Dalla Sala Neoclassica di Villa Recalcati, parallelamente alla “Mostra A8cento, Sergio Gianoli ha presentato il suo nuovo libro “Varese Pedala”, da quest’oggi in vendita a 15€ presso la Sunrise Media (Via Caracciolo, 29), nelle migliori librerie di Varese e in occasioni di serate ad hoc organizzare per la promozione (la prima in ordine cronologico sabato 14 dicembre alle ore 11.00 presso la biblioteca di Gavirate). Le opere letterarie di Gianoli sono ormai un grande classico della letteratura sportiva varesotta e per l’ultima (per ora) fatica non poteva non rinnovarsi la sinergia con Sunrise Media. “Le idee di Sergiointroduce l’editore Michele Maroccosono un vortice inesauribile che, in un momento difficile per l’editoria, rappresentano per noi una bella e stimolante sfida. Con Varese Pedala continuiamo la nostra storia legata agli sport locali ed è con orgoglio che quest’oggi presentiamo la nuova opera“.

Quando si ha la passioneesordisce Gianolii lavori vengono portati a termine in fretta. Sunrise Media è ormai una garanzia da questo punto di vista e, grazie anche alla preziosa collaborazione di Stefano Zanini (che ha scritto la prefazione, ndr) e di Luigi Cazzola, sono riuscito a dar vita a “Varese Pedala”. Purtroppo Varese in questo periodo pedala poco, il ciclismo varesotto è in via di estinzione perché i numeri sono drasticamente crollati, ma questa città pedala fortissimo a livello organizzativo e sono felice di vedere qui Renzo Oldani, che con la sua Binda è leader da questo punto di vista. Con quest’opera ho proprio voluto elogiare un aspetto a me caro, quello organizzativo, partendo dai Mondiali, passando per un accenno della Tre Valli e alla realizzazione della pista, che ahimè oggi di fatto non esiste più, per chiudere con la Sagra della Madonnina del Brinzio, cui sono particolarmente affezionato perché nel ’97 scrissi in merito il mio primo volumetto“.

Dal 27 agosto 1893 (data della Milano-Varese, la prima corsa di cui si ha traccia) si apre dunque una lunghissima corsa a tappe che ripercorre 131 anni di storia in 16 capitoli, 175 pagine e 186 fotografie, andando a scavare oltre i singoli eventi per mettere in risalto curiosità di un ciclismo passato ma sempre presente nella memoria storica di Varese. Si parte dai Mondiali (su strada, su pista e di ciclocross), passando per la mitica Tre Valli Varesine (ampiamente trattata dallo stesso Gianoli con il primo libro dedicato alla celebre corsa varesina), le 13 volte in cui il Giro d’Italia è arrivato a Varese, l’importante parentesi del ciclismo femminile a Cittiglio e molto altro da scoprire pagina dopo pagina.

Per certi versi c’è quasi un senso di malinconia che accompagna Gianoli nella spiegazione del suo libro visto che, archiviata la presentazione in quanto tale, si apre una riflessione sul momento attuale del ciclismo varesotto. “Lo definirei un ciclismo vecchio spiega Gianoliperché purtroppo non ci sono società cui i genitori possono rivolgersi per affidare i propri figli. I numeri sono drasticamente in calo, basti pensare che i tesserati della Lombardia sono per il 60% amatoriali, e non ci sono eventi internazionali dedicati ai giovani, perché non c’è richiesta. E il velodromo? La pista di Varese, con i suoi 433 metri, non è attuale se paragonata a quelle contemporanee di 250: non servirebbe nemmeno come allenamento perché in primis appartiene ad un’altra generazione e, soprattutto, con i pochi ragazzi che abbiamo, avrebbe costi di mantenimento folli. In Italia c’è solo un velodromo coperto, a Montichiari, per cui una pista in cemento come quella di Masnago non ha oggi senso di esistere. Quello di Varese è un ciclismo storico. E il mio libro è proprio questo, un tuffo nel passato in cui non può mancare un accenno a Luigi Ganna e Alfredo Binda, pionieri del ciclismo eroico“.

Matteo Carraro

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