
“Scommetto almeno sul pareggio, ma è ovvio che puntiamo all’impresa, ovvero la vittoria”. Parole profetiche di Beatrice Vitali che ha anticipato lo splendido 3-3 del Varese Femminile contro la corazzata Erbusco. E, come detto, le biancorosse hanno sfiorato la vittoria, mancata di un nulla. Prestazione totale da parte delle ragazze di Andrea Bottarelli, ma una menzione d’onore non può non andare ad Alice Meloni: la classe 2005 (già chiamata in causa nella ripresa con il Segrate), a causa del forfait di Alessia Bogni, non ha esitato a mettersi in gioco con voglia e determinazione difendendo la porta del Varese e contribuendo ad un punto davvero prezioso soprattutto a livello di morale.
“Sentivamo che non avremmo perso – conferma Meloni –: sapevamo che avremmo ridotto il gap rispetto alla gara d’andata, ma non ci aspettavamo questo livello. Giocare è stata una sorpresa e, sarò sincera, non pensavo di poter sfornare una prestazione del genere. Invece, anche per merito delle mie compagne, ho vissuto una settimana davvero serena arrivando alla domenica nelle migliori condizioni possibili: durante il riscaldamento ho preso feeling con il terreno di gioco e al fischio d’inizio non avevo la minima ansia. Anzi, per un portiere giocare contro squadre forti è più stimolante: sono scesa in campo con la voglia di dimostrare di meritare di essere lì e l’ho fatto”.
Avete sfiorato la vittoria; a livello psicologico possiamo però dire che un pareggio del genere ha lo stesso valore di un successo?
“Decisamente sì perché abbiamo dimostrato di poter giocare a questo livello, se non più in alto; anzi, credo proprio lo meriteremmo. Alla luce di com’è andato il match, la vittoria non era importante: una prestazione del genere è servita a darci consapevolezza perché abbiamo capito di poter tenere testa a tutte”.

Avevi già avuto modo di esordire quest’anno subentrando contro il Segrate: che sapore ha il campo?
“Sempre bello, anzi molto più di quanto ricordassi. Quel giorno non mi aspettavo proprio di giocare e quando ho visto Alessia a terra ho auto un brivido perché mi sono resa conto che sarei entrata a breve. Subentrare è sempre più difficile, ma nel momento in cui gioco emerge solo tanta felicità: amo questo sport e, soprattutto, è stato bello veder la gioia delle mie compagne perché loro in primis sanno quanto sia importante per me. Le chance capitano a tutti, bisogna farsi trovare pronte”.
Tutte fin qui hanno parlato del gruppo: tu forse meglio di chiunque altra puoi spiegare cosa voglia dire condividere questo spogliatoio.
“Assolutamente sì, perché è la cosa che vivo più di tutto. Questo spogliatoio ha fatto il 90% della mia partita domenica e, anche nei periodi in cui so di non giocare, le ragazze mi permettono di restare sempre sul pezzo sia durante gli allenamenti sia fuori. La scorsa settimana praticamente tutte mi hanno scritto e caricata: credo che questa cosa valga molto più di una vittoria”.
Il tuo rapporto con Alessia Bogni?
“Bellissimo. Anzi, se non ci fosse lei tutto sarebbe molto più difficile: Alessia ha sempre una parola giusta per me e, dopo la partita di domenica, mi ha scritto un bellissimo messaggio sottolineando quanto fosse contenta per me. Non posso che ringraziarla, è un’amica vera”.
A livello personale, quindi, qual è l’augurio per i prossimi mesi?
“Spero di poter giocare qualche altra partita e dare il mio contributo anche in campo: al momento mi basta questo”.
A livello tecnico, invece, dicevi di dover migliorare dal punto di vista della rapidità e del gioco con i piedi. Come vanno i progressi?
“Beh diciamo che con i piedi si potrebbe sempre fare meglio, anche se rispetto all’anno scorso sono migliorata parecchio: sono più precisa nei rinvii e nella sfida della traversa non sfiguro”.
Tornando al presente, dopo una prestazione come quella contro l’Erbusco, quali possono essere i rischi in vista della trasferta sul campo del Castello Città di Cantù?
“Il rischio più grande è legato alla mentalità con cui approcceremo la sfida: se dopo aver pareggiato contro l’Erbusco pensiamo che tutte le altre sfide siano facili allora avremo più possibilità di cadere. Possiamo vincere contro quasi tutte le avversarie, è vero, ma il rischio di perdere punti ovunque c’è”.
In generale, concludendo, qual è l’augurio per il prosieguo della stagione?
“Confermarci al sesto posto dietro le “inarrivabili” confermandoci la prima squadra fra le “normali”. Aspettiamo in particolar modo la partita con il Crema perché già normalmente contro di loro ogni sfida è particolarmente tesa, e a maggior ragione dopo l’andata lo sarà ancor di più: è stato brutto perdere in quel modo, oltretutto con ciò che è successo dopo, per cui saremo cariche al massimo per far bene”.
Matteo Carraro