
Importante traguardo raggiunto dal Maestro Flavia Uboldi che è diventata allenatrice della Rappresentativa Regionale ASI. Un risultato che dà lustro all’operato dell’intero Deaishin Do Varese che, parallelamente, si gode la partecipazione di Matteo Marelli al prossimo Europeo in Danimarca.
Maestro Uboldi, qual è il suo nuovo ruolo?
“Sono stata nominata allenatrice, da parte del Comitato Regionale ASI Karate Mantova, il quale comprende tutto il Nord d’Italia, e referente del katà, nella Rappresentativa Regionale ASI; per me è il traguardo frutto della mia lunga esperienza e grande passione nel praticare il Karate, valori che intendo tramandare anche ai futuri atleti, che si approcceranno al mondo di questa celebre e diffusa arte marziale nipponica”.
Quale obiettivo avete per la Rappresentativa Regionale Lombarda ASI di katà?
“Intendiamo portare avanti questa squadra di karateka agonisti nell’ambito del katà; ci troveremo una volta al mese, allo scopo di svolgere degli stage di allenamento dedicati al katà, e di selezionare dei nuovi atleti, al fine di inserirli poi nella Rappresentativa Regionale Lombarda ASI. In merito al katà, la nostra finalità è quella di trasmettere l’entusiasmo, coesione e condivisione tra tutte le scuole lombarde che praticano il Karate in generale, principi che si notano soprattutto nelle nostre performance agonistiche”.
Chi sarà il referente regionale lombardo ASI del kumitè?
“Il Maestro Andrea Morrone di Rescaldina, in provincia di Varese, sarà il rappresentante regionale ASI Karate Lombardia del kumitè o combattimento regolamentato; durante le gare di kumitè, ad esempio, se un karateka in fase d’attacco sbaglia ad eseguire una tecnica di pugno o di calcio, non conducendola a segno correttamente, non ottiene il relativo punto”.
Lei avrà anche dei collaboratori?
“Sì. Mi coadiuveranno gli Istruttori provenienti dal mio dojo, il Deaishin varesino, del quale sono anche direttore tecnico; si tratta delle cinture nere al terzo e quarto dan Antonio Grassi, che sarà anche massaggiatore sportivo della Rappresentativa Regionale, Maurizio Miggiano, Denis Tundo e Juris Zema, i quali fungeranno anche da vice-allenatori”.
In occasione del prossimo europeo in Danimarca, quale karateka del Deaishin è stato selezionato?
“A livello societario noi siamo anche nel JKS Budo Italia per il Karate tradizionale; si tratta di Matteo Marelli, 22 anni, cintura nera, della categoria Seniores e già dall’ampia esperienza nel Karate agonistico; prenderà parte alla squadra JKS di katà al prossimo europeo danese. A questa competizione parteciperanno anche dei giovani karateka della categoria Esordienti, i quali hanno l’età di 10 e 11 anni; la JKS Budo Italia ha in generale degli ottimi karateka sia nel katà sia nel kumitè”.
Quali principi morali del katà intende lei personalmente tramandare?
“In merito al Karate nel complesso, intendo trasmettere ai futuri allievi e atleti i valori di tenacia e perseveranza nel raggiungere e realizzare i propri sogni nell’ agonistica, soprattutto la forza del gruppo, la coesione, nonché la reciproca collaborazione tra tecnici e allievi. Le gare di katà richiedono molta precisione nello svolgimento delle tecniche, equilibrio posturale e anche molta concentrazione mentale; in mancanza o carenza di questi fattori chiave, gli arbitri tendono ad abbassare il punteggio finale nelle prove di katà. Il katà è un combattimento contro degli avversari immaginari, e durante il suo svolgimento, ritengo che occorra suggerire agli arbitri l’idea che si combatta realmente, e non solo quella del movimento e dello svolgimento tecnico”.
Al Deaishin avete anche dei corsi di Krav Maga. Ne prevede un futuro risvolto sportivo?
“Oltre al Krav Maga, abbiamo anche degli altri corsi rivolti all’autodifesa. Siamo coordinati dall’Istruttore Angelo Mascetti, cintura nera di Krav Maga, e personalmente per ora non ne prevedo un futuro risvolto sportivo o agonistico; vedo il Krav Maga attualmente più finalizzato all’ ambito della difesa personale”.
Nabil Morcos