Si ferma ancora al primo turno, ancora con una sconfitta al quinto set, l’avventura di Mattia Bellucci nei tornei dello Slam. Dopo la sconfitta per 3-6 6-3 7-6 4-6 4-6 partita dal bustocco nel round di apertura del Roland Garros, anche nel match di esordio di main draw a Wimbledon, l’azzurrino ha dovuto registrare una sconfitta in extremis: Ben Shelton, classe ’02 nativo di Atlanta e numero 14 del ranking mondiale, ha sconfitto Bellucci per 4-6 6-3 3-6 6-3 6-4.

Bellucci, attualmente numero 148 del mondo e dunque ben 134 posizioni sotto il giovane talento americano, è riuscito a guadagnarsi l’accesso al tabellone principale dalle qualificazioni, dove ha superato Ajdukovic, Zapata Miralles e Goffin. Il suo ottimo stato di forma è stato confermato anche nel turno di apertura del main draw londinese, partita in cui il mancino cresciuto a Castellanza, vestito rigorosamente tutto di bianco, è riuscito a impensierire e non poco Ben Shelton, costringendolo al quinto set, dopo esser stato sopra ben due volte (1-0 e 2-1 nel computo dei parziali, ndr). La partita è stata infatti sospesa più volte e giocata su due giorni, prima per la mancanza di illuminazione e poi per il maltempo. È proprio quando Bellucci stava guidando il punteggio per due set a uno che è arrivata l’interruzione del gioco, dovuta al buio che stava calando prepotentemente sui campi dell’All England Club. Una punta di rammarico a questo proposito c’è, proprio perché il varesotto stava giocando ad un livello altissimo, mettendo in seria difficoltà Shelton da fondo campo. Negli ultimi due set, giocatisi poi nel pomeriggio di ieri, martedì 2 luglio, lo statunitense ha recuperato certezze limitando l’azione dell’italiano e portandosi a casa una partita che si era fatta veramente complicata da gestire.

Fabio Chiappini, coach di Bellucci che lo ha accompagnato in questa trasferta londinese, ci aveva detto come il talento bustocco sarebbe entrato in campo per vincere e come il suo gioco avrebbe potuto dare fastidio a un giocatore comunque molto più quotato come Shelton. Così è stato, con il piano di gioco completamente rispettato e l’atteggiamento giusto che ha permesso al suo assistito nell’MXP Tennis Academy di sfiorare un risultato epico che avrebbe permesso a Bellucci di essere il primo giocatore della provincia di Varese a raggiungere il secondo turno a Wimbledon. Missione non riuscita, ma rimangono negli occhi tre vittorie meritatissime e di pregevole fattura e una partita giocata alla pari contro un giocatore che occupa stabilmente le prime posizioni nel ranking mondiale, nonostante la giovane età. Il rammarico di queste ore farà poi spazio all’orgoglio di aver disputato un match di simile caratura. Un boost importante verso il vero obiettivo di Bellucci e il suo team: la top 100 ATP. Giocando così, non è poi così lontana. 

Filippo Salmini

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