
Nell’imminente weekend tra sabato 13 e domenica 14 settembre riflettori puntati sull’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola per una nuova edizione del Minardi Day, l’evento che da anni celebra la passione per le corse e la storia della Formula 1 e del motorsport italiano. Nato su iniziativa di Gian Carlo Minardi (fondatore dell’omonimo team) si tratta di un appuntamento fisso per appassionati, piloti, collezionisti e addetti ai lavori che, nel corso del finesettimana, potranno ammirare da vicino vetture leggendarie (F1, Endurance e Turismo), assistere e/o partecipare a sessioni non competitive in pista e respirare quell’adrenalina che solo i grandi eventi motoristici sanno dare.
Immancabile la presenza dell’ASD Living Kart, la cui passione affonda le radici proprio nel mondo dei motori. Compatibilmente con i tantissimi impegni del weekend (abbiamo visto, ad esempio, che Leonardo Boccardi sarà impegnato a Lonato e Paolo Palanti sarà in pista al Mugello), non mancheranno membri della grande famiglia di Maurizio Jeropoli, tra cui spicca una new entry. Ovviamente si tratta di una novità per le nostre pagine, non certo per i motori dato che dal 1992, anno in cui ha messo piede per la prima volta nel paddock come meccanico, Matteo Cavedoni non ha mai smesso di respirare motorsport.
Modenese, con l’autodromo nel DNA e la passione stampata negli occhi, ha attraversato quasi tutte le sfaccettature di questo mondo: da meccanico a telemetrista, da ingegnere di pista a team manager. “Il motorsport è la mia vita – esordisce senza esitazione –. Lavorando in questo mondo ho potuto conoscere tante belle persone, tra cui Maurizio nell’ormai lontanissimo 2007. Abbiamo iniziato a collaborare facendo qualche stagione insieme nelle varie categorie tra Formula e Turismo, ma alla fine sono rimasto legato per sincera amicizia personale”.

Cavedoni ha però presto intrapreso la sua carriera (oggi lavora principalmente come ingegnere di pista) e la sua esperienza lo ha portato a vivere da protagonista ogni tipo di categoria (“Tranne la Formula 1” scherza, ndr); in oltre trent’anni ha visto passare e crescere tanti talenti, contribuendo alla formazione di piloti che oggi corrono ad altissimo livello (ne è un esempio un certo Gabriel Bortoleto, che attualmente si sta ritagliando un discreto spazio in Formula 1 con la Sauber). In realtà Cavedoni preferisce lavorare con i gentlemen, ma c’è un nome (che non si è ancora fatto conoscere al grande pubblico) su cui scommette forte: Guido Lucchetti, 20 anni, attualmente impegnato nel Super Trofeo Europa. “Ha iniziato da appena tre anni, saltando quindi tutta la gavetta delle giovanili, eppure ha già vinto la sua prima gara al Nürburgring. È fortissimo, sono sicuro che farà strada”.
Al Minardi Day, però, Cavedoni tornerà a vestire i panni di pilota: “Ho sempre amato correre. Purtroppo, a causa del lavoro non ho molto tempo libero per farlo, ma il Minardi Day rappresenta l’occasione perfetta. Guiderò una Dallara 308, andrò a Imola con un mio amico e sarà un weekend spettacolare. Parliamo di una vera e propria festa del motorsport che ho già avuto la fortuna di vivere live: c’è un’atmosfera unica e la possibilità di stare davvero vicini al cuore pulsante di questo mondo. Non vedo l’ora”.
Tra i portabandiera della Living, a Imola ci sarà anche Umberto Vaglio che correrà con papà Maurizio a bordo della loro ormai celebre Alfa Romeo GTV 2000 del ’71. Tra due settimane, proprio a Imola, il classe ’84 correrà la sua ultima doppia gara della stagione (Campionato Zinox F2000 Formula Trophy da una parte, Campionato Italiano Auto Storiche dall’altra) e il Minardi Day capita nel momento opportuno. “Siamo qui per due motivi – ci spiega Vaglio –: in primis perché è un evento pazzesco su una pista splendida in cui ci saranno vetture straordinarie, personaggi, piloti, team manager e meccanici di quella Formula 1 del passato, del motosport nudo e crudo che ci piace. La seconda ragione è perché sfruttiamo le due sessioni di sabato e domenica per fare un po’ di chilometri con l’Alfa: io la pista la conosco bene e mi piace moltissimo, ma mio papà non ci ha mai girato e saranno quindi due giorni importanti. Di certo passeremo un weekend meraviglioso, poi penseremo a cosa ci aspetterà tra due settimane: ad oggi posso dire di voler proseguire il trend positivo con l’Alfa e di riscattare le prestazioni opache in Formula 3”.
Matteo Carraro