Gennaio è tempo di bilanci per il settore Minibasket di Varese Basketball che, proprio durante i primi giorni del 2024, è stato protagonista del torneo “Giochiamo a Minibasket“, che ha riscosso un grandissimo successo.

Di questo e dell’andamento delle attività di questo settore della società bosina abbiamo parlato con il Responsabile, Andrea Avigni.

Partiamo da una considerazione generale, come sono andati i primi mesi della nuova stagione?
“Sono andati molto bene, abbiamo avuto un incremento di numeri notevole rispetto alla scorsa stagione, superando la quota dei 300 bambini iscritti. C’è grande entusiasmo, stiamo partecipando, oltre ai campionati federali, a diversi tornei in giro per l’Italia: i 2012 hanno fatto il torneo di Bassano, il 2014 andranno a fare il Torneo Bruno Arena a Carnevale. Abbiamo fatto la festa di Natale che è stata un grande successo, ha visto coinvolti i ragazzi della B, Assui si è vestito da Babbo Natale, insomma il clima è davvero buono. Abbiamo fatto con i 2016 il Torneo di Lonate Pozzolo che è andato molto bene ed ora stiamo pianificando la stagione dei tornei che andrà da qui a settembre”.

Colgo l’assist proprio per chiedere quali tornei vi attenderanno, soprattutto pensando alla primavera che è solitamente la stagione che presenta i più intriganti..
“I 2012 categoria Esordienti, sicuramente parteciperanno al torneo di Lissone a Pasqua, una competizione di alto livello, al Memorial Orrigoni di Daverio al 25 aprile e poi al torneo De Valle di Albizzate a fine anno. I 2013, quindi gli Aquilotti, parteciperanno al torneo di Marostica e al Torneo di Trieste ad agosto e per i 2014 stiamo pianificando”.

Prima mi ha detto che avete scollinato quota 300 bambini iscritti, c’è un obiettivo ora a cui puntate?
“No, non ci poniamo obiettivi numerici. Il nostro unico obiettivo è fare bene e raccogliere i frutti del lavoro. Quello che abbiamo fatto finora è un lavoro che ci piace, che ci spinge a dare sempre di più e che sta dando i primi frutti. L’obiettivo della nostra società è accogliere più gente possibile e cercare di dare sempre il massimo”.

Parlando, invece, di attività collegate alle scuole, siete impegnati in qualche progetto?
“Abbiamo attivato un progetto di minibasket con il Maria Ausiliatrice, così come alla Manfredini”.

Tornando alla festa di Natale, mi diceva di un coinvolgimento diretto della squadra di Serie B. State spingendo sul fatto di far vedere ai bambini anche quella squadra e non solo quella di Serie A, come un esempio ed un traguardo da raggiungere?
“Certamente. L’input primario è proprio quello. Io penso che quando poi sui social personali si vede Luis Scola mettere una foto ad esempio a cena con la squadra di Serie B invece che con la Serie A, dica molto sull’importanza di questo gruppo nella nostra società. Cerchiamo di creare un legame diretto tra questa squadra e tutte quelle del nostro settore minibasket ma anche del nostro settore giovanile. L’anno scorso abbiamo creato tante attività per far sentire vicino alla squadra i nostri bimbi e quest’anno stiamo proseguendo su questa strada. In più, aggiungiamo che quest’anno il gioco dei ragazzi di coach Roncari è molto coinvolgente e divertente ed invoglia i bimbi a venire a vedere le partite con ancora più entusiasmo”.

Andiamo ora sul torneo “Giochiamo a Minibasket”, facendo un piccolo recap di quanto andato in scena..
“Il torneo era riservato alla categoria Scoiattoli, l’idea era quella di dare un primo torneo, sotto la nostra organizzazione, di spessore alla categoria. E’ stato aperto a 12 squadre arrivate anche da fuori provincia e regione: Borgomanero, Vigevano, Seriana Basket, Urania Milano, oltre ad altre realtà locali come Hub del Sempione, Progetto Ma.Go. Busto Arsizio ecc, creando un’occasione per far sentire grandi dei bambini piccoli. L’obiettivo è quello di creare un ricordo felice ed un’esperienza che li faccia crescere per le sfide che li aspettano negli anni futuri”.

Ed il risultato è stato ottimo..
“Assolutamente sì, non solo dal punto di vista sportivo, quanto da quello dell’ambiente e del clima che ha circondato tutto il torneo. Erano presenti tanti genitori, anche parecchio focosi e coinvolti che però non hanno mai sfociato in comportamenti eccessivi o maleducati. I bambini hanno tenuto in campo un comportamento veramente impeccabile e tutto questo ha fatto sì che davvero vivessimo una manifestazione bellissima all’insegna del divertimento e dello sport”.

Puntate quindi, a ripetere la cosa?
“Certamente, ci piacerebbe molto. Come dicevo prima, crediamo che dare la possibilità ai bambini di vivere tornei di questo genere, giocando in strutture come il Campus o il campo della Robur Et Fides, facendo l’inno e le presentazioni prima delle partite, confrontandosi con pari età che arrivano anche da fuori, vivere magari anche un’esperienza di ospitalità in casa, sia uno dei migliori canali per farli crescere non solo come giocatori ma anche come persone”.

Alessandro Burin

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