Quella di ieri sera ad Albizzate, in occasione dell’annuale riunione delle Società della LND e del SGS facenti capo alla Delegazione Provinciale di Varese, è stata l’ultima uscita pubblica di Lorenzo Bianchi in qualità di delegato del CRL: da martedì 1 luglio, infatti, il suo incarico non è stato rinnovato e sarà nominato un nuovo delegato più “affine” al vertice del Comitato rappresentato da Valentina Battistini (a sua volta presente ieri sera e sempre più determinata a rilanciare il movimento lombardo).

Tante emozioni, e non poteva essere altrimenti, per Bianchi che non maschera comunque una punta di rammarico per la fine della sua quasi trentennale carriera: “Dopo 29 anni in Delegazione quella di Albizzate è stata la mia ultima uscita pubblica. Ho vissuto gli ultimi cinque anni da Delegato e gli otto precedenti da vice: diciamo che la scelta del CRL me l’aspettavo perché abbiamo modalità di lavoro differenti, non mi sarei trovato bene, e, come ha detto la presidente, è giusto che con il cambio del vertice cambino anche i componenti. L’unica cosa che mi lascia un filo di amarezza è che il mio vice e un altro membro non sono stati né interpellati né contattati, ma sono scelte che vanno accettate in quanto parte del gioco politico“.

Sul bilancio stagionale, Bianchi prosegue: “Il nostro obiettivo al momento dell’insediamento nel nuovo Consiglio era quello di portare a termine nel migliore dei modi i campionati di nostra competenza. Direi che il traguardo è stato raggiunto egregiamente perché abbiamo vissuto un’annata davvero avvincente, bella da seguire dal primo all’ultimo secondo. La pecca è che ci sono stati troppi problemi da un punto di vista disciplinare, con squalifiche pesanti rivolte ad atleti, allenatori e, soprattutto, dirigenti: se quest’ultimi non fanno da esempio per i ragazzi non si riuscirà mai a migliorare“.

Cosa farà Lorenzo Bianchi dal primo luglio?Di sicuro mi riposerò – replica ridendo –. Non nego che ho ricevuto diverse proposte da parecchie società, ma ci dovrò pensare: mi piacerebbe abbracciare un progetto di Settore Giovanile Scolastico“.

Matteo Carraro

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