
La classifica del Girone X di Seconda Categoria comincia a sgranarsi in alto, ma la lotta a centro gruppo (e che lotta!) entra sempre più nel vivo coinvolgendo un gran numero di squadre agguerrite e determinate a conquistarsi un posto nei playoff. Treno che il Bosto ha appena agganciato grazie ad un gran bel filotto di sei risultati utili consecutivi (con un pareggio, peraltro contro la Cuassese, a “macchiare” quello che altrimenti sarebbe stato un percorso netto di sole vittorie), e l’augurio per la 20^ giornata in programma domenica 9 febbraio è quello di non fermarsi.
Umore alto in casa gialloblù, ma piedi saldamente ancorati a terra e a ribadirlo con fermezza è il capitano. Elia Fronte è ormai una bandiera in quel di Capolago e il difensore classe ’99 dimostra di avere le idee chiare: “Sicuramente nelle ultime partite ci siamo ripresi ciò che, pur giocando bene, avevamo lasciato per strada nella prima parte della stagione. Soprattutto fuori casa non siamo riusciti a concretizzare e qualche errore di troppo ci è costato punti pesanti. Ultimamente le nostre partite sono forse meno spettacolari, ma abbiamo acquisito quel cinismo e quella compattezza che sta facendo la differenza: abbiamo riscoperto di poter vincere anche le partite “sporche”. Ci siamo attaccati ai playoff, ma siamo solo a febbraio: dobbiamo restare concentrati continuando a guardare solo a noi stessi senza fare calcoli, perché dipende tutto da noi”.

Dopo questo gran periodo di forma, quella con l’Angerese sarà la prova del nove?
“Sarà senz’altro una bellissima partita che ci porterà a dover alzare l’asticella. Già all’andata erano un’ottima squadra e, pur giocando in superiorità gran parte del match, non siamo riusciti a portare a casa i tre punti; nel mercato invernale si sono rinforzati, soprattutto davanti, e non a caso sono a pari punti con noi. Sarà senz’altro un bel banco di prova, anche perché contro chi ci precede abbiamo fin qui raccolto davvero poco, pur dimostrando di potercela giocare alla pari con chiunque: ci saranno momenti della partita in cui faremo fatica, ma sono certo che non sbaglieremo l’approccio e faremo di tutto per vincere”.
Forse nel girone d’andata è mancata la continuità?
“Senza dubbio il nostro cammino è stato altalenante: ci sono mancati i punti fuori casa, perché forse solo il Don Bosco aveva fatto peggio di noi nel girone d’andata. E, per una squadra che ambisce a stare in alto, un rendimento del genere non può andar bene. Ci siamo guardati in faccia e abbiamo capito che non possiamo esprimere ovunque il nostro gioco come facciamo sul sintetico di Capolago: bisogna imparare ad adattarsi ai vari campi senza perdere la nostra identità, ma sacrificandosi l’un per l’altro e facendo emergere altre nostre qualità”.

Se per tutto il girone d’andata la classifica è rimasta corta, adesso Brebbia e Laveno stanno prendendo il largo. Per i playoff, invece, è tutto apertissimo e non mancano le pretendenti.
“Verissimo: Brebbia e Laveno stanno allungando, e devo dire meritatamente. Credo però che anche loro potranno perdere punti e spetterà a noi inseguitrici rosicchiarne il più possibile. Per quel che riguarda noi, ribadisco quanto detto in precedenza: giochiamocela con chiunque, senza fare calcoli, sapendo solo che ogni punto guadagnato rispetto all’andata e sottratto alle altre sarà determinante per il nostro destino. Chi vincerà tra Brebbia e Laveno? Non conoscevo il Brebbia e mi ha impressionato per organizzazione e solidità. Il Laveno sta confermando le aspettative, potendo contare su un valore aggiunto del calibro di mister Iori, un allenatore che ben conosciamo visto che l’anno scorso ha portato qui una mentalità vincente; sul lungo periodo la rosa profonda del Laveno potrebbe pagare e credo che lo scontro diretto sarà decisivo. Più che altro, se non dovessero rallentare la corsa, la quinta classificata rischierebbe di star fuori dai playoff: a maggior ragione servirà rimboccarsi le maniche”.
Venendo a te, sei ormai una delle colonne portanti del Bosto: cosa significano per te questi colori?
“Ho iniziato qui a 7 anni e ci sono rimasto fino agli Allievi, per poi aprire una doppia parentesi davvero positiva in due società strutturate diversamente: con Sestese e Vergiatese ho avuto modo di assaporare categorie più alte, ma appena c’è stata la possibilità sono tornato al Bosto. Condivido lo spogliatoio con gente che, come me, qui ha fatto tutto il settore giovanile: quando si scende in campo lo si fa soprattutto per affetto e riconoscenza nei confronti di tutte quelle persone legate alla società. Spesso ci vengono a vedere tanti bambini del vivaio e per me è bellissimo sapere di star trasmettendo qualcosa a chi un domani difenderà questi colori al nostro posto. Ho tantissimi ricordi legati a questi colori che porterò sempre con me: il Bosto è stata la mia prima squadra e sarà l’ultima”.

Gioie e dolori nei tuoi anni al Bosto: come hai vissuto ogni momento e in che categoria di piacerebbe chiudere?
“Dopo un’annata stupenda con Epifani in panchina in cui abbiamo sfiorato la vittoria del campionato, molti ragazzi sono andati via e lo stesso mister ha fatto una scelta diversa. Ci sono stati tanti cambiamenti e la partenza non è certo stata delle migliori, condizionando inevitabilmente il resto della stagione: per impegno e sacrificio non meritavamo di retrocedere. Ma è successo, ci siamo rimboccati le maniche e ci siamo battuti l’anno scorso provando a riconquistare la Prima Categoria. Ci riproveremo anche quest’anno fino all’ultimo secondo. Il Bosto ha il difetto di non vincere nulla (sorride, ndr): salire di categoria vincendo un campionato sarebbe qualcosa di magico e songo di poter chiudere la mia carriera in Promozione”.
Da capitano senti maggiori responsabilità?
“Per me è un orgoglio immenso e quando, a sorpresa, mi hanno proposto la fascia è stato un momento davvero emozionante. In questa squadra, però, ci sono tanti leader: penso a Marcon e a Piatti, ma anche a Gonzalez che, pur essendo appena arrivato, sa trascinare il gruppo. E ci sono tanti ragazzi, come Ghirardello e Padula, che crescono davvero bene: abbiamo giovani più forti della media e questo, soprattutto in prospettiva, è un importante valore aggiunto. Ognuno, in questa squadra, dà l’esempio: io spero di farlo soprattutto con i fatti, in allenamento e in partita, prendendomi quelle responsabilità di cui giocoforza i più giovani non possono farsi carico”.
L’augurio da qui alla fine del campionato qual è? Ti manca ancora il gol…
“Storicamente ho sempre segnato almeno un gol in stagione… da qualche partita sto giocando come terzino e mi auguro che possa presto arrivare, magari in una partita importante. Detto questo, per me è indifferente chi segna: sono sempre il primo a correre verso chi fa gol perché il Bosto viene prima di tutto. E, da qui alla fine del campionato, dobbiamo solo raccogliere quanti più punti possibili”.
Per chiudere, andiamo sui pronostici: come finirà Caravate – Brebbia? (ore 14.30)
“2”.
Ceresium Bisustum – Mercallo? (ore 14.30)
“X”.
Cuassese – Buguggiate? (ore 14.30)
“Difficile, ma dico 1”.
Don Bosco – Gazzada Schianno? (ore 14.30)
“2”.
Jeraghese – Eagles Caronno? (ore 14.30)
“1”.
Union Tre Valli – Aurora Induno? (ore 14.30)
“Difficile anche questa, altro 1”.
Valcuviana – Laveno Mombello? (ore 14.30)
“2”.
Angerese – Bosto? (ore 14.30)
“Non posso che rispondere 2”.
Il focus di giornata
Brebbia (44 punti) e Laveno (40) stanno per l’appunto provando a prendere il largo e la 20^ giornata sembra offrire un altro assist alle prime due della classe per allungare: la capolista farà infatti visita al Caravate (20), trasferta alla portata anche se mai banale, mentre i biancoblù se la vedranno con una Valcuviana (13) in piena zona playout. Alle loro spalle è big match time: la Cuassese (35) riceverà il Buguggiate Caesar (34) per un autentico crocevia playoff. Sfida di cui proverà ad approfittare il Bosto (32), a sua volta chiamato come abbiamo visto ad un delicatissimo scontro diretto con l’Angerese che condivide lo stesso punteggio dei rossoblù. Bellissima sfida tra Jeraghese (30) e Eagles Caronno, due squadre che non sono ancora pronte a dire addio al sogno post season. Speranze vive anche per Union Tre Valli e Mercallo (appaiate a 28 punti): i primi riceveranno un Induno (24) in fortissima ascesa, mentre i secondi proveranno ad approfittare delle difficoltà del Ceresium Bisustum (11). A chiudere il quadro di giornata sarà un impronosticabile match tra due squadre in crisi: da una parte il fanalino di coda Don Bosco (8), dall’altra un Gazzada Schianno (19) cui la vittoria manca da ben sette giornate.
Matteo Carraro