Una bandiera di Cantù da giocatore, un idolo per tutta Varese da allenatore. Basterebbe questo per raccontare chi è Carlo “Charlie” Recalcati, che oggi compie 80 anni. Una leggende della nostra pallacanestro, non a caso inserito nell’Italia Basket Hall of Fame nel 2007, che è riuscito ad unire una rivalità sportiva antichissima e fortissima.

Lo ha fatto Charlie, nell’unico modo in cui un giocatore prima ed un allenatore poi entrano nella storia, ovvero vincendo. Lo ha fatto, soprattutto, mostrando quella signorilità, umanità, professionalità, carisma e qualità, tecniche e morali, che ne hanno definito tutta una carriera e che ancora oggi, con chiunque abbia l’onore di parlare con lui, emergono in maniera preponderante ma non invadente, spontanea ma clamorosamente definita.

Recalcati per tutta Varese sarà sempre l’uomo del miracolo, il coach in grado di prendere una banda di ragazzi scatenati e portarla nella leggenda con lo Scudetto della Stella, di portare una città intera, un popolo sull’olimpo del basket nostrano, regalandole l’ultimo, fino ad oggi, successo che ancora trascende la storia e l’epica sportiva di un club che di trofei ne ha vinti assai ma che in quel gruppo da Charlie formato, plasmato e condotto s’incarna ancora oggi.

Ed ancora, Recalcati è l’ultimo allenatore ad aver portato l’Italbasket su un podio con l’oro ai Giochi del Mediterraneo del 2005, passando da quell’argento alle Olimpiadi di Atene 2004 che anche qui, rappresenta un passaggio storico indelebile e che è ancor oggi punto di riferimento per tutti quei gruppi azzurri che guardano a quella Nazionale come un esempio da seguire e cercare di imitare al meglio. del suo palmares potremmo stare qui a parlare per ore: da giocatore 2 Scudetti, 3 Coppe Korac, 1 Coppa Intercontinentale, 3 Coppe delle Coppe, due bronzi Europei; da allenatore 3 Scudetti, 1 Supercoppa Italiana, un argento Olimpico, un bronzo Europeo, un oro ai Giochi del Mediterraneo, Ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana e Palma D’Oro al Merito Tecnico.

Ma c’è di più. C’è soprattutto il Carlo Recalcati uomo, che ha saputo declinare le sue qualità morali nella propria professione, che ha saputo rimanere Charlie nei rapporti, nella gestione delle difficoltà e dei momenti esaltanti, che ha saputo sempre costruire e mai distruggere, che è entrato nella storia in punta di piedi e che ancora oggi ne fa parte, per un allenatore che è entrato nella leggenda e che ha dato il là ad una pallacanestro innovativa e che ancora oggi fa scuola dove i lunghi escono dal pitturato ed arrivano ad essere pericolosi sul perimetro, riuscendo nell’impresa di trascendere perfino la rivalità sportivs di due piazze come Varese e Cantù, tanto per dare l’idea della grandezza di Carlo Recalcati.

Tanti auguri.

Qui la sua intervista nel nostro speciale per i 25 anni dello Scudetto della Stella.

Alessandro Burin

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