
Il Maestro Flavia Uboldi del Deaishin Karate Do ci racconta l’avventura dei suoi allievi in Danimarca, in occasione del Sesto European JKS Continental Cup and Paracup Copenaghen, del 13 e 14 settembre 2025, mettendo in luce l’argento conquistato e focalizzandosi in dettaglio sugli aspetti più salienti delle gare e guardando alle competizioni regionali e nazionali successive.
Maestro Uboldi, quali traguardi avete raggiunto a questo Europeo danese JKS?
“Nel complesso, abbiamo conquistato un solo podio: la medaglia d’argento ottenuta da Caterina Miggiano, che, a soli nove anni, si è laureata vice-campionessa europea. È salita sul secondo gradino del podio nella categoria bambini. Tra gli aspetti più salienti delle gare di katà (forme), svolte a eliminazione diretta, c’è il fatto che, quando due karateka tecnicamente molto validi si affrontano sul tatami, solo uno può prevalere. Le vittorie finali spettano quindi solo a uno dei due. La commissione arbitrale è composta da cinque giudici, che valutano non solo l’aspetto tecnico del katà, ma anche grinta, tenacia, forza e prestanza fisica dimostrata dagli atleti. La nostra nazionale italiana JKS Budo Italia ha conquistato finora 45 medaglie, posizionandosi al secondo posto nel medagliere, dietro soltanto alla Scozia”.
Quali sono stati i pregi di Caterina Miggiano?
“Alleno Caterina da quando aveva cinque anni. È una bambina tecnicamente molto dotata, grintosa e determinata. È stata la più giovane atleta in gara a questo Europeo JKS in Danimarca. Durante le competizioni di katà ha dimostrato una grande ambizione alla vittoria. Ha gareggiato nella categoria cinture nere, bambini 8-9 anni”.

Quale katà ha presentato in finale?
“Nella fase finale, in cui i katà vengono valutati a punteggio da cinque arbitri (a differenza delle fasi precedenti, giudicate con il sistema delle bandierine), Caterina ha eseguito il katà Enpi, che in giapponese significa “Volo di Rondine”. Si tratta di un katà tecnicamente molto complesso, che richiede rapidità, varietà di posizioni ed è nel complesso anche acrobatico e spettacolare. Per la sua età è stata davvero bravissima. Caterina si è allenata con costanza per tutta l’estate”.
Come giudica l’organizzazione di questo Europeo?
“La Danimarca ha organizzato tutto molto bene. Ho apprezzato in particolare la cerimonia di apertura in stile tradizionale danese, così come la puntualità e l’ordine generale dell’evento. Desidero ringraziare l’“Autosalone Internazionale di Varese” per averci messo a disposizione il pullman con cui abbiamo raggiunto Copenaghen per partecipare a questo Europeo JKS”.
Come avete gestito l’aspetto emotivo, voi del Deaishin?
“Mi ha colpito molto il gesto di Caterina: ha preso la bandiera italiana, se l’è avvolta addosso ed è salita sul podio con grande orgoglio. Lì era presente anche il Sensei Masao Kagawa, cintura nera 9° dan JKS e Maestro Caposcuola della JKS Giappone. Gli altri giovani atleti del nostro dojo Deaishin di Varese erano molto emozionati durante le gare di katà. Caterina, invece, essendo già abituata all’ambiente delle gare e al Karate sportivo, ha saputo gestire molto bene la pressione, anche a livello psicologico. Nel complesso, ho riscontrato un livello tecnico molto alto, e ci sono arrivati anche complimenti da parte dei tecnici della nazionale italiana”.
Cosa rappresenta per voi questo podio?
“È un risultato fondamentale, soprattutto perché ottenuto da una bambina. Dimostra che anche i più piccoli possono raggiungere traguardi importanti, se ben preparati. Attualmente abbiamo un bel gruppo di giovani karateka. Ci siamo allenati per tutto l’anno, partecipando a gare, stage e raduni con la nazionale JKS Budo Italia, presentando katà di alto livello tecnico. L’obiettivo ora è consolidare le nostre prestazioni, in vista, ad esempio, del prossimo Mondiale di Karate del 2026”.
Quali sono i prossimi obiettivi?
“Partecipare sia nel katà che nel kumitè al Campionato Regionale di Arluno del 5 ottobre 2025 e al Campionato Nazionale di Cornaredo, che si terrà il 7 dicembre 2025, entrambi in provincia di Milano. Il nostro spirito sarà sempre quello di portare in gara grinta, determinazione e allegria, con l’obiettivo di esprimere un Karate di alto livello”.
Nabil Morcos