Un weekend sfortunato capita a tutti, l’abilità sta nel metabolizzarlo, superarlo e convertire l’amarezza in energia positiva in vista del prossimo appuntamento. Esattamente ciò che farà Cristian Biasatti dopo una gara “grigia” sul circuito di Wackersdorf (Germania), terza tappa del Campionato Europeo 2024. “La velocità c’era – commenta il pilota classe ’07 scuola ASD Living Kart – e le sensazioni erano assolutamente positive; purtroppo ho commesso alcuni errori che hanno portato ad un risultato al di sotto delle aspettative“.
Esordio “in salita” già dalle qualifiche con il sesto posto di gruppo che non ha lasciato del tutto soddisfatto Biasatti: “Potevo fare meglio, così come nelle manche del venerdì: quinto posto, quarto in una gara condizionata dalla pioggia e nona piazza nella terza. Sabato ho iniziato con un quinto posto, poi ho chiuso secondo mentre nell’ultima manche mi sono dovuto ritirare perché, a causa di un errore di valutazione, sono entrato in contatto con un altro pilota“.
Risultati che sono valsi il nono posto nella pre-finale, gara che, al netto delle complicazioni, è proceduta in maniera abbastanza regolare: “Speravo di partire nelle prime tre file e invece mi sono ritrovato in quinta fila: la partenza non è stata delle migliori e in gara ho dovuto recuperare posizioni arrivando a chiudere al settimo posto“. In finale, si apre purtroppo la pagina grigia del weekend: “La partenza dalla 18esima piazza è stata abbastanza traumatica perché ci sono stati subito diversi contatti. Mi sono ritrovato a partire dall’ultima posizione e, pur recuperando fino proprio alla 18esima piazza, ho chiuso 31esimo a causa delle penalità“.
Doppio zero a referto per Biasatti che, comunque, non si perde d’animo: “La cosa positiva è stato il giro veloce nella finale, anche se in realtà aumenta i rimpianti perché dimostra che avevamo la velocità e le potenzialità per stare davanti. Non è stato un weekend fortunato, ma fa parte del gioco. Ora sono già proiettato a Genk dove, a fine agosto, passerò due settimane per prepararmi al meglio all’ultimo appuntamento“.
Matteo Carraro
