Il Girone X di Seconda Categoria sarà una corsa a due tra Buguggiate e Valcuviana? La Cuassese potrebbe avere qualcosa in contrario. Sicuramente le prime due sono le squadre che più si sono distinte in fase di mercato andando ad allestire due autentiche corazzate per la categoria (posto che sarà sempre il campo l’unico giudice insindacabile). Di contro, però, i biancorossi di Cuasso al Monte non hanno intenzione di stare a guardare e si pongono (sulla carta) come prima alternativa al duopolio di cui sopra (e attenzione ad altri possibili outsider).

In tal senso il vantaggio della Cuassese sarà quello di partire da un gruppo che è rimasto praticamente invariato, con l’unica differenza (positiva) rispetto alla scorsa stagione rappresentata da un maggior tasso esperienziale soprattutto da parte dei più giovani. Ragazzi davvero qualitativi che potranno trovare in Luca Sinopoli un autentico punto di riferimento, al pari di quel “vecchietto” a centrocampo che si è aggiudicato il Pallone d’Oro di Varese Sport. Davide Brancato è molto più di una garanzia per la categoria: il classe ’88 si è subito posto come leader in quel di Cuasso e scalpita per poter tornare in campo riprendendo il percorso da dove si era interrotto.

“Le sensazioni sono positive – esordisce Brancato – e la volontà non può che essere quella di migliorare il risultato dello scorso anno per dar seguito al percorso di crescita di questa squadra: i playoff rappresentano l’obiettivo minimo. Detto questo, io gioco sempre per vincere anche se è ovvio che, vedendo il mercato di Buguggiate e Valcuviana, bisogna mettere là davanti loro; una stagione è però lunga e ricca di sorprese e sono certo che la Cuassese sarà protagonista dalla prima all’ultima giornata”.

Quali sono i vostri punti di forza?
“Il blocco portante è rimasto praticamente intatto e la base di partenza è più che ottima, soprattutto in tema giovani: penso ai vari Di Benedetto, Cervone e Mazzoleni, giusto per citarne alcuni, e mi sento tranquillo perché so quanto possono dare. Anzi, da tutti lori mi aspetto sempre di più, in particolar modo da Mazzoleni: ritengo che sia un nostro patrimonio e lui sa bene che dovrà impegnarsi al massimo delle sue possibilità. Al gruppo si sono poi aggiunti profili di primo piano: un Sinopoli non lo puoi nascondere, sappiamo che è garanzia di gol, e la sua presenza rende manifeste le nostre intenzioni. Ci sono però tanti altri ragazzi davvero interessanti che, ne sono certo, non faranno rimpiangere gli addii”.

Detto di Buguggiate, Cuassese e Valcuviana, quali sono le aspettative per il prossimo Girone X?
“Mi aspetto un campionato più equilibrato rispetto a quello dell’anno scorso, ma tra il dire e il fare ce ne passa. Noi la scorsa stagione avevamo chiuso l’andata a -1 dalla vetta e poi ci siamo allontanati: a sensazione quest’anno i distacchi resteranno più contenuti fino al termine della stagione. Noi ci siamo rinforzati bene e abbiamo le carte in regola per dare del filo da torcere a chiunque. Dobbiamo farlo anche perché mi restano poche cartucce da sparare… e voglio spararle bene”.

A livello personale, cosa ti aspetti?
“Di mio posso dire che un annetto in più sulla carta d’identità c’è, ma al tempo stesso è aumentata esponenzialmente la voglia di continuare, anche se preferisco ragionare di anno in anno. Avevo promesso che se avessi vinto il Pallone d’Oro sarei rimasto… ora dico che valuterò un rinnovo qualora dovessimo raggiungere un clamoroso traguardo di squadra (sorride, ndr). La concorrenza è alta e in questa categoria ogni campo è difficile, ma noi non siamo inferiori a nessuno”.

A sensazione, il “clamoroso traguardo di squadra” non equivale all’obiettivo minimo dei playoff.
“Vincere non è mai semplice e non ho certo la presunzione di iniziare una stagione facendo chissà quali proclami. Dal mio punto di vista, comunque, siamo altamente competitivi e con questa squadra dobbiamo almeno centrare i playoff che lo scorso anno ci sono sfuggiti sia per colpe nostre che per meriti altrui. Dovremo iniziare a lavorare forte fin da subito e poi vedremo cosa ci dirà il campo”.

Ritrovi in certo Luca Sinopoli: che effetto di fa giocare ancora con lui?
“Siamo coetanei e amici da tantissimi anni: abbiamo giocato insieme e da avversari, per cui posso tranquillamente dire di essere felicissimo di averlo in squadra anziché contro (ride, ndr). Parliamo di un giocatore straordinario, ma anche e soprattutto di una persona eccezionale che potrà darmi una grossa mano nel far crescere i giovani. Poi dovremo essere bravi a metterlo nelle condizioni di segnare perché lui vede la porta come pochi altri: la società lo inseguiva da tempo, io gli sono stato addosso e alla fine questo matrimonio è andato in porto. L’ho visto carico e motivato: ci divertiremo. Rigori lui e punizioni io? So che ti ha detto così… ma alla fine decide il mister (ride ancora, ndr)”.

Matteo Carraro

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