
E’ la Pallacanestro Varese di Kastritis ma sembra quella guidata da coach Herman Mandole quella che cade contro Reggio Emilia al PalaBigi per 103-79, incappando nella seconda pesante sconfitta consecutiva dopo il -33 rifilatole in casa dall’Olimpia Milano nel derby della settimana scorsa.
E’ la Pallacanestro Varese di Kastritis ma sembra quella di Herman Mandole nel modo di difendere, o sarebbe meglio dire, di non difendere, tenuto conto che con i 103 punti subiti questa sera contro i reggiani, la media diventa di 100 punti in saccoccia a partita per Nkamhoua e compagni in queste prime 3 giornate di campionato.
E’ la Pallacanestro Varese di Kastritis ma sembra quella di Herman Mandole nella mancanza d’identità di squadra, un gruppo che in questo momento fatica clamorosamente ad avere un’anima vera nel corso del match, che non riesce a rialzarsi dai momenti più duri, che si sfalda come un gelato al sole in una torrida giornata d’agosto.
E’ la Pallacanestro Varese di Kastritis ma sembra quella di Herman Mandole nell’atavica mancanza di un playmaker vero: l’argentino dovette prima gestire la situazione Mannion e poi fare i conti con Sykes, mentre oggi il coach greco ha a che fare con uno Stefan Moody impresentabile in campo in queste condizioni, incapace di dare un qualsiasi tipo di apporto alla squadra, che esso sia tecnico, tattico o caratteriale.
E’ la Pallacanestro Varese di Kastritis ma sembra quella di Mandole nell’improvvisazione offensiva, affidata a giocate sporadiche di un gruppo che però, quest’anno, non ha più quel talento offensivo che nell’annata passata riusciva qualche volta a mitigare le grandi difficoltà dell’inizio di stagione (leggasi la presenza di Hands a questa voce).
E’ la Pallacanestro Varese di Kastritis ma sembra quella di Herman Mandole per la sofferenza continua ed estrema del gruppo sotto le plance, con un’emorragia di rimbalzi che ormai dura da due stagioni in maniera continua e che non sembra sia possibile in qualche modo arginare.
E’ solo la terza giornata di campionato eppure è tanta la paura, come lo era un anno fa oggi, di ritrovarsi a fare i conti con un’ennesima stagione di sofferenza, con una squadra costruita da coach Kastritis che ora fatica a riuscire a plasmare a sua immagine e somiglianza, che lo porti a dimenarsi in panchina e fare autocritica in conferenza stampa per cercare di dare la scossa ad un gruppo che però in questo momento non reagisce e che lascia solo la speranza che l’allenarsi al completo da oggi in poi (sperando che la buona sorte tenga lontani gli infortuni) aiuti questa squadra ha trovare la propria vera identità, perché ad oggi è la Pallacanestro Varese di Kastritis ma sembra tanto quella di Herman Mandole di un anno fa.
Alessandro Burin