
CALDARO SULLA STRADA DEL VINO – Sognare è bello, ma prima o poi bisogna svegliarsi. E il risveglio dei Mastini è arrivato sul ghiaccio di Caldaro, contro quella corazzata imbattibile che, comunque (come dimostrato da questa serie), non è più così imbattibile: i Lucci vincono 4-2 gara5 di semifinale ed eliminano i gialloneri, fattuale, ma Varese si porta dietro la certezza di aver dato il massimo, sconfiggendo per ben cinque volte in stagione quella squadra che di partite ne ha perse solo otto. E, soprattutto, i Mastini tornano da Caldaro con ancor più amore da parte del proprio pubblico con oltre 150 tifosi che non hanno esitato ad una lunghissima trasferta infrasettimanale pur di essere alla Raiffeisen Arena a soffrire in tribuna insieme ai giocatori in campo. E dopo un’altra partita spettacolare di cuore, sudore e sacrificio, restano le lacrime e l’amarezza per una vittoria che era alla portata e che il destino beffardo ha fatto sfuggire: sul 2-1 un fallo forse di Raskin forse di Marco Matonti (con gli arbitri che mandano quest’ultimo uno dei migliori in PK, in panca puniti) regala un PP che i Lucci sfruttano proprio allo scadere con il solito De Donà. E, poi, la sorte ancor più dolorosa, punisce nel peggiore dei modi i gialloneri: errori di Ohandzhanyan e Schina, tra i migliori in assoluto fin qui, per il 4-2 finale. Il Caldaro andrà ora a giocarsi la finale per il titolo di IHL contro l’Aosta che aveva spazzato via il Feltre 3-0: appuntamento sabato 29 alla Raiffeisen Arena per gara1.
Venendo alla partita, nei primissimi minuti di gioco prevale la paura di non prender gol (da segnalare solo un miracolo di Ohandzhanyan). Poi, da un grandissimo recupero di Piroso, Crivellari inventa la conclusione in diagonale che infila Rohregger. Il Caldaro risponde con calma (nel frattempo Varese perde capitan Vanetti per infortunio alla spalla) e Vinatzer costruisce i presupposti per il pareggio firmato da Felderer. Nel secondo drittel i gialloneri non riescono a colpire in power play, ma restano in attacco e passano con un’altra conclusione da fuori: questa volta è Raskin a sorprendere Rohregger accompagnato dal boato del settore ospiti. Immediato altro PP giallonero ancora una volta non sfruttato; il Caldaro alza dunque i ritmi, ma la difesa giallonera tiene bene fino alla seconda sirena.
Tanto equilibrio nel terzo drittel che viene rotto da un fallo davvero ingenuo di Raskin seguito da una carica di Matonti: gli arbitri mandano in panca puniti Matonti, e una difesa clamorosa dei gialloneri non basta perché proprio sul finale della superiorità, il Caldaro punisce con De Donà in mischia. Poi succede quello che non ti aspetti: arriva una conclusione dalla zona neutra che Ohandzhanyan non trattiene e De Donà è un falco nel punire. Sotto di un gol, Glavic gioca il tutto per tutto togliendo il portiere, ma l’azione giallonera è confusa: Virtala (indispensabile per questa squadra) grazia i Mastini colpendo il palo a porta vuota, poi Schina non riesce a controllare il disco in zona neutra spalancando la strada a Maximilian Soelva che manda il Caldaro in finale.
Ai Mastini restano gli applausi, un’autentica standing ovation da parte di un meraviglioso settore ospite, che chiama a gran voce Edoardo Raimondi sotto la curva: e l’attaccante classe ’87 risponde, prendendosi gli ultimi cori, gli ultimi applausi e le ultime lacrime da giocatore giallonero, battendosi una mano sul petto, ricordando che un Mastino vero lo è per sempre. E con il cuore gonfio di tristezza, ma un velato sorriso frutto della consapevolezza di aver dato tutto, e di amare ancor di più questi colori, cala il sipario sulla stagione hockeistica di Varese.
LA DIRETTA
PRIMO PERIODO 1-1
Ore 20.00 – Squadre già sul ghiaccio per il riscaldamento. Nel Caldaro manca Clericuzio (Valentini si sposta in terza linea con l’accoppiata Reffo/Schoepfer in seconda), ma torna Marko Virtala in prima. Per i gialloneri stesse linee.
Ore 20.12 – Squadre negli spogliatoi.
Ore 20.28 – I giocatori fanno il loro ingresso in campo applauditi dagli oltre 150 tifosi gialloneri.
Ore 20.30 – Ingaggio! Disco del Varese!
