Se sarà titolo o playoff per la Valceresio lo si scoprirà nelle prossime tre giornate, ma  la stagione biancoverde fino a questo momento è stata eccezionale. Uno dei protagonisti di questo campionato è sicuramente stato Tommaso Premoli, centrocampista cresciuto tra le giovanili biancoverdi, che ha attraversato la retrocessione dello scorso anno trovando ulteriori motivazioni per provare a riportare la propria squadra in Prima Categoria.

Partiamo dallo scorso anno, quando avete vissuto una stagione conclusa con la retrocessione. Senza soffermarsi sullo scorso campionato, che motivazioni c’erano ad inizio stagione?
“Le motivazioni erano veramente alte perché io sono qui dalla prima superiore e veder retrocedere la mia squadra in quel modo è stato brutto. Volevo vincere e tornare su da subito, quindi le motivazioni erano tante e sono sempre stato motivato a fare bene. Io e tanti ragazzi volevamo fare bene soprattutto per Christian, vorremmo regalargli il titolo”.

L’inizio del campionato vi ha visto in leggera difficoltà, faticando a trovare punti: cos’è passato per la tua testa nelle prime giornate?
“Prima di tutto c’è da dire che si, partivamo come favoriti, eravamo una squadra totalmente nuova: avevamo bisogno di tempo per conoscersi in campo e capire come voleva giocare il mister. Dalla partita con la Valcuviana abbiamo capito quali fossero le nostre capacità, che non fossimo la squadra che stavamo vedendo, ma da lì abbiamo cambiato marcia anche durante gli allenamenti.

Dopo la prima vittoria avete cambiato marcia, quanto vi ha aiutato a sbloccarvi mentalmente?
“Quella vittoria ci ha aiutato tantissimo, anche dal punto di vista individuale. Nelle prime uscite ho fatto fatica: non sapevo come giocare con le idee con mister Efrem e li ho segnato due gol che ci sono valse la vittoria, da lì ho capito tanto e anche il resto della squadra”.

Qual è stata la vostra miglior partita della stagione secondo te?
“Io credo sia stata la prima partita contro la France Sport: stavamo giocando molto bene, ma in ripartenza ci avevano segnato con un cross e sul 2-2 sarebbe stato facile abbattersi e fermarsi. Loro spingevano, ma non ci siamo arresi, abbiamo tenuto la concentrazione e abbiamo trovato il gol vittoria con Cinieri nel finale. È stata anche la partita probabilmente più stimolante”.

Ti aspettavi che, dopo 27 giornate, sareste stati ingaggiati in un duello per la prima posizione o pensavi di trovare meno opposizione?
“Io credo, fin da inizio anno, che partire da favoriti e definire una squadra ammazza campionato senza averla mai vista giocare sia impossibile. In queste categorie pensare di vincerle tutte è quasi un’utopia. È complicato partire da inizio anno a dire chi vince, perché non si sa come si troveranno in campo i giocatori. Io dall’inizio dico che sarebbe stata una questione di amalgama. In questa categoria non ci avevo mai giocato, ma è difficile perché ci sono campi difficili e giocatori esperti, ma l’ho capito quest’anno”.

Qual è stata la squadra a mettervi maggiormente in difficoltà durante l’anno?
“Io credo sia stata la France Sport, nonostante la vittoria al ritorno, perché la prima partita ci avevano massacrato sia dal punto di vista fisico che tattico. Sono giovani e hanno una bellissima idea di gioco, con ragazzi forti. Continuano a metterci in difficoltà perché non sbagliano mai le partite”.

Domenica affronterete la Jeraghese in una sfida che potrebbe rivelarsi decisiva ai fini del campionato per la prima posizione. Cosa ti aspetti dalla partita e come la state preparando?
“La Jeraghese è molto in forma: all’andata abbiamo vinto ma non era stato facile. Loro fuori casa fanno tanti punti e dobbiamo prepararla  al massimo delle nostre possibilità. Sarà fondamentale arrivare preparati mentalmente perché è una partita stimolante, in cui ci giocheremo il campionato. Sarà una partita difficile e dobbiamo cercare di giocare come sappiamo fare senza scomporci. Nelle ultime due, quando subiamo gol, andiamo un attimo in difficoltà, sarà importante non perdere la concentrazione nelle difficoltà”

Due punti di vantaggio sulla seconda, tra tre giornate Tommaso Premoli come si vede?

“Io sono scaramantico: quando vedo i giocatori dire i propri traguardi finisce sempre male. Non mi sento di dire “vincitore”, ma sicuramente voglio arrivare al risultato migliore possibile”.

Andrea Vincenzi

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