
Nuovo arrivo in casa rossoblù: la Caronnese ha ingaggiato per la seconda parte di questa stagione un attaccante tutto muscoli e potenza. È Ray Murphy Omoregbe, nato a Novara da genitori nigeriani nel 2005, fratello di Bob Murphy, attaccante esterno che attualmente gioca con il Milan Futuro ed ha già esordito in prima squadra con Sergio Conceicao.
“Sono contento di essere qui – ha raccontato Ray – la società mi ha mostrato il progetto ed ho accettato subito. Sono contento di essere alla Caronnese: la squadra ha ottimi numeri, due sole sconfitte in campionato sono un ottimo biglietto da visita e voglio dare una mano a raggiungere l’obiettivo di fine anno della società”.
Ray è cresciuto nelle giovanili del Novara e nelle ultime stagioni ha giocato in Serie D con il Lavagna e la prima parte di questa stagione l’ha vissuta con la maglia del Pinerolo.
“Gioco come punta centrale e mi ispiro a Lukaku – ci ha detto Ray – mi piace lavorare per la squadra e buttarmi nello spazio per attaccare la porta”.
La Caronnese si rinforza anche sugli esterni: arriva dalla Primavera del Como Daniel Anghel, esterno classe 2005 che ha trascorso questi ultimi mesi in forza alla formazione Juniores dei rossoblù agli ordini di mister Napolitano.“Sono cresciuto a Turate, dove ho mosso i primi passi nel mondo del calcio – ha raccontato Daniel – poi mi ha notato l’Inter, ma alla fine ho scelto il Como e lì ho vissuto tutta la prima parte della mia carriera da calciatore”.
“Nasco come difensore centrale, poi con l’arrivo di Fabregas sulla panchina della Primavera del Como mi sono trasformato in terzino capace di giocare anche in mezzo al campo, com’è tendenza nel calcio moderno”.
“Qui a Caronno voglio ritrovare continuità: ho avuto due brutti infortuni al ginocchio sinistro e sto recuperando dalla ricaduta. Conto di essere al 100% nelle prossime settimane per dare una mano al mister e a tutta la squadra per la volata finale in campionato”.
“Fabregas mi ha dato tantissimi consigli – ha raccontato Daniel – sia a livello umano, ma anche e soprattutto a livello tecnico. Ci ha insegnato a non aver paura con la palla tra i piedi, perché quando si è in possesso non bisogna assolutamente aver timore, così da giocare da padroni in campo”.
Redazione