
Umore nero in casa Varese dopo la pesante sconfitta patita sul campo del Ligorna: un 4-0 che non ammette diritto di replica, ma la prestazione (o “non prestazione” a seconda dei punti di vista) deve essere analizzata. Compito cui né il direttore sportivo Alessio Battaglino né mister Andrea Ciceri si sottraggono.
Una sconfitta pesante per il Varese, maturata soprattutto da gravi disattenzioni sui calci piazzati. Alessio Battaglino sottolinea l’importanza di reagire subito, con lavoro, silenzio e responsabilità, soprattutto da parte dei giocatori più esperti. “Non è il momento di parlare, ma di rimettersi al lavoro– esordisce il ds biancorosso –. I risultati ottenuti in passato non sono frutto della fortuna. La priorità è ritrovare concentrazione e recuperare gli infortunati, molti dei quali sono in via di rientro. Le partite cambiano sugli episodi, e noi abbiamo sbagliato troppo. Ma non cerco scuse: le responsabilità sono anche mie. L’obiettivo è rialzarsi subito, per rispetto della maglia e della piazza. Vorrei ripartire già domani“.
Sulla stessa linea si muovere il tecnico biancorosso: “Fatico a trovare le parole per una sconfitta così pesante. Un’umiliazione che, da allenatore, non ricordo. Abbiamo concesso tre gol su angolo, e anche la punizione concessa è frutto di una grave disattenzione. Paradossale, perché in settimana avevo visto una squadra motivata e concentrata, aspetti che non ho ritrovato quest’oggi. Mi sento il primo responsabile: se ha funzionato poco o nulla, la colpa è mia. Da qui si riparte con poche parole e tanto lavoro. Abbiamo fatto fatica a trovare soluzioni tattiche e a contenere un avversario che ha meritato. Questa sconfitta deve lasciare una ferita che serva da stimolo: così non si può fare un campionato da protagonisti. Il confronto con la Curva è stato duro ma corretto, ci hanno sostenuto anche nella delusione. Non cerco scuse, non c’è nulla di volontario, ma dobbiamo ritrovare mentalità e dignità. Il mercato? Penso solo al gruppo: abbiamo i mezzi per reagire, ma servono subito risposte sul campo“.
Inevitabile sorriso per il grande ex Marco Pastore: “Sono felicissimo di questa vittoria: battere il Varese non è mai banale, ma ora che sono qui ho capito perché questo era un campo così difficile. Ammetto che, per certi versi, mi spiace: ho dei bellissimi ricordi del mio periodo in biancorosso. Ora però devo pensare al mio Ligorna“.
Matteo Carraro

























