Fulmine a ciel sereno in casa giallonera: Claude Devèze lascia Varese. Niente atto terzo per il coach canadese (tra gli eroi del doblete nella stagione 2022/23) che rinuncia per motivi personali al pancone dei Mastini: il tecnico si trasferirà a Tolosa, dove dovrebbe assumere l’incarico dei locali rossoneri (Division 2, la terza divisione dell’hockey francese). E i Mastini? La società non si è fatta cogliere impreparata: il nuovo allenatore sarà nientemeno che Massimo Da Rin che torna in giallonero dopo quattro stagioni al Como.

Il duplice annuncio arriva dallo stesso Devèze, presente alla Acinque Ice Arena insieme al presidente Carlo Bino e al ds Matteo Malfatti. In mattinata, infatti, era stato reso noto che la società aveva convocato una conferenza stampa per il tardo pomeriggio odierno. “Questa è una scelta durissima e non possiamo che essere amareggiati esordisce Bino, anche perché Devèze aveva firmato un biennale, ma a causa di problemi personali dovrà rientrare in Francia. Le porte per lui saranno sempre aperte e le nostre strade si incroceranno. Claude ha però voluto fortemente essere qui per comunicare in prima persona questa decisione che abbiamo voluto subito divulgare alla città“.

Queste le parole di un commosso Claude Devèze: “Tutti sanno quanto io tenga a questa piazza, ma la famiglia viene prima di tutto e sono costretto a lasciare questa piazza meravigliosa. Ringrazio la dirigenza per essermi venuta incontro e voglio salutare dal più profondo del cuore tutti i tifosi gialloneri“. Gli fa eco Matteo Malfatti: “Sono situazioni spiacevoli da vivere, ma come ha detto Claude ci sono determinate cose che vengono prima di tutto. Ringrazio il coach per quanto fatto e gli auguro il meglio“.

Salutato da tutti i presenti, Devèze lascia la stanza ancor più commosso e a introdurre Massimo Da Rin è proprio il presidente giallonero con Malfatti che motiva la scelta: “Essendo a metà luglio abbiamo optato per la soluzione migliore, quella di un allenatore esperto che conosce le dinamiche di lega e che conosce già quasi tutti i giocatori. Da Rin in questo momento non è un ripiego, ma un’opportunità: sappiamo di esser stati fortunati nel trovare un allenatore del genere libero. Lui continuerà ad essere il direttore tecnico della Nazionale sledge, ma per il resto sarà al 100% operativo con noi. Oggi ci siamo parlati e, al netto del passato, condividiamo il progetto e lo sviluppo dei giovani. Mi ha detto di aver seguito questa squadra da lontano e che gli piace com’è stato costruita, con l’unico punto di domanda rappresentato da Bastille ma solo perché non lo conosce. Ho percepito enorme fiducia da parte sua e lui avrà la nostra“.

Cosa comporta l’innesto di Da Rin? C’è chi s’interroga riguardo anche ad un eventuale ruolo nelle giovanili e Bino risponde: “Con il settore giovanile giallonero i rapporti sono ottimi ed naturale che un profilo del genere possa dare un bell’input al movimento“. E sul mercato?Noi abbiamo già un’ottima squadraribadisce con fermezza Malfatti e sia Devèze che Da Rin condividono questa visione. Abbiamo uno dei migliori portieri della lega, una coppia di stranieri molto forte, abbiamo confermato tutta la vecchia guardia, siamo andati a prendere uno dei migliori prospetti Under20 (Alex Venturi, ndr) e tutto il roster dovrà dare qualcosa in più rispetto all’anno scorso. Ogni giocatore dovrà responsabilizzarsi ancor di più. Ad oggi abbiamo quattro linee firmate e coach Da Rin è sicuro di poter far bene con questa squadra; con il mercato aperto, però, terremo sempre un occhio vigile“.

Sulla reazione della piazza, Bino aggiunge: “Mi aspetto che tutti capiscano come da un problema sia nata un’opportunità perché non era scontato trovare subito un profilo del genere: è bastata una chiamata, ha ringraziato per aver pensato a lui e accettato nel giro di dieci minuti. Parliamo di un allenatore conosciuto e ben voluto che potrà rappresentare un valore aggiunto“.

Sull’evoluzione di Da Rin come allenatore si espone Malfatti: “Spesso è stato criticato perché tacciato di avere uno stile retrogrado, ma nel corso degli anni si è evoluto: conosce i giovani, sa il loro valore e avrà modo di farli crescere e giocare. Specifico, ad esempio, che Da Rin è ben consapevole di come Filippo Matonti sarà il nostro portiere del domani: Pisarenko rappresenta un plus importante per un goalie che, non dimentichiamocelo, ha 18 anni e potrà sfruttare questa stagione per crescere tantissimo“.

Matteo Carraro

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