Weekend quasi perfetto per le squadre della provincia varesotta impegnate nella 5^ giornata di Serie D, che portano a casa il miglior bottino stagionale fino a questo momento: due vittorie e un pareggio che danno slancio, morale e qualche segnale incoraggiante.

Brilla su tutte la Castellanzese, capace di un’impresa fuori scala con un clamoroso 8-0 in trasferta. Il Varese si conferma una squadra solida e matura, capace di dominare per larghi tratti e soffrire quando serve. Resta invece ancora in apnea la Varesina, che evita il peggio grazie a una rete nel recupero ma non riesce ancora a ingranare. Come sempre, tra prestazioni, risultati e spunti tattici, ecco il nostro consueto podio settimanale.

1° posto – Castellanzese

Era difficile immaginare un simile ribaltamento di prospettiva. Fino a pochi giorni fa parlavamo di una Castellanzese che faticava a concretizzare influenzata da una sterilità offensiva che pesava sia sul morale che sulla classifica. L’8-0 di Sondrio ha dato una scossa clamorosa  in tal senso portando i neroverdi addirittura in vetta alla classifica dei gol fatti; certo, un risultato che “falsa” le statistiche, è vero, ma che certifica anche un cambio di passo tecnico e mentale.

L’approccio è stato devastante, e ciò che più ha impressionato è stata la capacità della squadra di restare affamata fino al 90’, senza mai staccare la spina. Colombo e Chessa sugli scudi, ma in generale è l’intera prova corale a meritare applausi: la Castellanzese ha giocato come una squadra consapevole del proprio potenziale, capace di trasformare le difficoltà recenti in carburante.

Ovviamente la Nuova Sondrio è un avversario che già alla vigilia si presentava con evidenti difficoltà, ma proprio per questo era fondamentale saper approfittare del momento e farlo in modo convincente. Missione compiuta: 8 gol, 6 marcatori diversi e un’iniezione di fiducia enorme per mister Del Prato che può ora guardare al futuro con una squadra più sicura dei propri mezzi. Dopo 4 punti in tre partite, serve continuità. E sperare che le cartucce non siano state sparate tutte ieri.

2° posto – Varese

Non una novità, ma una conferma. Il Varese è squadra vera, quadrata, con una propria identità e qualità in ogni reparto. La vittoria in casa del Club Milano è frutto di un dominio tecnico e tattico che si è visto per quasi tutta la gara; eppure, come già successo in altre occasioni, il finale è stato più complicato del previsto.

Il rigore sbagliato da Cogliati, le occasioni mancate da Romero (a referto anche un palo), Guerini, Berbenni, Palesi e Cogliati: tutto sembrava remare contro. Ma proprio nei momenti di difficoltà si misura la maturità di un gruppo. E quella dei biancorossi è ormai evidente. Nonostante l’incredibile performance del portiere di casa Stucchi, il Varese è riuscito a segnare due gol pesanti (Romero e Guerini rispondono presente) mostrando sia tecnica che carattere.

Certo, l’ingenuità finale che ha riaperto la partita con il gol di Marchetti è da evitare, ma anche in quel frangente la squadra ha saputo stringere i denti e portare a casa tre punti meritatissimi. Nove punti nelle ultime tre gare in una settimana complicata a livello fisico e mentale sono un bottino eccezionale: ora il Varese non deve far altro che continuare così, evitando cali di concentrazione e cercando di chiudere anzitempo le partite per evitare il cardiopalma finale.

3° posto – Varesina

Un pareggio in extremis che evita la quarta sconfitta in cinque gare, ma che non risolve i problemi. La Varesina continua a faticare, in particolare nel fare e concretizzare gioco. Contro il Villa Valle i rossoblù hanno faticato a creare occasioni limpide: davanti mancava Costantino (assenza non da poco) e l’incertezza è emersa in fretta restituendo un primo tempo avaro di emozioni, con una manovra lenta e prevedibile, e la sensazione costante che qualcosa si inceppasse negli ultimi 20 metri.

Dopo la magia di Perrotti a inizio ripresa, la reazione della Varesina non è stata all’altezza. Solo nel finale, con qualche cambio e forze fresche, la squadra ha trovato un barlume di pericolosità offensiva, anche se Lorenzi ha salvato il risultato con una parata decisiva venendo aiutato poco dopo dall’incrocio dei pali. E, infine, a tempo scaduto, il colpo di testa di Caverzasi sulla punizione di Valisena ha evitato il peggio.

Un pareggio che può valere molto, se interpretato come punto di partenza. Ma quattro punti in cinque giornate sono troppo pochi per una squadra che ambiva alle zone nobili della classifica. Serve una scossa, dentro e fuori dal campo, per ritrovare fiducia, coraggio, gol e risultati.

Matteo Carraro

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