
VARESE – L’augurio giallonero era di certo quello di vivere ben altra serata. La semifinale di Coppa Italia si trasforma presto in un incubo per i Mastini: il Caldaro domina in tutto e per tutto travolgendo 7-1 una squadra sfilacciata, sfiduciata e irriconoscibile. Risultato fin troppo stretto per il divario visto in campo, anche perché nell’ultimo periodo il Caldaro era già con la testa alla finalissima contro il Feltre, maestoso nel battere 5-4 l’Aosta al termine di un match davvero entusiasmante.
La speranza di un power play e Varese sparisce. Dopo i due minuti di superiorità senza mai tirare, infatti, i Mastini vanno sotto con Caldaro che punisce subito (Selva). Ai Lucci bastano invece 10’’ per finalizzare il loro primo PP e portarsi sul 2-0 per poi mettere a segno 58’’ dopo il 3-0 (prima De Donà, poi Oberrauch). All’inizio del secondo drittel la timidissima reazione giallonera è distrutta dal cinismo del caldaro: Siiki firma il 4-0 (il disco probabilmente non era entrato del tutto) e Felderer in controfuga firma il 5-0. L’immagine della partita giallonera è il secondo power play: disco perso in attacco e Oberrauch devia sotto la traversa il disco del 6-0. Non è finita qui: transizione centrale del Caldaro, apertura per Felderer e botta sotto l’incrocio. 7-0 e Glavic cambia il portiere mettendo Ohandzhanyan per Matonti (scelta salutata da qualche fischio). La sirena spezza l’incubo giallonero dopo 53’’ di 5vs3. Il terzo drittel si apre nel segno del Caldaro: i Lucci non hanno bisogno di spingere e fanno scorrere il cronometro fino all’ultima sirena che apparecchia per gli altoatesini la terza finale consecutiva (l’obiettivo è cancellare le due precedenti sconfitte). Da segnalare solo un guizzo giallonero che porta Kuronen al superfluo gol della bandiera.
Ai Mastini restano solo le riflessioni dopo una serata da incubo in cui i gialloneri sono stati letteralmente umiliati. I Lucci sono la squadra più forte della categoria, e su questo non c’è dubbio, ma non si spiega una differenza del genere (a maggior ragione guardando allo storico stagionale): la debacle di questa sera si potrebbe spiegare usando la parola “blackout”, anche se è più lecito pensare che qualcosa si sia rotto nello spogliatoio varesino. Difficile dare una spiegazione diversa dopo una non prestazione del genere, perché i giri a vuoto sono altri. Spettacolo indecoroso per il pubblico dell’Acinuqe Ice Arena che, al netto del comprensibile gelo, ha comunque tributato un lungo applauso alla squadra; qualche scintilla (prontamente sedata) c’è comunque stata nel momento del rientro della squadra negli spogliatoi. C’è però da chiedersi se questo gruppo sia ancora con coach Glavic oppure no. La stagione di certo non è finita qui, ma le ultime pesanti sconfitte impongono inevitabili riflessioni: sono addirittura 20 i gol subiti nelle ultime tre (solo cinque quelli segnati), e a preoccupare è soprattutto l’atteggiamento profuso sul ghiaccio. Di sicuro il momento peggiore della storia recente giallonera.
Nel frattempo, però, va giustamente ricordato che lo spettacolo del grande hockey a Varese non finisce qui: l’appuntamento è per le 19.30 di domani sera, quando Caldaro e Feltre daranno il via a quella che sarà senz’altro una finale spettacolare che assegnerà il trofeo della Coppa Italia.
LA DIRETTA
PRIMO PERIODO 3-0
Ore 18.20 – Squadre già sul ghiaccio per il riscaldamento. Glavic si gioca la carta Filippo Matonti in gabbia.
Ore 18.40 – Giocatori negli spogliatoi.
Ore 18.54 – Ingresso in campo delle due squadre.
Ore 18.59 – Squadre a centro pista per l’Inno di Mameli. Luci tricolore all’Acinque Ice Arena.
Ore 19.03 – Prime linee sul ghiaccio: la curva giallonera esibisce lo striscione: “Di notte ti sogno, di giorno ti amo“.
