
La stagione 25/26 in casa Arconatese non poteva cominciare meglio: tre vittorie su tre, contro Rhodense, Saronno e Ardor Lazzate, che la collocano in solitaria in cima alla classifica. In questo momento miglior attacco del girone con sette reti all’attivo, conta tra i propri marcatori anche il veterano Giulio Menegazzo, che ha timbrato il cartellino nella sfida di domenica. Per il terzo anno consecutivo – e sesto in totale – in oroblù –, il centrocampista classe 1994 sta affrontando per la prima volta il campionato di Eccellenza dopo una carriera trascorsa interamente sui campi di Serie D e che lo ha portato anche in piazze come Ligorna, Olginatese e Casatese. Ed è naturalmente la Serie D l’obiettivo verso cui protende il gruppo dello storico mister Livieri.
Una retrocessione porta con sé tanta amarezza ma allo stesso tempo offre un’opportunità per rimettersi in gioco. In questo senso, restare ad Arconate è stata una scelta di cuore?
“Sicuramente dopo una brutta annata avevo voglia di ripartire, a maggior ragione in un ambiente che conosco bene e in cui mi sento in famiglia. Diciamo che è stata sia una scelta di cuore che a livello di stimoli, per provare a fare un campionato di vertice, e da entrambe le parti c’è l’ambizione di tornare il prima possibile dov’eravamo”.
Pensando a domenica, cosa puoi dirci di questo netto 3-0 contro quella che sulla carta è una diretta concorrente?
“Il primo tempo è stato difficile: ci sono state occasioni da entrambe le parti, l’Ardor ha anche preso un palo e la partita sembrava in bilico. Poi a inizio secondo tempo siamo stati bravi a sbloccarla subito, da lì la strada si è messa in discesa, abbiamo trovato il raddoppio poco dopo e il terzo gol nel finale. Il risultato ci ha dato ragione, ma abbiamo giocato contro un avversario di primissimo livello”.
Anche i risultati precedenti hanno parlato da sé. Nello specifico, cosa ti è piaciuto di più di questo inizio di stagione?
“Sicuramente l’atteggiamento della squadra e il fatto di stare bene insieme sia in settimana che la domenica, che secondo me è un aspetto fondamentale per provare ad arrivare in fondo. Tra noi si è creata una bella armonia e anche chi entra a partita in corso è sempre pronto a dare il supporto che ci aspettiamo”.
Capitolo Coppa Italia: i due pareggi contro Legnano e Magenta sono bastati per passare il turno. Immaginando che l’intenzione sia di restare il più a lungo possibile nella competizione, siete pronti per questo doppio impegno?
“Esatto, anche la Coppa Italia è un nostro obiettivo perché vogliamo tenerci aperte più porte possibili per provare a tornare in Serie D, oltre al fatto che, avendo una rosa profonda e importante, può essere anche un’occasione per dare minutaggio a tutti e provare qualche soluzione nuova in campo. Faremo il massimo anche lì e lo dimostreremo già nella prossima partita”.
Tornando al campionato, domenica sarete a Besnate, il mercoledì successivo ospiterete il Magenta e alla sesta giornata sarà già scontro diretto con la Solbiatese. Cosa ti aspetti e ti auguri da questi giorni di fuoco?
“Mi aspetto la stessa attenzione delle settimane che ci siamo lasciati alle spalle, poi vedremo se arriveranno anche i risultati. Se continuiamo così, credo che potremo ottenere solo cose positive”.
Chi saranno, secondo te, gli avversari più agguerriti in questo percorso?
“Sicuramente la Solbiatese, l’Ardor Lazzate e la Caronnese, che dall’anno scorso ha cambiato poco ma si è anche rinforzata”.
Avendo il vizio del gol, ti sei posto qualche obiettivo personale per quest’anno?
“Segnare fa sempre piacere, ma diciamo che vivo più per il risultato che per il gol. L’obiettivo principale è di continuare a far bene a livello di squadra per centrare quante più vittorie possibili”.
In questo senso, aver mantenuto lo zoccolo duro e la guida tecnica dell’anno scorso può essere un vantaggio?
“Certo. Quando si cambia tanto, ripartire è sempre più difficile. Noi invece abbiamo confermato tanti giocatori dell’anno scorso e i compagni nuovi sono tutte persone squisite. Diciamo che anche dal punto di vista del gruppo ci sono i componenti giusti e il mister, da parte sua, aiuta a far stare bene tutti senza bisogno di troppe parole”.
Silvia Alabardi





























