Il momento più difficile, quello dell’attesa. A poco meno di una settimana dalla splendida partita casalinga vinta egregiamente (anzi, forse con una differenza reti minore a quella che avrebbe meritato), la Varese Olona Nuoto si trova a vivere una vigilia di pura adrenalina sportiva: il 15-11 sullo Sporting Lodi avvicina la VON a quel sogno chiamato Serie B, ma per coronarlo bisogna passare da una difficilissima trasferta lodigiana contro una super squadra che è pronta a ribaltare il risultato della scorsa settimana. In acqua domani alla Piscina Faustina alle ore 20.00 per 32 minuti da vivere in apnea.

“Sappiamo che ci aspetterà una partita durissima – esordisce con determinazione coach Daniele Osigliani – in una cornice di pubblico davvero importante, tanto quanto lo è stata quella di sabato scorso a Varese (a Lodi sarà presente una folta schiera di supporter varesini). Sono convinto che la squadra che affronteremo domani sarà una lontana parente di quella vista nel primo tempo di sabato: probabilmente non si aspettavano un nostro avvio così arrembante, ma sono stati eccezionali nel venir fuori alla distanza: dopo un primo tempo del genere, sotto di 7-0, poche squadre avrebbero saputo reagire in quel modo. Questo testimonia le qualità di un gruppo guidato da uno dei migliori tecnici in circolazione e, pur dopo un primo tempo sciagurato, hanno avuto modo di mettere in mostra le proprie individualità: penso a Colangelo, un 2008 davvero promettente, i fratelli Caparzano, il centro e un mancino davvero bravo. Parliamo di giocatori che non sfigurerebbero in categorie superiori, ragion per cui mi aspetto di affrontare quella squadra che ci ha tenuto testa e messo in difficoltà negli latri tre tempi”.

E la VON, in tutto questo, come arriva alla sfida?
“Con la consapevolezza di partire 0-0. Se prima ho fatto i complimenti agli avversari per la reazione sul 7-0, a maggior ragione li faccio ai miei ragazzi: dopo un primo tempo praticamente perfetto siamo stati in grando di contenere relativamente bene l’urto di Lodi ma, proprio perché abbiamo testato con mano la loro forza, non dobbiamo illuderci che la sfida sia già vinta. Ci siamo portati a casa una partita nella nostra piscina, ma la vera sfida sarà quella di domani: giocheremo in una vasca grande, cui loro sono più abituati di noi, e servirà una super prestazione di concentrazione, di cattiveria agonistica, di precisione e di coralità. Tutti aspetti che abbiamo già dimostrato di avere nel corso del girone di ritorno e che sarà imperativo ribadire domani: vincerà, come sempre, chi fa meno errori, chi sarà più cinico e chi difenderà meglio la propria porta”.

Come hai visto la squadra in questa settimana?
“I ragazzi stanno bene fisicamente e di testa, anche se spiace presentarsi a questa gara con quattro gol di vantaggio dato che, per come si era messa la partita dello scorso sabato, avremmo potuto gestire meglio il cospicuo vantaggio. Purtroppo, abbiamo un po’ perso il filo del gioco e non siamo stati in grado di continuare sulla linea dei primi 8’: torno a elogiare gli avversari, perché non uscire mentalmente dal match in una situazione del genere era tutt’altro che facile e, nel momento in cui provavamo ad allungare ancora, erano lì aggrappati con le unghie e con i denti. Ho rivisto la partita: noi abbiamo sicuramente sbagliato qualche gol di troppo affrettando le azioni quando invece bisognava ragionare, ma loro sono stati eccezionali nel metterci in difficoltà per poi punire nostri errori abbastanza ingenui”.

Che tipo di approccio dobbiamo aspettarci?
“Come ho detto, i quattro gol di margine, che poi di per sé sono tre (in caso di parità complessiva si andrà direttamente ai rigori), non rappresentano nulla: andremo a Lodi per cercare di fare la nostra partita dando il meglio contro un’autentica corazzata che ha dominato il suo girone segnando 290 gol. Non devo certo sottolineare il potenziale di Lodi, ma solo ribadire un semplice concetto ai miei ragazzi: giocare un match di totale attenzione. Ad oggi posso garantire che sarà una splendida partita di pallanuoto, proprio come quella dello scorso sabato: poi sarà il campo a parlare e che vinca il migliore”.

Matteo Carraro

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