Ore 19.02 – Ingaggio! Primo disco di Varese, ma c’è subito una liberazione vietata.
Il Palaghiaccio di Varese è una bolgia, ma il Caldaro prova subito a fare la partita. Match molto agonistico: la prima conclusione arriva dopo tre minuti abbondanti: Michael Soelva dalla blu chiama Matonti ad un comodo intervento. Poco dopo è il fratello Maximilian a provarci per vie centrali, ma Matonti c’è. Varese prova a scuotersi con Marcello Borghi: discesa laterale e diagonale che non sorprende Rohregger. Caldaro torna subito avanti: parapiglia incredibile davanti alla gabbia giallonera con Siiki che viene chiuso al momento della conclusione. Il disco non esce dal terzo: Matonti spezza la pressione altoatesina inchiodando il puck sul ghiaccio. Difesa con le lunghi e con i denti (e anche di più) dei Mastini che rilanciano l’azione e Tilaro costringe Michael Soelva al fallo. Powwer play giallonero: sbucciata di Marcello Borghi e buona difesa altoatesina che non rischia praticamente nulla. E il Caldaro, di nuovo in 5vs5, non perdona: disco riconquistato e bordata dalla blu di Selva che approfittando del traffico sorprende Matonti. Pallonetto di Allevato da oltre la blu e Rohregger, per evitare guai, fa suo il disco. Ingaggio vinto da Caldaro e Lucci subito in avanti con Matonti che ferma Siiki con il gambale e Wieser che fallisce sul rebound una ghiottissima occasione. Il forcing altoatesino continua e si spegne solo nel momento in cui Matonti fa suo il disco. Buona pressione di Michael Mazzacane, che però è da solo contro l’intera difesa del Caldaro. Makinen, su un cambio di linea, prova la giocata impossibile seminando un avversario dopo l’altro, ma viene chiuso al momento del tiro. Fallo di Crivellari sul ribaltamento di fronte e power play per i Lucci. Il PP altoatesino non perdona: passano appena 10” e De Donà spedisce in gabbia il disco del 2-0. Confusione giallonera: Matonti dice no a Virtala, ma il disco è sempre del Caldaro. Pasticcio difensivo e Michael Soelva appoggia a rimorchio per Oberrauch che spara in rete il 3-0. Varese non pervenuto, dominio altoatesino. Michael Solva dalla blu chiama Matonti ad un rebound non perfetto. Finale senza scosse (ma almeno si segnala un tiro di Ghiglione bloccato da Rohregger): 3-0 Caldaro al primo intervallo, match fin qui a senso unico.
SECONDO PERIODO 4-0
Ore 19.45 – Squadre di nuovo sul ghiaccio.
Ore 19.47 – Ingaggio! Disco di Varese.
Ingaggio offensivo per il Caldaro e controfuga giallonera con la conclusione di Makinen bloccata dal goalie altoatesino. Caldaro quando attacca fa paura e Matonti blocca una conclusione con il brivido. Botta di Matonti deviata sulle reti di protezione. Grande iniziativa di Allevato e diagonale che Rohregger fa suo con sicurezza. Mastini se non altro più convinti: Ghiglione si divora un gol clamoroso e Rohregger e blocca poi la conclusione di Makinen. Caldaro in apprensione: liberazione vietata e ingaggio offensivo per i gialloneri. Il caldaro però è letale in controfuga: disco per Siiki che a gabbia vuota da posizione defilata mette dentro. Questo, almeno, secondo gli arbitri: il disco, infatti, colpisce la base interna del palo ed esce, ma uno dei direttori di gara non ha dubbi e ufficializza il gol. Tanta rabbia sul fronte giallonero, che però serve a poco: attacco confuso da parte di un Varese che perde tanti dischi e di conseguenza s’innervosisce. Matonti si attacca a Maximilian Soelva ed entrambi vanno in panca puniti. Si resta in 5vs5, ma non cambia il fil rouge del match: Caldaro in perenne controllo e i Lucci dilagano. Da un timido attacco giallonero il disco viene