
Dopo il boom di inizio stagione, il campionato della Cuassese (complice i tanti infortuni) ha vissuto una naturale fase di assestamento che ha fatto scivolare i biancorossi all’attuale sesto posto (con una partita in meno rispetto alla concorrenza). Playoff ormai impossibili (per “colpa” del cammino stratosferico di Laveno e Brebbia), ma non per questo vengono meno gli stimoli per chiudere l’annata in crescendo e coltivare i semi per la prossima stagione.
12 punti in dieci partite il bottino del 2025 biancorosso (dieci in meno rispetto a com’era iniziato il campionato) e, in vista di un mini tour-de-force con il recupero contro la Jeraghese calendarizzato per giovedì 3 aprile, è Giacomo Bosio a tracciare un primo bilancio stagionale in casa Cuassese. “Siamo pronti a chiudere al meglio – conferma il difensore classe 2003 –. Arriviamo da una domenica di riposo forzato, per quanto noi avremmo voluto giocare rispettiamo la decisione del direttore di gara, e non vediamo l’ora di poter scendere in campo: ci mancano cinque partite per mettere la parola fine al campionato e vogliamo raccogliere il massimo”.

Si inizierà da una partita mai banale: domenica c’è il derby con il Ceresium Bisustum. Come si affronta una partita del genere sapendo che per voi non ci sono più obiettivi di classifica mentre i vostri avversari si giocano la salvezza?
“Si tratta comunque di un derby, e qualsiasi derby si affronta con la voglia di vincere senza guardare alla classifica. Anzi, a prescindere dai distacchi, Cuassese-Ceresium è sempre stata una partita meravigliosa e sono certo che questa volta non sarà diverso: tutte e due le squadre daranno il massimo non solo per i tre punti, ma soprattutto per l’onore e tutto ciò che circonda una sfida di tale importanza”.
Estendendo il discorso al resto del campionato, senza obiettivi di classifica come affronterete le ultime partite?
“Con la voglia di invertire la rotta. Dobbiamo essere onesti: le aspettative per il girone di ritorno non erano queste, abbiamo fatto più fatica del previsto, ma non per questo abbiamo gettato la spugna. Scenderemo in campo ogni volta per dimostrare il nostro valore”.
Per l’appunto, che giudizio dai sulla vostra stagione?
“Nella prima parte di stagione abbiamo fatto un piccolo miracolo. Sapevamo di essere forti, ma non ci aspettavamo di poter stare lassù insieme alle grandi che, poi, hanno fatto un campionato a parte. Abbiamo provato a tenere il passo, ma tra infortuni e quant’altro siamo scivolati indietro. Nel complesso, però, il bilancio non può che esser positivo. Laveno o Brebbia? Il Brebbia ha più fisicità, ma nonostante questo sanno giocare davvero bene; il Laveno, però, a livello di individualità ha qualcosa in più e credo che la spunterà”.

Possiamo dire che questa stagione sia stata il banco di prova per il futuro?
“Senza dubbio. La scorsa estate la società ci ha detto che l’obiettivo era quello di far bene e noi abbiamo provato a tradurre in pratica queste aspettative fin dal principio, lavorando sodo con il mister per portare a casa il massimo. A inizio stagione ci siamo riusciti andando anche oltre, poi non sempre è arrivato il risultato, ma abbiamo sempre dato tutto”.
E a livello personale cosa puoi dire della tua stagione?
“Essendo molto autocritico dico che mi aspettavo di più. Purtroppo ho avuto anche qualche infortunio, e non è mai bello stare lontano dal campo senza poter dare il proprio contributo ai compagni; adesso sono tornato in forma e voglio alzare i giri per il finale di stagione”.

Tu sei il “capitan futuro” della Cuassese: come ti fa sentire questo “titolo”?
“È una cosa di cui sono consapevole e non può che farmi enorme piacere. Ho la fortuna di avere davanti a me autentici esempi del calibro di Franzetti e Brancato, che dimostrano ogni giorno come non sia una fascia al braccio a fare un capitano, ma sono gli atteggiamenti a qualificarti come tale. E da gente come loro non posso che apprendere il più possibile”.
Alla luce di ciò, quali sono le prospettive per la Cuassese nei prossimi anni?
“In queste stagioni abbiamo costruito un blocco importante e ogni anno proveremo ad alzare l’asticella delle aspettative. Personalmente sogno l’impresa da quando sono arrivato a Cuasso e spero presto di poter contribuire a portare questa squadra in Prima Categoria. L’ambiente c’è, abbiamo un mister giovane che ci fa divertire, ma ci fa lavorare tanto, e la società ci sostiene in tutto e per tutto. La cosa più importante, però, è il gruppo: siamo tutti amici e non c’è cosa più bella nello star bene insieme, tra compagni, mister e società. Ci toglieremo le nostre soddisfazioni perché abbiamo le possibilità per farlo”.
Per chiudere, andiamo sui pronostici: come finirà Buguggiate Caesar – Brebbia? (ore 15.30)
“X”.
Don Bosco – Caravate? (ore 15.30)
“1”.
Eagles Caronno – Union Tre Valli? (ore 15.30)
“1”.
Gazzada Schianno – Bosto? (ore 15.30)
“2”.
Laveno Mombello – Aurora Induno? (ore 15.30)
“1”.
Mercallo – Jeraghese? (ore 15.30)
“X”.
Valcuviana – Angerese? (ore 15.30)
“2”.
Cuassese – Ceresium Bisustum? (ore 15.30)
“Sono scaramantico, ma dico 1”.
Il focus della 27^ giornata
Testa a testa sempre più appassionante fra Laveno Mombello e Brebbia (appaiate a 61 punti), pronte a vivere un turno che, sulla carta, sembrerebbe favorevole ai bianco-blu: i ragazzi di mister Iori riceveranno l’Aurora Induno (33) mentre i gialloblù faranno visita al Buguggiate Caesar (50), obbligato a vincere per portarsi a -8 e tener viva la speranza playoff. Il BuguCaesar è l’unica squadra che può sperare nella post-season, visto che il ritardo delle altre è siderale. Resta comunque di ottima fattura il campionato degli Eagles Caronno (43) che ospiteranno l’Union Tre Valli (33), mentre le sfide di Angerese (43) e Cuassese (42) s’intrecciano con la corsa salvezza di Valcuviana (17) e Ceresium Bisustum (18): se i biancoviola sono ben lontano dal loro momento di forma migliore, i sei punti conquistati dai rossoblù proiettano il CerBis al derby di Cuasso nelle migliori condizioni possibili. Ormai condannato alla retrocessione il Don Bosco (9): la matematica certezza potrebbe arrivare domenica (qualora la Valcuviana dovesse vincere e il Ceresium conquistare almeno un punto) in caso di sconfitta con il Caravate (29). A chiudere il quadro di giornata le sfide tra Gazzada Schianno (27) e Bosto (39) e tra Mercallo (36) e Jeraghese (39): in campo per l’onore e per migliorare i rispettivi piazzamenti.
Matteo Carraro