
All’indomani della nomina ufficiale di Claude Devèze come nuovo (vecchio) allenatore dei Mastini (oltre che della fine della stagione con il trionfo del Caldaro), il popolo giallonero inizia a chiedersi quale sarà la veste dell’HCMV Varese Hockey 2025/26. Attraverso il nostro profilo Instagram abbiamo lanciato una serie di sondaggi per conoscere il parere della tifoseria in merito al roster che ha chiuso la stagione: responsi inequivocabili sulla permanenza o meno dei Mastini e suggerimenti di mercato che ci introducono all’off-season.
La dirigenza giallonera, in realtà, è da tempo al lavoro e sono già stati formalizzati gli addii degli ucraini Artur Ohandzhanyan e Valeri Raskin: se il goalie aveva ben figurato (eccezion fatta per quello sciagurato errore in gara5 di semifinale che ha propiziato la rimonta del Caldaro) e fatto innamorare i tifosi con le sue parate, il difensore (pur facendo il suo) non è mai riuscito a far breccia nei cuori della tifoseria: non a caso il sondaggio a lui dedicato, aperto prima del comunicato ufficiale sulla sua partenza, ha visto prevalere il “no”. In attesa, la prossima settimana, di aprire il capitolo attaccanti, andiamo a scoprire più da vicino la situazione relativa a portieri e difensori.
PORTIERI
Il nostro sondaggio si è aperto dopo l’addio di Ohandzhanyan, ragion per cui il goalie non è stato inserito fra i giocatori del roster. Sia per Leo Mordenti che per Filippo Matonti sono arrivati responsi positivi in merito alla loro permanenza e nulla fa pensare ad un esito diverso. Se il backup classe ’07 è pronto ad un’altra stagione di crescita, per Mordenti potrebbe forse profilarsi la possibilità di andare a collezionare minuti in Division I (anche se restare a Varese sarebbe anche per lui cosa gradita).
DEVE RESTARE? – L’esito del nostro sondaggio su Instagram
#90 Leonardo Mordenti: 68% sì / 32% no
#95 Filippo Matonti: 85% sì / 15% no
Molto più interessante, invece, è stato il sondaggio relativo a chi i tifosi dei Mastini vorrebbero vedere in giallonero. Spopola ovviamente il nome di Rocco Perla: il classe ’02 aveva firmato un biennale, salvo poi dover rinunciare alla permanenza a Varese in virtù della chiamata alle armi da parte della Finlandia. Ultimata la leva militare, però, nulla vieta un suo ritorno e sono in tanti a sperarlo. A proposito di ritorni, è stato fatto anche il nome di Domenico Dalla Santa, backup lo scorso anno e reduce da una stagione con la maglia del Val Pusteria Junior in Division I; immancabile anche la voce Alessandro Tura, titolarissimo nella serie di finale contro l’Aosta fino alla bastonata su Wieser che gli è costata due giornate di squalifica (e in quelle due partite il Caldaro ha costruito definitivamente la sua vittoria). Fra le new entry si è parlato di Rudy Rigoni: pista praticamente impossibile vista la stagione vissuta dal classe ’02 al Merano in ALPS che gli è valsa anche la convocazione in Nazionale. Più appetibile, invece, il nome di Sergei Pysarenko: il portiere del Fassa garantirebbe la “continuità” ucraina in porta (stando ai rumors, oltre ai due stranieri, ci sarebbe la possibilità di tesserare un solo giocatore ucraino, non più due, come italiano) e porterebbe a Varese una discreta esperienza. Qualcuno vorrebbe vedere in giallonero addirittura il varesino Ruggero Masini (a roster nel Chiavenna), mentre altri hanno riportato il nome di Jodie Manfroi: il portiere classe ’00 ha vinto a Varese la Coppa Italia con il Feltre e sarebbe sicuramente un profilo di tutto rispetto.
DIFENSORI
Detto di Raskin (anche in questo caso non abbiamo inserito Edoardo Raimondi, visto che il ritiro del classe ’87 era già stato annunciato), il nostro sondaggio è terminato con un plebiscito: tutti devono restare. C’è chi convince un pochino meno i tifosi, ma la possibilità di continuare a vedere Schina, Fanelli, Erik Mazzacane, Crivellari e Marco Matonti in giallonero è tutt’altro che remota. Bertin difficilmente sarebbe rimasto con coach Glavic, ma Devèze potrebbe fargli ritrovare la fiducia di un tempo e, compatibilmente con i suoi impegni lavorativi, il classe ’97 potrebbe risultare una pedina preziosa. Capitolo Makinen: sugli stranieri c’è sempre un velo di incertezza, ma le qualità del finlandese sono innegabili e, anche se ha chiuso la stagione in fase calante, nulla fa pensare ad un suo addio e, con rinnovate motivazioni, potrebbe contribuire a far fare quel salto di qualità in più.
DEVE RESTARE? – L’esito del nostro sondaggio su Instagram
#3 Andrea Shina: 96% sì / 4% no
#7 Nicolò Fanelli: 63% sì / 37% no
#18 Valeri Raskin: 44% sì / 56% no
#22 Erik Mazzacane: 82% sì / 18% no
#38 William Makinen: 59% sì / 41% no
#42 Filippo Crivellari: 76% sì / 24% no
#69 Alex Bertin: 70% sì / 30% no
#94 Marco Matonti: 76% sì / 24% no
Anche in questo caso il sondaggio relativo a chi i tifosi dei Mastini vorrebbero vedere in giallonero è stato davvero interessante. Il nome più gettonato? Mathieu Desautels. Vuoi per il ritorno di Devèze, vuoi per il fatto che il canadese è attualmente in città dopo aver chiuso la propria stagione al Brest (con coach Devèze) i tifosi lo rivorrebbero a Varese. Tra il volere e il fare c’è però di mezzo ben più del mare, anche perché l’eventuale conferma di Makinen chiuderebbe subito le porte al canadese (sul piatto c’è sempre la possibilità di aumentare il numero degli stranieri, ma al momento tutto tace). Fattibile e paradossale la pista Carmine Buono. L’italo-canadese (così come suo fratello, attaccante, Christian) è ormai una garanzia per l’IHL, ma non è certo un mistero il suo “rapporto” (se così possiamo definirlo) con la tifoseria giallonera: le “sviolinate” dei Buono non sono mai passate inosservate e il genuino odio sportivo tra le parti è costantemente presente ad ogni incrocio. Eppure… in molti (forse proprio per questo) vorrebbero vederlo a Varese. Buono, archiviata la sconfitta in finale contro il Caldaro, dovrebbe lasciare l’Aosta per tornare al Pergine: il suo futuro (e quello del fratello, inevitabilmente) è ancora da decidere. Tra gli “italo”, uno dei nomi più battuto è stato quello di Radovan Gabri: l’italo-slovacco del Feltre rappresenta un’autentica certezza difensiva e in molti gradirebbero non ritrovarlo più da avversario. Il sogno impossibile? Thomas Larkin. Il difensore della Nazionale ha detto e promesso di voler chiudere la sua carriera a Varese, ma ad oggi è un nome fuori portata.
Matteo Carraro