
Tre visite in sei mesi. Il centro sportivo “Annibale Sacchi” di Castano primo, casa della Castanese, è stato nuovamente preso di mira da ignoti, con un nuovo episodio di furto con scasso che riaccende l’allarme sicurezza e accende l’indignazione della società neroverde.
Gli episodi si sono verificati il 6 marzo, il 19 aprile e, più recentemente, il 23 settembre. Una cadenza inquietante, che delinea un chiaro intento: non semplici furti, ma veri e propri atti intimidatori, privi di un reale interesse economico. Anche questa volta, infatti, non c’era nulla da rubare, ma i danni materiali e morali sono stati rilevanti.
“È un gesto ignobile – scrive la società in una nota ufficiale – come ignobili sono gli autori, già denunciati alle Forze dell’Ordine. La dinamica è sempre la stessa: entrare, danneggiare, distruggere. Non si tratta più di episodi isolati ma di un disegno inquietante che non possiamo e non vogliamo ignorare.”
Questa volta, però, gli autori potrebbero aver commesso un errore fatale: non si sarebbero accorti, infatti, della presenza di telecamere nascoste, che avrebbero ripreso l’intera azione. Le immagini sarebbero già state consegnate alle autorità competenti, che starebbero procedendo all’identificazione dei responsabili.
La Castanese esprime profondo disagio per l’ennesimo affronto subito, ma rilancia anche un messaggio chiaro: non ci sarà alcuna resa.
“Difenderemo la nostra casa – conclude la società – la casa della Castanese e dei Castanesi. Non sarà la paura a farci indietreggiare.”
La denuncia pubblica dell’accaduto è un segnale forte, rivolto non solo agli autori del gesto ma anche alla comunità, affinché resti vigile e solidale con chi ogni giorno lavora per offrire ai giovani uno spazio di sport, aggregazione e legalità.
Redazione