In ogni campionato che si rispetti c’è una sfida nella sfida e se quel campionato è il Girone X di Seconda Categoria, allora c’è ancor più gusto. Da una parte il focus massimo è rivolto alla corsa verso la Prima Categoria (e il Brebbia vola), ma dall’altra è guerra a suon di gol tra bomber per accaparrarsi il titolo di capocannoniere, onorificenza personale che va di pari passo con gli obiettivi di squadra.

È il caso di Amilcare Rossi, goleador di un’Aurora Induno che vuole definitivamente lasciarsi alle spalle il periodo negativo e risalire la classifica per tenere a debita distanza le zone che. Le roboanti vittorie per 5-2 su CerBis e 6-1 sul Caravate hanno ridato aria alla classifica biancoblù scottano (il +11 sulla quattordicesima posizione fa ben sperare), ma soprattutto fatto brillare la stella del centravanti classe ’98 che, con due triplette consecutive, si è issato in vetta alla classifica marcatori con 16 reti a referto.

“Diciamo che siamo partiti meglio rispetto a come avevamo chiuso il 2024 – commenta sorridendo Rossi –. Dopo il ko con la Cuassese, nelle ultime due partite abbiamo fatto davvero bene costruendo parecchi presupposti per segnare e trovando con frequenza la via della porta. Nel primo tempo contro il Caravate, in particolar modo, abbiamo espresso un gran bel calcio: sicuramente il rientro di un giocatore del calibro di Matteo Ceci ci può dare tanto, la sua mancanza si è sentita, e dobbiamo solo continuare così”.

Seconda tripletta consecutiva e primo posto nella classifica marcatori: hai una dedica speciale per questo tuo magic moment?
“Mi godo il momento, la dedica non può che andare alla squadra, al mister e alla società: tutto loro sono il segreto delle mie buone prestazioni perché mi danno forza e consapevolezza, oltre a permettermi di performare al meglio. Senza chi gli sta intorno un calciatore da solo può incidere davvero poco”.

In generale, comunque, la tua stagione sta andando davvero bene.
“Ho pareggiato il record di gol che avevo fatto a Caronno, la mia miglior annata, per cui diciamo che la stagione a livello personale è molto positiva. Ma, come ho detto, è bello vivere il momento con la squadra e voglio continuare a segnare per fare in modo che l’Induno possa risalire in classifica. L’obiettivo? Diciamo che i 20 gol sono ad un passo, e sarebbe un peccato non arrivarci; se proprio dovessi spingermi oltre mi piacerebbe raggiungere quota 25”.

Guardando invece la classifica, -8 dalla zona playoff: ci credete?
“Io sono una persona ottimista: ci credo perché con le ultime due importantissime vittorie ci siamo sganciati dal rischio della zona playout e, trovandoci a metà classifica, senza stimoli si rischia di finire in un vortice di mediocrità. Per cui possiamo provare a fissare un obiettivo, pur difficilissimo, per fare in modo di chiudere in crescendo la stagione”.

Cosa non ha funzionato dal tuo punto di vista? Dopo un ottimo inizio, l’Induno ha lasciato per strada troppi punti con ben 9 partite senza vittorie…
“È la nostra croce. Il mister ce lo dice prima di ogni partita: dipende tutto da noi. Ed è proprio così perché abbiamo dimostrato di poter vincere contro chiunque e, al tempo stesso, di cadere contro qualsiasi avversario: penso alla vittoria nel recupero infrasettimanale sul Laveno cui è seguito il ko con il Don Bosco. Risultati del genere sono la dimostrazione che ogni partita dipende solo ed esclusivamente da noi”.

Le ultime due vittorie possono quindi rappresentare una svolta in tal senso?
“Devono rappresentare una svolta. Oltre a recuperare alcuni infortunati, la società si è mossa bene a gennaio irrobustendo la rosa e tutti gli innesti potranno darci una grande mano a fare meglio rispetto al girone d’andata”.

Chiudendo con una domanda personale: dopo esser salito in Prima Categoria con il Cantello, cosa ti ha spinto a scendere di nuovo in Seconda?
“In primis ho tantissimi amici che giocano qui e il DS Facco è una persona che ho sempre apprezzato tantissimo; è stato abbastanza facile prendere questa decisione. Inoltre, lavorando a Milano, non avrei più avuto il tempo di dedicare tre sere al calcio: non volevo smettere e l’Induno mi ha garantito quest’opportunità. Sono qui per ripagare la fiducia riposta in me”.

Per chiudere, andiamo sui pronostici: come finirà Brebbia – Ceresium Bisustum? (ore 14.30)
“1”.
Buguggiate Caesar – Don Bosco? (ore 15.00)
“1”.
Bosto – Caravate? (ore 15.00)
“1”.
Gazzada Schianno – Valcuviana? (ore 14.30)
“1”.
Laveno Mombello – Eagles Caronno? (ore 14.30)
“1”.
Mercallo – Cuassese? (ore 14.30)
“X”.
Union Tre Valli – Jeraghese? (ore 14.30)
“Questa molto bella: X”.
Aurora Induno – Angerese? (ore 14.30)
“1 fisso, senza dubbio”.

Il focus di giornata

Con i recuperi della 16^ giornata il Brebbia si è consacrato in vetta alla classifica con 41 punti scappando a +4 sul Laveno e a +8 sulla Cuassese, e la capolista avrà la chance di allungare ancora visto che la sfida interna al Ceresium Bisustum (sulla carta) non dovrebbe rappresentare un’insidia. Ben più ardui i compiti delle inseguitrici con i biancoblù pronti ad ospitare gli Eagles Caronno, appaiati in classifica a 27 punti in compagnia del Mercallo che riceverà invece la terza forza del campionato. Se per l’Angerese ci sarà l’insidia Aurora Induno, il Buguggiate Caesar (a sua volta a 31 punti) dovrà prestare massima attenzione al fanalino di coda Don Bosco che ha fatto sudare il Bosto nel recupero infrasettimanale; proprio i gialloblù, a -2 dal quinto posto, proveranno l’aggancio playoff ospitando il Caravate. Playoff in palio nell’impronosticabile sfida fra Union Tre Valli (28) e Jeraghese (27), mentre almeno una fra Gazzada Schianno e Valcuviana tornerà a far punti interrompendo le rispettive strisce negative di sei e sette sconfitte consecutive.

Matteo Carraro

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