Primo attacco portato dai gialloneri, buona difesa del Caldaro che però non riesce a ripartire. Ingaggio offensivo per i gialloneri. Sanguinoso disco perso da Erik Mazzacane, ma Schina rimedia fermando il contropiede. Schoepfer ci prova dalla blu, ma Ohandzhanyan dice no. Piroso prova a mettersi in proprio, ma il servizio per Marcello Borghi è troppo lungo. Oberrauch allarga per Massar che chiama Ohandzhanyan ad una comoda risposta e il goalie ucraino si ripete su Vinatzer poco dopo; anche Rohregger dalla parte opposta è chiamato a intervenire e lo fa benne sulla botta da posizione defilata di Franchini. Si scalda Virtala con una fucilata improvvisa ben respinta da Ohandzhanyan, ma una liberazione vietata riporta i Mastini in attacco. Un paio di ripartenze per parte alzano il ritmo del match: liberazione vietata di Makinen e Caaldaro in attacco. La prima clamorosa occasione capita sulla stecca di De Donà: a tu per tu con Ohandzhanyan si schianta sul gambale del muro ucraino. Controfuga sull’asse Franchini-Perino con quest’ultimo che non vede Kuronen tutto libero a sinistra; controfuga altoatesina e Selva trova la replica del goalie giallonero. Grande azione di Marcello Borghi e pronta replica di Rohregger. Bruttissimo disco perso da Matonti, ma Erschbamer non riesce a superare Ohandzhanyan. Il Caldaro prova a prendere il comando delle operazioni e Vinatzer ci prova da sinistra con il portiere ospite che fa suo il disco; stesso esito per il tentativo di Selva. Da una controfuga, però, arriva il colpo dei Mastini: Piroso recupera un disco e lo gira per Crivellari che, senza pensarci due volte, conclude a rete sorprendendo Rohregger e facendo esplodere la curva ospite! Reazione rabbiosa del Caldaro: Michael Soelva ci prova dopo un ingaggio, ma il disco è di Ohandzhanyan. Non si registrano particolari occasioni nei minuti seguenti (Vanetti rientra negli spogliatoi per un problema), almeno finché Vinatzer semina il panico scendendo a sinistra: disco a rimorchio per Felderer e queesta volta Ohandzhanyan non può nulla. Varese subito in attacco e il disco buono capita a Raimondi che trova però una replica clamorosa di Rohregger; controfuga caldaro e Felderer questa volta se lo divora non inquadrando la gabbia a tu per tu con Ohandzhanyan. Piroso esce a modo suo da una situazione ingarbugliata alla balaustra in zona neutra e serve Michael Mazzacane che per due volte viene ribattuto dalla difesa altoatesina. Pericolo portato dal Caldaro, ma su una ripartenza viene fischiato un fallo a De Donà: a 40” dalla prima sirena c’è il primo power play della serata per i gialloneri. Grandissima iniziativa di Makinen e disco d’oro per Marcello Borghi, ma Rohregger è prodigioso. Primo intervallo, 1-1: 1’10” di power play per i Mastini all’inizio del secondo drittel.
SECONDO PERIODO 0-1
Ore 21.20 – Di nuovo sul ghiaccio le due squadre.
Ore 21.22 – Ingaggio! Mastini in PP.
Botta di Makinen che non trova l’esito sperato e buonissima difesa generale del Caldaro che porta a casa il PK senza soffrire. Allevato, in seconda linea al posto di Vanetti, tenta una conclusione che colpisce l’esterno della rete; incursione di Vinatzer e gambale di Ohandzhanyan. Forcing giallonero: Ghilgione, Piroso e Makinen in rapida successione creano più di qualche apprensione a Rohregger e alla difesa altoatesina che comunque regge. Il Caldaro torna avanti, ma è ancora Varese a colpire: conclusione sporca ma potente di Raskin da lontano che, forse coperto, Rohregger non legge bene e il disco rimbalza in gabbia! Massimo sforzo giallonero: Kuronen fa quello che vuole in zona neutra e attacca la gabbia da sinistra costringendo Vinatzer al fallo. Power play giallonero. Subito azione pericolosa di Perino, cui però manca giusto la conclusione. Jonas Oberrauch pericoloso in controfuga, ma i Mastini tornano avanti con Ghiglione; il PK altoatesino è però efficace e Vinatzer torna sul ghiaccio proprio mentre Kuronen serve Marcello Borghi che sbuccia la conclusione. Felderer guida una pericolosa ripartenza ospite con Reffo che viene murato da Ohandzhanyan. Entrambe le tifoserie furiose con gli arbitri: l’attacco del Caldaro viene fermato da un contrasto involontario tra un giocatore e un uomo in maglia bianconera, la ripartenza giallonera si ferma su un fuorigioco che comunque sembrava esserci. Alza i ritmi il Caldaro: grandissima azione di Maximilian Soelva, ma Ohandzhanyan c’è. Siiki pericolosissimo dallo slot si schianta contro il portiere. Disco clamoroso di Michael Soelva per Selva che si presenta a tu per tu con Ohandzhanyan, ma il disco non passa. Ghiglione porta fuori il puck interrompendo l’attacco altoatesino e un Crivellari particolarmente ispirato costringe Rohregger all’intervento. Sulla controffensiva del Caldaro finisce qui il secondo dirttel: gialloneri avanti 2-1.
