
“Mamma mia, ma cosa abbiamo combinato? Mamma mia, ma che razza di partita abbiamo giocato?” Alla fine dell’incredibile gara in cui Legnano Basket prima ha ribaltato, letteralmente, e poi disintegrato dal parquet, letteralmente, la Fabo Montecatini, i volti più stupiti erano proprio quelli dei giocatori legnanesi. Del resto, una volta calata l’adrenalina, una volta placato il pazzesco furore agonistico, i Knights hanno preso gradatamente coscienza della loro pazzesca impresa, peraltro espressa in maniera chiarissima dalle cifre. Infatti il 35 a 44 per i termali alla pausa lunga è diventato il 65 a 50 alla fine del terzo quarto grazie a due break torrenziali, 20 a 2 nella parte centrale del periodo, e il rotondo 30 a 6 al minuto 30.
Poi, siccome Legnano Basket ha voluto esagerare ecco che, nell’ultimo periodo, i biancorossi hanno completato la mattanza finendo con un parzialone impressionante: 52 a 16 nei secondi venti minuti e punteggio finale fissato sull’87 a 60. A suonare la carica è stato, come sempre, capitan Guido Scali che in difesa ha annichilito Lukas Aukstikalnis che dopo un primo tempo da 8 punti, già sopra la sua media (13 ppg), nella ripresa si è trovato addosso la “cozza” Scali che, in pratica, non gli concesso nemmeno la possibilità di respirare.
“Non mi prendo nessun merito perchè il parziale vincente – spiega in tono discreto Scali – è stato costruito grazie all’eccellente applicazione di tutta la squadra e, appunto, ognuno di noi si è dato da fare sia in proprio, sia in un buonissimo lavoro collettivo fatto di aiuti sui blocchi, recuperi, raddoppi in giro per il campo, presenza a rimbalzo e tante altre cose che, messe insieme, ci hanno fatto la spinta per vincere”.
Tutto vero, però il “povero” Aukstikalnis marcato da te ha passato un bruttissimo quarto d’ora…
“Ho cercato di darmi da fare nel miglior modo possibile poi, va sottolineato, le precise indicazioni dello staff tecnico hanno decisamente agevolato il mio compito e alla fine tutto è filato via davvero bene”.
Adesso la SAE Legnano galvanizzata dal successo contro Montecatini e, particolare non irrilevante, anche dal primato in classifica si prepara per la difficile trasferta contro Omegna, avversaria “storica” in una partita che, ormai, è considerato un mezzo derby. La Fulgor Omegna si presenta in campo forte in quintetto di alto livello composto da 4 giocatori che vanno a tabellino in doppia cifra: il varesino Balanzoni, sempre più uomo-franchigia omegnese, che viaggia a 17 e 9 rimbalzi; Gay, guardia e Misters, ala piccola, entrambi da 16 ppg; Trapani, playmaker da 11 ppg e Casoni, ala grande abituato a fare “legna”. Dalla panchina coach Eliantonio, ex della gara insieme al centro Sacchettini, sceglie bene con Baldini, guardia produttiva con 14 ppg; Voltolini, play-guardia buon difensore e Di Meco che cambia per i lunghi.
“A Omegna – ammonisce coach Piazza -, ci aspetta una gara molto impegnativa contro una delle squadre più esperte, talentuose e attrezzate del girone. Noi stiamo bene e siamo in un buon momento, ma a Omegna sarà determinante approcciare il match con umiltà e grande attenzione difensiva”.
SERIE B NAZIONALE
QUINTA GIORNATA
Sabato 18 ottobre, ore 21, PalaCipir
FULGOR OMEGNA – SAE LEGNANO
CLASSIFICA: SAE Legnano, Omegna, Treviglio 8; Herons Montecatini, Orzinuovi, Gema Montecatini, Piacenza, Vigevano, Fiorenzuola, Capo D’Orlando, Vicenza 6; Desio, San Vendemiano 4; Fidenza, Agrigento, Lumezzane, Piazza Armerina 2; Casale Monferrato 0.
Massimo Turconi