Sarà un’estate selettiva”. Il virgolettato è del Presidente di Lega Pro Matteo Marani che ha così messo le mani avanti su quanto attende la terza serie in tema iscrizioni e dintorni. Una premessa seguita ai numerosi default stagionali (Taranto e Turris su tutti), con l’esplicito invito ai club a fare un passo indietro nel caso non ci fossero le condizioni per affrontare il Campionato 2025/26. Prima che ci pensi la Covisoc, s’intende. Ma la nuova bufera che ha investito il calcio italiano con la possibile penalizzazione del Brescia che potrebbe riscrivere la classifica di Serie B (e forse non solo quella), getta un ulteriore seme di incertezza nel già instabile quadro generale. Quanto questa contingenza potrà incidere sul futuro della Pro Patria? Impossibile dirlo ora. Ma proviamo a mettere alcuni punti fermi.

State liquidi

Venerdì 6 giugno (eccetto le 2 squadre impegnate nella finale promozione), scadranno i termini per l’iscrizione alla prossima Serie C. In sintesi estrema, la rinnovata normativa federale ha raddoppiato l’entità della fidejussione a garanzia (da 350 a 700 mila euro). Aggravio che non coinvolge i club che certificheranno un indice di liquidità entro lo 0.8.

In fila per 3

La data ultima per la richiesta di ripescaggio in Lega Pro è fissata a venerdì 18 luglio. La domanda andrà integrata della documentazione utile all’ottenimento della Licenza Nazionale e di un contributo a fondo perso di 300 mila euro. Prima (nella stagione passata fu entro il 12 luglio), andrà però formalizzata la domanda di iscrizione alla Serie D. Campionato di competenza quanto a risultati sportivi sul campo. Nell’ordine di priorità del ripescaggio (o riammissione), vengono prese in considerazione una Seconda Squadra (l’Inter dovrebbe presentare la propria candidatura), una società di D (attualmente nel ranking il Ravenna precede la Reggina) ed una di C (la Pro Patria sarebbe ragionevolmente in pole tra le retrocesse). E così a seguire. Le chance biancoblu sono così legate alla mancata iscrizione di almeno 3 club.        

C come Brescia

Se il Brescia fosse effettivamente penalizzato di 4 punti, la classifica della cadetteria verrebbe rivoluzionata con Rondinelle retrocesse in C, Frosinone salvo e Sampdoria ai playout. Ma c’è di più. Perché del medesimo trattamento subito dal Presidente Cellino sarebbero stati oggetto (o presunti tali), anche altri club. Probabilmente anche in terza serie. In questo senso, il Trapani ha già fatto in qualche modo outing. Quindi, l’apparenza potrebbe ingannare. E quell’estate selettiva evocata da Marani mietere altre vittime.            

Giovanni Castiglioni    

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