
Il pareggio tra Varesina e Castellanzese nel derby di domenica scorsa non ha di fatto accontentato nessuno e sarà interessante capire come le due squadre avranno assimilato quel risultato. Entrambe restano in corsa per i rispettivi obiettivi, la vittoria del campionato da una parte e la salvezza diretta dall’altra: traguardi matematicamente ancora alla portata, ma che appaiono ad oggi più lontani viste le quattro partite che mancano da qui alla fine della stagione. Non per questo verranno però meno le motivazioni, a cominciare dal prossimo turno in programma domenica 13 aprile alle ore 15.00, che metterà le due varesotte a confronto con ostacoli veneti.
VARESINA: crederci sempre
Il -7 dalla vetta è un duro colpo da digerire per una Varesina che era riuscita a ricucire lo strappo fino al -3 di due domeniche fa; addirittura, scontri diretti alla mano, le Fenici sarebbero ad oggi fuori dai playoff (il Desenzano, vittorioso in casa 1-0 e sconfitto 2-1 a Venegono, ha una miglior differenza reti rispetto ai rossoblù). In una classifica comunque corta e pazza come quella del Girone B, comunque, tutto può succedere. E il prossimo turno mette la maggior parte delle contendenti di testa a confronto con squadre impegnate nella lotta salvezza. Se la capolista Ospitaletto e la Casatese Merate (forse quella più in forma del momento) se la vedranno contro Pro Sesto e Breno (relativamente tranquille e senza obiettivi di classifica), Folgore Caratese e Desenzano faranno visita rispettivamente a Club Milano e Crema che sono determinati a prendersi gli ultimi punti necessari per la matematica salvezza. Pro Palazzolo e Varesina dovranno invece affrontare Nuova Sondrio e Vigasio, le due squadre proprio ai margini della zona playout.
Impegno sicuramente da non sottovalutare per una Varesina reduce da due pareggi consecutivi contro squadre di medio-bassa classifica che hanno inevitabilmente smorzato l’entusiasmo in casa rossoblù. Per la trasferta veneta mancherà il baluardo difensivo Mapelli (squalificato per recidività in ammonizioni), ma sarà imperativo mantenere intatta la propria identità mettendo in campo solidità e incisività. Se da una parte è vero che i sette punti di ritardo, con 12 ancora a disposizione, possono sembrare un muro invalicabile, è altrettanto doveroso ribadire che anche la rimonta da -14 a -3 sembrava impossibile; a prescindere da ciò, la Varesina ha comunque l’obbligo di tornare a vincere per centrare quantomeno l’accesso ai playoff e, vista la concorrenza, non si può conceder nulla agli avversari.
Di seguito il cammino delle squadre di testa da qui alla fine della stagione (in MAIUSCOLO le partite casalinghe):
OSPITALETTO (67): PRO SESTO, CLUB MILANO, Ciliverghe, CREMA
FOLGORE CARATESE (64): Club Milano, CILIVERGHE, Castellanzese, VIGASIO
CASATESE MERATE (62): BRENO, Varesina, DESENZANO, Sant’Angelo
PRO PALAZZOLO (62): Nuova Sondrio, Fanfulla, BRENO, Sangiuliano
DESENZANO (60): Crema, VIGASIO, Casatese Merate, CASTELLANZESE
VARESINA (60): Vigasio, CASATESE MERATE, Nuova Sondrio, Magenta
CASTELLANZESE: arrendersi mai
Il pari allo scadere di Sassi è stata un’autentica doccia gelata per i neroverdi di Mangone (che domenica potranno riabbracciare il proprio tecnico in panchina dopo il turno di squalifica): cinque punti separano la Castellanzese dall’attuale quota salvezza dei 41 di Vigasio e Nuova Sondrio (e di mezzo c’è anche il Sangiuliano a 39). Un “favore” da parte della Varesina sarebbe pertanto cosa decisamente gradita, ma prima di tutto i neroverdi dovranno superare l’ostacolo ChievoVerona. I veneti, dall’alto dei loro 50 punti, non hanno più nulla da chiedere al campionato, ma non per questo la sfida casalinga sarà un osso morbido per una squadra che, lo ricordiamo, non vince al “Provasi” dallo scorso 6 ottobre. E, considerando che (ad oggi) l’eventuale playout contro il Magenta si giocherebbe proprio a Castellanza, urge invertire la rotta quanto prima.
Matteo Carraro