A sette giornate dal termine della stagione regolare, inizia a delinearsi nitidamente la classifica e i punti cominciano a pesare sempre di più. Per questo saranno sempre più pericolosi i passi da qui in avanti: il derby fra Gallarate e Varese vivrà della rivalità esistente fra le due squadre mentre la Pro Patria è chiamata ad una missione impossibile sul campo della capoclassifica Carugate.

Il derby vissuto all’andata fu una partita senza molta storia con Varese che vinse 66-37 contro la Gallarate allora allenata da coach Crugnola. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia e le due formazioni giungono a questa sfida con stati d’animo diametralmente opposti. Infatti, le padrone di casa arrivano al derby galvanizzate dal bel successo colto sul campo di Robbiano che ha fermato una fila di ben 16 sconfitte consecutive. Una vittoria figlia anche del restyling avvenuto nella formazione biancorossa che ha salutato qualche elemento, ma ha aggiunto Smaldone e Lanzani, giocatrici che stanno dando impatto. 7,8 punti per l’esterna e 7,2 per la lunga in una formazione che, fin qui, ha faticato tanto a livello di produzione offensiva. Se Gallarate vorrà vincere dovrà anche cercare di sfatare la “maledizione” di via Sottocosta: fino ad oggi 9 gare ed altrettante sconfitte casalinghe per una squadra che, curiosamente, ha raccolto i suoi due successi lontano da casa. Certo, servirà anche una produzione offensiva degna di nota per tenere a bada una Varese che, comunque, sa dare del tu al canestro.

Varese, appunto, si presenta in via Sottocosta non certo calma e tranquilla come all’andata. Mare mosso in casa neroargento con il post Canegrate che non è stato certo morbido. Infatti, in settimana la società bosina ha dato l’addio – o forse sarebbe meglio dire il benservito – a Beretta. L’ala era stata chiamata per fare la differenza, ma le sue ultime prove non hanno soddisfatto la dirigenza varesina che ha optato per uscire subito dal contratto con l’ex giocatrice di serie A e A2. Probabilmente, ipotizziamo, avranno inciso sulla decisione anche i rapporti con coach Anilonti, il quale gode della piena fiducia da parte della società. Oltre a Beretta ha salutato il gruppo anche Pedoja portando così a 3 gli addii in questo 2025. Le rotazioni si stanno progressivamente asciugando così come il potenziale di una squadra nata per fare bene e dare del filo da torcere alle big, ma che si sta piano piano riducendo ad un mero obiettivo playoff che dovrebbe essere assolutamente alla portata visti i 6 punti di vantaggio su Bresso che oggi occupa la nona posizione. Vedremo come le ragazze neroargento reagiranno all’ennesima settimana difficile cercando di archiviare le ultime due sconfitte consecutive.

Infine, la Pro Patria ha il più classico degli impegni impossibili viaggiando sul campo della capolista Carugate che è reduce da ben sei successi consecutivi. Non altrettanto si può dire delle bustocche le quali, purtroppo, giungono a questa sfida con un ruolino inverso, ovvero di sei sconfitte consecutive ed un solo successo negli ultimi 3 mesi. Nonostante il cambio di allenatore non è cambiato lo spartito in casa biancoblu con Rossini e compagne che alternano buone prove al cospetto delle corazzate con scivolate inaspettate come quella di settimana scorsa sul campo della pericolante Broni. Difficile dire con certezza quale sia il vulnus che affligge le tigrotte le quali non riescono ad uscire da questa prolungata crisi. Carugate ha un ruolino di marcia invidiabile in casa avendo accumulato 8 successi ed una sola sconfitta, produce 65,1 punti di media subendone solo 52,6. Busto ha comunque un bilancio di 3 vittorie e 7 sconfitte lontano dal PalaFerrini: certamente servirà una prova più che perfetta, ma lo scorso turno ho portato parecchie sorprese con le vittorie di Broni, appunto, Gallarate e Bresso con Albino che ha sfiorato il colpaccio al cospetto di Pontevico. Che sia la volta buona per riprendere il cammino in campionato?

Matteo Gallo

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