sparato via dal gambale del portiere e Felderer si trova in campo aperto, scarta Matonti e firma il 5-0. Varese non esiste: palo di Virtala. Tiro al bersaglio verso la gabbia giallonera con Matonti che ferma la conclusione di Bastian Andergassen. Timidissima reazione giallonera con un tiro innocuo di Marcello Borghi. Power play giallonero e l’immagine della serata è tutta qui: disco perso in difesa, rasoiata di Cappuccio e stecca di Oberrauch a deviare il disco sotto la traversa per il 6-0. Makinen, in possesso, tutto solo prova una conclusione e non colpisce il disco… i Mastini non sono in campo. La Curva prova a incoraggiare la squadra, ma l’intero palaghiaccio è attonito per quella che fino ad ora è una non prestazione giallonera. E sono sette: il Caldaro scende per vie centrali, il disco viene aperto per Felderer e il suo tiro è indirizzato all’angolino. Glavic sostituisce Matonti: in gabbia Ohandzhanyan (più di qualche fischio dalla tribuna per questa scelta). Subito protagonista il goalie ucraino sulla discesa di un giocatore avversario che, spinto da un difensore giallonero, lo travolge. Contatto di gioco normalissimo che non viene percepito come tale da Marcello Borghi che si scatena sul giocatore avversario con il solo risultato di prendersi 2′. Ohandzhanyan para su Virtala, mentre la traversa lo salva su Siiki. Tilaro rifila una spallata gratuita ad un avversario e per 1′ sarà 5vs3. Per 53” i gialloneri resistono, poi la sirena sancisce il secondo intervallo: Acinque Ice Arena ammutolita e qualche fischio accompagna il ritorno negli spogliatoi dei Mastini.
TERZO PERIODO 0-1
Ore 20.38 – Di nuovo in campo per 20′ che si preannunciano fini a sé stessi
Ore 20.40 – Ingaggio, disco del Caldaro che imposta con calma il PP: i Lucci sembrano già pensare alla finale di domani.
Il PK giallonero passa indenne con il Caldaro che non ha bisogno di affondare. Varese prova ad approfittarne per farsi vedere in avanti ma il gambale di Rohregger dice no a Marco Matonti e il tiro di Marcello Borghi, che aveva parecchio margine malgrado la posizione defilata, ha lo stesso esito. Siiki e Virtala fanno fare bella figura a Ohandzhanyan. I minuti passano senza emozioni: un paio di penalità da una parte e dall’altra, ma pochissime occasioni. A 6’27” dalla sirena i Mastini trovano il gol della bandiera: Kuronen viene prima murato, poi riesce ad alzare il disco per superare Rohregger. Il Palaghiaccio applaude e prova a incoraggiare comunque la squadra, ma i volti gialloneri sono decisamente cupi.
IL TABELLINO
CALDARO – HCMV VARESE 7-1 (3-0 – 4-0 – 0-1)
Caldaro: Rohregger (Alex Andergassen); Massar, Michael Soelva, Siiki, Wieser, Selva; Reffo, Shoepfer, De Donà, Vinatzer, Virtala; Clericuzio, Valentini, Maximilian Soelva, Cappucco, Oberrauch, Oberhuber, Anderlan, Eschbamer, Bastian Andergassen, Felderer. Coach: Teemu Virtala
HCMV Varese: Filippo Matonti (Ohandzhanyan); Marco Matonti, Makinen, Ghiglione, Kuronen, Marcello Borghi; Schina, Crivellari, Raimondi, Vanetti, Perino; Bertin, Erik Mazzacane; Allevato, Michael Mazzacane, Tilaro; Raskin, Fornasetti, Pietro Borghi, Franchini. Coach: Gaber Glavic
Arbitri: Alessio Bedana, Patrick Theo Gruber (Marco Brondi, Andrea Carrito)
Penalità: 12′ Caldaro – 10′ Varese
Reti: 9’07” (C) Selva (Wieser, Schoepfer); 14’53” (C) De Donà PP1 (Wieser, Virtala); 15’51” (C) Oberrauch (Maximilian Soelva, Cappuccio); 26’10” (C) Siiki (Bastian Andergassen, Clericuzio); 29’59” (C) Felderer (Oberrauch); 34’09” (C) Oberrauch SH1 (Cappuccio); 37’32” (C) Felderer (Siiki, Wieser); 54’39” (HCMV) Kuronen PP1 (Ghiglione, Makinen)
Matteo Carraro