Dopo un inizio di stagione non facile, sembra essere tornato il sorriso sul volto di Mattia Bellucci. Il tennista classe ’01 nato a Busto Arsizio sta ritrovando il suo tennis nel torneo ATP 500 di Rotterdam. Condizioni favorevoli di gioco, quelle della città portuale olandese, grazie al cemento indoor capace di dare risalto al servizio e alle rotazioni dei colpi del mancino varesotto.
Dopo tre vittorie consecutive, arrivate tra tabellone di qualificazione e primo turno di main draw, si alzerà l’asticella degli avversari, dato che negli ottavi di finale della rassegna nord-europea, sarà Daniil Medvedev ad affrontare Bellucci. Ma riavvolgiamo leggermente il nastro, andando indietro di qualche giorno, e vediamo come la bravura del tennista azzurro sia stata abbinata anche a una discreta dose di fortuna, che lo ha portato a essere accoppiato sempre con giocatori alla sua portata.
Sabato 1 febbraio la vittoria all’esordio nel tabellone cadetto contro la wild card locale Thijs Boogard, classe ’08 senza alcun punto ATP major all’attivo, con il risultato di 6-3 6-1; il successo seguente, che ha permesso a Bellucci di accedere al tabellone principale, è arrivato grazie al 6-1 6-1 su Gijs Brouwer, numero 196 ATP; infine, la vittoria di ieri, lunedì 4 febbraio, su un’altra giovane wild card, quel Mees Rottgering (sconfitto 6-3 6-2, ndr) che, nonostante il suo indubbio talento, si può identificare come ancora acerbo e poco abituato a certi palcoscenici, dato che il classe ’07 è attualmente all’ 839esimo gradino del ranking mondiale. Tre match e tre avversari olandesi per Mattia Bellucci, con l’allievo di Fabio Chiappini, inquadrato più volte dalle regie tv, che ha lasciato solo le briciole ai giocatori affrontati, ovvero una somma complessiva di 11 game in tre incontri.
Agli ottavi di finale, però, la solfa sarà diversa, dato che, dalla parte opposta della rete, il tennista cresciuto a Castellanza troverà Daniil Medvedev. Il russo, classe ’96 e attualmente numero 7 ATP, è reduce da una vittoria sofferta con Stan Wawrinka nel round di apertura (6-7 6-4 6-1 il risultato) e non sta esprimendo di certo il suo miglior tennis. Anche agli Australian Open ha dovuto concludere anzitempo il suo percorso, estromesso dal giovane statunitense Tien al secondo turno. Medvedev, da poco separatosi da Gilles Simon, rimane comunque un ex numero 1 ATP. Infatti, il nativo di Mosca è stato sul gradino più alto della classifica per 13 settimane nel 2022. Campione slam nel 2021 grazie alla vittoria in finale degli US Open su Djokovic, il moscovita è avversario proibitivo, ma la “fortuna” di Bellucci è quella di poterlo incontrare in un frangente della carriera in cui il russo è in difficoltà sia tennistica che emotiva.
Sembra scontato a questo punto dire che, nonostante il coefficiente di difficoltà del match sia elevatissimo, Mattia Bellucci ha il dovere di provarci. Metter in campo il meglio del suo tennis istrionico e di talento, potrebbe essere l’arma giusta per scardinare il muro che verrà eretto da Medvedev. Difficoltoso sì, ma forse non impossibile: Bellucci tenterà l’impresa (nella giornata di domani, mercoledì 5 febbraio, ndr) per togliersi un’altra soddisfazione nella sua carriera, sempre più in ascesa.
Filippo Salmini