Domenica 2 marzo a Ostia sono andati in scena i campionati italiani di Parakarate e la Ckoss Polihandy di Oggiona con Santo Stefano ha risposto presente confermando i segnali di miglioramento da parte di tutti i suoi atleti. Particolarmente entusiasta il Maestro e Presidente Rolando Gaido che rivive l’evento (il quale ha incluso anche una gara sperimentale a squadre).

Maestro Gaido, qual è il suo giudizio in merito a questi campionati nazionali?
“I nostri parakarateka hanno svolto davvero degli ottimi katà, e siamo arrivati primi in assoluto nella gara sperimentale di katà a squadre. All’evento erano presenti venticinque Scuole da parte di tutta Italia, e vi hanno partecipato novanta atleti; noi siamo andati con dieci parakarateka tra uomini e donne”.

Quali katà avete eseguito?
“Mattia Allesina ha svolto il katà Sansai nella fase eliminatoria e in finale ha portato invece il katà Gojushiho Dai vincendo l’oro e battendo Patrick Buwalda. Daniele Montanari, gareggiando nella K22 riservata agli affetti da Sindrome di Down, ha conquistato il bronzo, svolgendo il katà Kanku Sho. Tra i vari traguardi, che ritengo molto importanti, anche l’argento del sedicenne Alessandro Veronelli, che gareggiava nella categoria K21 riservata agli autistici; avendo unito le Categorie Junior, Senior e Master, Veronelli ha dovuto competere anche con degli atleti venticinquenni e trentenni”.

Avete sul podio anche delle donne?
“Sì. Fondamentale il bronzo conquistato da Valeria Pillon, della Categoria K22 Femminile, che ha svolto il katà Gojushisho Sho“.

Come avete gestito sul piano emotivo?
“In generale molto bene; soprattutto i nostri parakarateka della K22 sono ormai esperti e disinvolti in ambito agonistico. Dopo aver vinto le medaglie ci sono stati grandi festeggiamenti”.

Come si è svolta la gara sperimentale di katà a squadre?
“Lo scopo di questa gara sperimentale di katà a squadre è quello di far partecipare in una gara di katà a squadre gli atleti affetti da ogni forma di disabilità, come metodo di inclusione”.

Come giudica l’organizzazione di questi campionati nazionali?
“Nel complesso molto buona, visto che si sono svolti in coda ai campionati assoluti dei karateka normodotati e la macchina organizzativa era ben rodata. Dal canto nostro, tutti i risultati positivi che abbiamo ottenuto sono i frutti del lavoro svolto finora, perché gli atleti della Ckoss Polihandy si allenano al pari dei normodotati, e ciò è il compenso dell’impegno sia da parte loro che parte dello nostro staff. Ringrazio in particolare lo “Smail Center”, studio dentistico di Oggiona con Santo Stefano, che ha sostenuto questa nostra trasferta ad Ostia, e anche la Fondazione Piatti di Busto Arsizio che ci ha fornito il pullman per poter accompagnare i ragazzi alle gare”.

Obiettivi futuri?
“Prepararci per partecipare al prossimo campionato Europeo di Parakarate in Armenia, a Yerevan, a maggio 2025; nel frattempo consolideremo bene lo svolgimento del katà Gojushiho-Dai“.

Nabil Morcos

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