Dal 3 al 5 marzo, il Centro Pavesi Fipav di Milano ha ospitato lo stage del Club Italia Maschile Allargato, un’importante occasione per i giovani talenti della pallavolo italiana. Tra i convocati c’era anche Davide Frigo, classe 2009 e giocatore della Stella Azzurra Pallavolo Malnate, che ha vissuto tre giorni di allenamenti intensi sotto la guida dei tecnici della selezione regionale e della nazionale Under 17. Un’esperienza che gli ha permesso di confrontarsi con atleti provenienti da tutta la Lombardia e di mettersi alla prova in un contesto altamente competitivo.

Davide racconta con entusiasmo quei giorni trascorsi a Milano, sottolineando l’organizzazione degli allenamenti e la metodologia seguita. “Ogni giorno c’era un gruppo base, composto da me e altri dieci atleti, che restava per tutti i tre giorni dello stage, mentre altri giocatori venivano convocati solo per una giornata e poi sostituiti da nuovi arrivi. Questo permetteva agli allenatori di osservare un numero più ampio di ragazzi e di testare le loro capacità in diversi contesti di gioco”.

Il primo giorno di allenamento è stato particolarmente impegnativo: la giornata è iniziata con una sessione di preparazione fisica, seguita nel pomeriggio da un lavoro specifico sul gioco di squadra. Nei giorni successivi, invece, gli allenamenti sono stati strutturati in modo più tecnico, con esercizi differenziati per ruolo. “Si, ci siamo divisi nei rispettivi ruoli: i palleggiatori lavoravano su certi aspetti, i centrali su altri, e a turno tutti abbiamo affrontato sessioni di preparazione atletica. È stato molto utile per affinare alcuni dettagli del nostro gioco”.

Un altro elemento importante è stato il confronto con la nazionale Under 15, presente nello stesso periodo al Centro Pavesi. Tuttavia, le due squadre non si sono mai allenate insieme. “Ci allenavamo in parallelo, ma senza esercizi congiunti spiega Davide -. Questo, però, non ha tolto valore all’esperienza, che è servita soprattutto come osservazione per lo staff tecnico della selezione regionale e della nazionale”.

Il progetto ‘Club Italia Allargato’ ha rappresentato un’occasione importante per tutti i partecipanti. “Non ci hanno detto nulla di specifico, ma sicuramente era un’opportunità per farsi notare. Gli allenatori stavano valutando i giocatori per la selezione che parteciperà al ‘Trofeo delle Regioni’…  e credo che se qualcuno abbia impressionato particolarmente, potrebbe essere preso in considerazione anche per la nazionale”.

La chiamata per lo stage non è stata una sorpresa assoluta per Davide, che già dalla scorsa stagione aveva avuto segnali di interesse da parte degli osservatori. “Al ‘Regional Day’ ci avevano anticipato che molti di noi sarebbero stati coinvolti in questo progetto. Quando è arrivata la convocazione, ho capito che era un’opportunità importante e ho deciso di dare il massimo”.

Il giovane centrale, che ha iniziato a giocare a pallavolo quattro anni fa, ha già maturato esperienze a livello regionale, senza distogliere lo sguardo dalle partite con il club. “Gioco stabilmente nello Yaka Volley Malnate in Under 17 e ho preso parte ai playoff con l’Under 19, con la quale però non disputo il campionato. Inoltre, faccio parte della rosa della Serie D”.

Cosa ti ha lasciato questa esperienza al Centro Pavesi? Sicuramente la capacità di adattarmi a giocare con compagni che non conoscevo. Quando cambi completamente squadra, devi trovare velocemente un’intesa con nuovi giocatori e capire i loro movimenti. Ho imparato a gestire meglio queste situazioni e a vedere il gioco da una prospettiva diversa”.

Nonostante l’importanza dello stage, Davide racconta di non aver sentito una pressione eccessiva. “Il primo giorno un po’ di tensione c’era, ma poi gli allenatori si sono dimostrati molto disponibili e ci hanno aiutato a lavorare con tranquillità. È stato un bel mix di emozioni, ma alla fine mi sono sentito a mio agio”.

Con questa esperienza alle spalle, Davide continua il suo percorso di crescita con determinazione, pronto per le prossime sfide e con il sogno, magari un giorno, di vestire la maglia azzurra.

Matteo Carcano

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