La vita non è altro che una lunga partita da giocare e, così come accade quotidianamente nello sport, ci sono gli imprevisti da affrontare, a volte semplici, a volte molto più ardui, a volte terribili. Oscar Carlotti, uomo di calcio da sempre, lo sa bene. Dal giugno 2024 l’attuale vice di Stefano Bettinelli al Luino sta affrontando quotidianamente una duplice partita: da un lato la sfida sportiva (trascinare il Luino alla salvezza), dall’altro il supporto a sua figlia Chiara Giulia.

Partite dal peso specifico chiaramente ben diverso che Oscar e Chiara Giulia stanno affrontando con la stessa determinazione e lo stesso obiettivo: vincere. “Di ritorno da un viaggio in Egittospiega Carlottimia figlia ha iniziato a sentirsi male: siamo andati al Pronto Soccorso e due giorni dopo è stata ricoverata d’urgenza. Il problema era legato ad un batterio, ma non si riesce tutt’ora a capire di che tipo o da dove arrivasse: so solo che vederla passare dal Pronto Soccorso alla sala operatoria per poi finire in terapia intensiva è stato un incubo”.

Un incubo che fortunatamente è quasi finito. “A gennaio è stata dimessa e, anche se il problema non è ancora stato risolto del tutto, siamo tornati a vivereprosegue Carlotti. Voglio quindi ringraziare i nostri angeli custodi, ovvero l’intero Ospedale di Varese: dal Pronto Soccorso al reparto di terapia intensiva, la neurochirurgia del terzo piano, tutti gli infermieri e gli Oss, il Prof. Grossi, un infettivologo che ci ha dato una grossa mano, il Prof. Tabano… un grande grazie di cuore a tutti coloro che hanno aiutato Chiara Giulia a superare questo momento, inclusi gli operatori della Clinica Borghi di Brebbia in cui è andata dopo sei mesi di ricovero”.

Uno sportivo del calibro di Oscar Carlotti è abituato a vivere sfide e imprevisti ma, è lui stesso a ribadire: “Niente ti prepara a una cosa del genere. Sei colto alla sprovvista e ti segna nel profondo, ti cambia la vita. All’improvviso una ragazza di 22 anni, in piena salute, si ritrova in un letto d’ospedale e da padre è terribile sentirsi dire che tua figlia potrebbe non superare la notte. Fortunatamente questo periodo è passato, ha da poco ripreso a camminare ma ci vorrà del tempo affinché recuperi pienamente; anche i fisioterapisti sono stati eccezionali da questo punto di vista. Lei, poi, è una ragazza molto forte caratterialmente e sta reagendo alla grande ma, ripeto, queste cose ti segnano. E voglio sottolineare ancora una volta il lavoro clamoroso svolto dall’intero comparto medico: abbiamo avuto la fortuna di incontrare gente preparata e disponibile che, anche a livello umano, ci sono sempre stati vicini. Sono stati stratosferici e tutti hanno preso a cuore Chiara Giulia”.

Il calcio è stato in tutto questo una valvola di sfogo e, per quanto la sconfitta con il Valle Olona brucia parecchio, Carlotti non perde né la fiducia né l’ottimismo per il suo Luino: “Domenica è stata una giornata nera: abbiamo sbagliato troppo nel primo tempo e siamo rientrati in campo per la ripresa senza un’identità di squadra. La prossima giornata avremo un altro scontro diretto con l’Academy Uboldo e sono certo che lo affronteremo in ben altro modo. Io e Bettinelli? Siamo come fratelli, insieme dai tempi del Varese: entrambi stiamo dando il massimo. La squadra ha grandi margini di crescita, aiutata da una società seria e compatta come il Luino che ci mette a disposizione tutto per vincere. Spetta a noi tradurre le aspettative in pratica sul campo”.

Matteo Carraro

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