E pur si muove! Sottotraccia, certo, ma Antonio Montanaro non è certo in vacanza e sta iniziando la semina per il calciomercato del Varese in vista della prossima stagione. Ufficializzato mister Roberto Floris, il prossimo passo riguarda la strutturazione della squadra che, nell’idea societaria, non dovrebbe essere stravolta: l’ossatura è più che buona, i talenti da coltivare ci sono e l’abilità del ds dovrà essere quella di aggiungere i tasselli giusti al posto giusto al fine di ottenere quel salto di qualità indispensabile per il salto di categoria.

Il primo passo, naturalmente, sarà quello di blindare il proprio “tesoretto”. La crescita di Ferrari tra i pali è evidente e il classe ’06 potrebbe rispondere all’esigenza di coniugare le prestazioni all’occupazione di uno dei tre slot under. In difesa era pressoché imprescindibile la riconferma di capitan Vitofrancesco (autentico valore aggiunto per la categoria) ed è proprio dal classe ’88 che è ripartito il progetto del Varese. I prossimi rinnovi potrebbero essere quelli della coppia Cottarelli-Molinari, un binomio che per gol e solidità difensiva è decisamente invidiabile; da non sottovalutare il potenziale del classe ’04 Benacquista (a proposito di crescita) che potrebbe occupare il secondo posto riservato ai fuoriquota. In mezzo al campo le qualità di Palazzolo e Zazzi servirebbero a chiunque, così come la garra di Mandelli e l’esplosività di Perissinotto (il 2003 non rientrerà più tra gli under, ma rappresenta comunque un profilo di assoluto valore in Serie D); davanti è quasi certa la riconferma di Banfi (che l’estate scorsa aveva firmato un biennale), mentre sarebbe interessante vedere un Di Maira al 100%. Guardando ai giovani, Stampi e Ortelli hanno dimostrato un ottimo potenziale, mentre Baldaro e Settimo (scivolati indietro nelle gerarchie) sono pronti a riconquistare spazio. Poi, come preannunciato, sarà la volta degli innesti e lo sguardo di Montanaro si volge inevitabilmente al meglio che il mercato può offrire: Serie D, ovviamente, ma anche Serie C (magari dando un occhio ai profili più esperti), senza tralasciare ciò che l’Eccellenza (occhio alle neopromosse) porta con sé. Sembra che la volontà sia quella di ricercare elementi relativamente giovani ma che abbiano già maturato una bella esperienza.

A proposito di mercato, però, c’è una domanda obbligatoria da porsi: come giocherà il Varese di Floris? Il tecnico a Bra aveva ereditato una squadra che giocava con la difesa a tre e ne aveva mantenuto l’intelaiatura fino a metà della scorsa stagione quando, con il passaggio al 4-3-3, aveva portato la squadra fino al secondo posto; nel campionato appena chiuso, invece, ha alternato i due moduli dando però maggior prevalenza alla 3-5-2/3-4-1-2. Floris è dunque un tecnico eclettico che sa adattare la squadra alle esigenze del singoli match; al Varese, tuttavia, servirà un’identità e sulla carta il mister non dovrebbe stravolgere l’impianto tattico della difesa a quattro. A seconda degli innesti si potrebbe invece modificare l’impostazione offensiva (4-3-3 puro? 4-2-3-1? 4-3-1-2?) ma questo dipenderà chiaramente dal tipo di mercato che verrà effettuato. Poi, ribadendo il mantra tanto caro agli allenatori, il modulo ha una valenza relativa perché ciò che conta sarà l’attitudine degli interpreti.

La prossima settimana la società dovrebbe tenere la presentazione ufficiale sia di Montanaro che di Floris: occasione per conoscere qualche dettaglio in più sulle future mosse biancorosse con la società che, nel frattempo, freme per avere una risposta fronte stadio e prosegue la sistemazione del Centro Sportivo delle Bustecche.

Matteo Carraro

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