Parte sinistra della classifica, al primo anno in Eccellenza in tutta la loro storia, con una squadra giovane ma ben amalgamata che si sta mettendo in mostra con il suo gioco frizzante e mai scontato, oltre a un non trascurabile spirito di sacrificio da cui attingere energie anche nei momenti di impasse. Se tutti questi indizi non fossero abbastanza, parliamo naturalmente della Besnatese, al momento in ottava posizione con 12 punti, frutto di tre vittorie e tre pareggi pesanti a reti bianche. Segni particolari? Le statistiche parlano chiaro: il Biscione subisce poco.

Al centro di questa retroguardia rocciosa, troviamo Christian Mandracchia, che quest’estate ha sposato la causa biancoazzurra dopo i recenti trascorsi tra Olginatese, Muggiò e Accademia Borgomanero. Prima, per il difensore classe 2000, anche un’esperienza in D con la maglia della Castellanzese e ancora tanta Eccellenza tra Caronnese e Sestese. Ed è proprio a Sesto Calende che condivise per la prima volta il campo con gli attuali compagni Lunghi, Papasodaro e Marin, ora prezioso quartetto nello scacchiere di mister Varaldi.

Come neopromossa, il percorso finora può considerarsi positivo. Cosa ne pensi di questo inizio? Dati alla mano, la vostra tenuta difensiva vi sta dando fiducia?
“Penso che in questo inizio di campionato stiamo raccogliendo i frutti del duro lavoro iniziato ad agosto e di conseguenza sono arrivati questi risultati positivi, oltretutto con una squadra molto giovane. Riguardo alle statistiche della difesa, in questo momento stiamo facendo bene e le prestazioni hanno contribuito ad aumentare la fiducia di tutta la squadra”.

Settimana scorsa, contro il Magenta, avete ribaltato il risultato con una grande prova di carattere. Cosa puoi dirci di questa partita?
“È stata una vittoria molto importante. In settimana avevamo preparato la partita nei minimi dettagli e così, nonostante lo svantaggio iniziale, siamo riusciti a trovare i tre punti, che era quello a cui puntavamo”.

Il prossimo impegno sarà la Solbiatese. Potevate immaginare che dopo otto giornate vi avrebbero separato solo 3 punti?
“Domenica ci aspetta un grande match contro una delle favorite del campionato. Essendoci già affrontati in Coppa Italia, siamo a conoscenza della caratura dell’avversario. E infatti non ci aspettavamo, forse, di trovarci così vicini a loro in classifica”.

Il fatto di giocare in casa potrebbe andare a vostro favore?
“Può essere sicuramente un vantaggio. Il nostro campo lo conosciamo bene e sappiamo di poter mettere in difficoltà chiunque”.

Qual è la partita che finora vi ha dato maggiore soddisfazione e quale quella in cui avreste voluto fare di più?
“Penso che la partita migliore sia stato il pareggio che siamo riusciti a strappare all’Arconatese, in casa nostra. Dall’altra parte, c’è stato parecchio rammarico per il pareggio di Saronno, che non ha premiato la prestazione messa in campo”.

Il vostro obiettivo dichiarato è la permanenza nella categoria. Vista la piega che sta prendendo la classifica, secondo te questa corsa alla salvezza potrebbe coinvolgere tante squadre?
“Guarda, quello di quest’anno è un campionato talmente equilibrato che non ci si può permettere passi falsi. Quel che è certo è che dovremo dare il massimo ogni domenica, sapendo che per raggiungere il nostro obiettivo dovremo provare a non sbagliare neanche una partita”.

Pensi che questa primissima parte della stagione possa farvi ben sperare per il prosieguo?
“Sicuramente cominciare in questo modo non può che essere promettente, perché mettere da parte più punti possibili a inizio stagione ti permette di tenere alto il morale e lavorare con la giusta mentalità, settimana dopo settimana. La strada, però, è ancora lungo e solo alla fine tireremo le somme”.

Silvia Alabardi
(foto di Andrea Elli)

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