Il Maestro Flavia Uboldi del Deaishin Karate Do ci racconta lo svolgimento delle prove d’esame internazionali per ottenere i dan successivi alla cintura nera svoltisi negli scorsi giorni, mettendo in luce i karateka varesini premiati e guardano al prossimo Campionato Europeo in programma a Copenaghen.

Maestro Uboldi, in cosa consistevano queste prove?
“Noi come associazione a livello di karate shotokan siamo legati alla JKS (Japan Karate Shotokan Federation), nella quale vi sono diversi Sensei, tra i quali il Maestro Masao Kagawa; in Italia siamo in JKS Budo Italia, la quale ha come referente il Maestro Carlo Bianchi. La JKS vuole divulgare il Karate Shotokan moderno e lo stile Shotokan che fu codificato dal Sensei Funakoshi. Le prove consistevano nell’esecuzione di kyon (tecniche fondamentali del Karate), di katà (forme) e di kumitè (combattimento regolamentato), finalizzate al conseguimento del primo dan, che si può ottenere dopo aver raggiunto il livello della cintura nera. Nel complesso, i karateka durante il kumitè devono dimostrare di saper eseguire e gestire al meglio le tecniche d’attacco, parate e contrattacco, oltre a rispettare le corrette distanze”.

Come Deaishin, come ve la siete cavata?
“Avevamo sette karateka impegnati e devo dire che se la sono cavata molto bene; tre di loro parteciperanno al prossimo Campionato Europeo JKS di Copenaghen, in Danimarca: Caterina Miggiano, nella categoria 9-10 anni, Lisa Carletti, in quella 11-12 anni e Federico Miggiano, nella 11-12 anni, ed eseguiranno le prove di katà”.

Quali vostri karateka hanno conseguito il primo dan?
“Maya Muratore e gli amatoriali Andrea Perusin ed Eneli Hein. I katà da eseguire correttamente per poter conseguire il primo dan sono il “Bassai dai”, “Jion”, “Empi” e il “Kanku dai””.

Chi tra loro è stato convocato nella Nazionale Italiana?
“Matteo Marelli è stato convocato nella Nazionale Italiana di Karate rappresentativa katà; dal settembre 2024 fino ad oggi, negli stage di allenamento JKS ci sono dei selezionatori provenienti dalla Nazionale Italiana di Karate, i quali visionano gli atleti allo scopo di selezionare alcuni di loro sia per la rappresentativa azzurra di katà sia per quella del kumitè”.

Marelli quali katà ha eseguito?
“Matteo durante gli stage di allenamento ha eseguito i katà tipici della JKS, che sono i “Junro katà” e i Koten katà”, i quali furono codificati dal Maestro giapponese Tetsuhiko Asai, nato ad Ehime e deceduto nel 2006: un’altra figura chiave per il Karate Shotokan”.

Quali aspettative avete per il prossimo Europeo JKS?
“Sono molto fiduciosa sul fatto che a Copenaghen andremo complessivamente molto bene”.

Obiettivi futuri?
“Testa al prossimo europeo JKS in Danimarca”.

Nabil Morcos

Articolo precedenteStaff Futura Volley al completo: quattro conferme ed un ritorno
Articolo successivoGiancarlo Ferrero – Germani Brescia: avanti insieme

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui