicinamento (con rimbalzo) dei candidati alla successione Collauto e Delli Carri e le voci di un possibile (ma molto ipotetico) passaggio di mano post guerra fredda con gli americani che cedono ai russi. Per il momento non si è fatto e probabilmente non si farà mai. Ma il solo parlarne originando congetture enfatizza l’instabilità già oltre i livelli di guardia. Sia come sia, nel mirino c’è finito (e pare ci debba rimanere) il General Manager Sport Alexander Menta contestato dal “Rocco” anche ieri a margine dell’agonico 1-1 con l’AlbinoLeffe. La Triestina è una polveriera. Vai a sapere se più sul campo o fuori.             

Calcio e Pep

Ricapitolando: 6 giornate con il 4-2-3-1 di Michele Santoni (3 punti con una vittoria e 5 sconfitte), 4 con il 3-5-2 del ticket ad interim Ciofani/Marino (2 punti con 2 pari e altrettanti rovesci) e infine (ma solo per il momento) 2 turni con il 4-3-1-2 di Pep Clotet (un pareggio ed una sconfitta). La prima dozzina dei Muli è all’ingrosso riassumibile nei sistemi di gioco di cui sopra. Comunque la giri, i risultati non sono arrivati. L’approdo della nuova guida tecnica è coinciso con lo sdoganamento dell’utilizzo di Olivieri, protagonista di un intrigo legale tardo estivo. Contro l’AlbinoLeffe (1-1 con a segno Zoma all’81’ e psicodramma sventato dal finlandese Vertainen solo al 94’), schierato (appunto) 4-3-1-2 con Ross tra i pali; Germano, Bianconi, Frare e Bijleveld in difesa; Braima, Correia e Attys in mediana; Kiyine trequarti alle spalle di Olivieri e Krollis in avanti.

Pieri, oggi, domani

Quella tra Pro Patria e Triestina è una classicissima. Con tanto di tifoserie gemellate, 24 precedenti in A (in calendario in tutte le stagioni biancoblu nella massima serie) e 62 trascorsi complessivi. Più 5 nei playoff. Già, la postseason. L’autentica nemesi tigrotta con 5 sconfitte (una a tavolino nel mitologico blockbuster del 7 giugno 1998 con fottio di polemiche e infruttuoso inseguimento all’arbitro Tiziano Pieri) e passaggio del turno bucato anche nel 2021/22 (2-1 al “Rocco” il 4 maggio con doppietta di Gomez e rete di Max Pesenti). In regular season, 17 vittorie della Pro Patria, 21 pareggi e 24 successi della Triestina (13/10/8 a domicilio bustocco). La stagione passata una vittoria per parte a campi invertiti: 1-2 biancoblu il 4 febbraio scorso nella cattività del “Tognon” di Fontanafredda (Pitou, Redan e Guillaume Renault) a rispondere al bulimico 0-3 del 24 settembre precedente con inedito terno dalla bandierina (doppio Lescano e Struna).

Giovanni Castiglioni
(foto US Triestina Calcio 1918 Official Facebook)

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