TERZO PERIODO 2-0
Ore 22.06 – Squadre sul ghiaccio per l’ultimo drittel.
Ore 22.08 – Ingaggio! Disco dei Mastini!
Il Caldaro ci mette poco a presentarsi subito in attacco e Ohandzhanyan dice no a Wieser. Brutto disco perso dal Caldaro in uscita, ma Raimondi pecca di generosità preferendo servire Tilaro anziché tirare; controfuga altoatesina e Siiki deve fare i conti per due volte con Ohandzhanyan. Altro pasticcio del Caldaro in uscita: questa volta Varese tira con Ghiglione e Rohregger si supera. Errore di Schina in disimpegno: ritardo di gioco e 2′ di power play per il Caldaro. Assedio altoatesino: Virtala ribattuto e Siiki pinzato clamorosamente da Ohandzhanyan. Ottimo PK di Varese e disco allontanato in liberazione vietata sul rientro di Schina. Ci prova Felderer trovando la replica del portiere giallonero. Insidiosissima conclusione di Massar che trova il gambale di Ohandzhanyan e bella ripartenza di Perino che per due volte prova a rendersi pericoloso; il Caldaro, però, è subito dalla parte opposta. Botta di Felderer ribattuta e rebound di Wieser che non entra (non si sa bene come); offensiva totale del Caldaro e Ohandzhanyan è miracoloso sulla botta a colpo sicuro di Siiki. Controfuga giallonera con Raimondi che apparecchia a Michael Mazzacane che non trova la gabbia. Dalla parte opposta fallo inutile di Raskin: gli arbitri indicano però Marco Matonti (uno dei più utilizzati in PK) e sarà PP per il Caldaro. Difesa eccezionale dei gialloneri ma, proprio allo scadere, De Donà si ritrova il disco buono in mischia e lo spara alle spalle di Ohandzhanyan. Minuti di calma dopo l’assedio altoatesino: Kuronen spezza la pressione con una grandissima giocata e disco a rimorchio per Ghiglione che chiama Rohregger all’intervento. Un paio di ingaggi offensivi per i gialloneri: ci prova Franchini, ma il goalie di casa para con sicurezza. Pazzesco quello che succede a 2’16”: Ohandzhanyan, fin qui perfetto, legge male una conclusione in zona neutra e Michael Soelva si avventa sul rebound innescando un mischione furibondo risolto dal solito De Donà. Caldaro avanti 3-2, pubblico giallonero gelato. Si riparte finché un fuorigioco ferma l’azione dei Mastini: ingaggio in zona neutra a 1’40” dalla sirena e time-out giallonero. Varese gioca il tutto per tutto togliendo il portiere: palo clamoroso di Virtala a gabbia vuota e poi un errore di Schina, che si fa passare il disco tra le gambe, innesca Maximilian Soelva per il 4-2. L’attaccante di casa esagera nell’esultanza e si prende 10′, ma ormai la partita è finita. Il sogno di Varese finisce qui: ai gialloneri restano solo gli applausi del pubblico.
IL TABELLINO
CALDARO – HCMV VARESE 4-2 (1-1 – 0-1 – 3-0)
Caldaro: Rohregger (Bastian Andergassen); Massar, Michael Soelva, Siiki, Wieser, Marko Virtala; Reffo, Schoepfer, Selva, Maximilian Soelva, Jonas Oberrauch; Cappuccio, Valentini, De Donà, Vinatzer, Felderer; Anderlan, Oberhuber, Erschbamer, Bastian Andergassen, Max Oberrauch. Coach: Teemu Virtala
HCMV Varese: Ohandzhanyan (Filippo Matonti); Makinen, Crivellari, Perino, Kuronen, Franchini; Marco Matonti, Raskin, Piroso, Vanetti, Marcello Borghi; Schina, Erik Mazzacane, Ghiglione, Michael Mazzacane, Tilaro; Raimondi, Allevato, Pietro Borghi. Coach: Gaber Glavic
Arbitri: Andrea Benvegnù, Fabio Lottaroli (Marco Brondi, Matthias Cristeli)
Penalità: 14′ Caldaro – 4′ Varese
Reti: 10’56” (HCMV) Crivellari (Piroso); 15’09” (C) Felderer (Vinatzer, De Donà); 27’30” (HCMV) Raskin (Franchini, Allevato); 51’51” (C) De Donà PP1 (Maximilian Soelva, Vinatzer); 57’44” (C) De Donà (Michael Soelva, Vinatzer); 59’26” (C) Maximilian Soelva EN
Matteo Carraro