La chiusura della Piscina Comunale Fausto Fabiano è stata un duro colpo per tutta la Varese del nuoto, in particolar modo per il presidente della VON Fabio Fabiano: “Da quando è stata costruita nel ’66, e intitolata a mio papà, in questa piscina ho nuotato, ho giocato, ho fatto l’istruttore, ho fatto l’allenatore e infine il presidente. Vi lascio immaginare cosa abbia significato e cosa significhi per me questo posto, ma sono altrettanto consapevole delle sue attuali condizioni e arrivare ad avere in città una nuova piscina olimpionica darà lustro a tutto il movimento; purtroppo le tempistiche burocratiche si sono allungate, ma voglio ringraziare fin da subito l’Amministrazione Comunale e la Robur et Fides, nella figura del presidente Tommaso Trombetta, per essersi immediatamente adoperati al fine di garantire la sopravvivenza della Varese Olona Nuoto”.

Come ribadito nei giorni scorsi, infatti, le giovanili della VON saranno ospitate proprio dalla Robur, mentre la Juniores e la Prima Squadra (che parteciperà al campionato di Serie B) si alleneranno a Ispra e giocheranno a Varedo. Il tutto, ovviamente, in attesa che i lavori di riqualificazione dell’ex Aermacchi consegnino a Varese la nuova struttura polifunzionale. “Già da oltre due anni – prosegue Fabiano – sapevo che il destino della Comunale era segnato perché, proprio insieme a Trombetta, ero stato convocato dal Sindaco che ci ha illustrato il progetto della nuova piscina. Metter mano per sistemare la Fabiano avrebbe voluto dire chiuderla comunque, e in tal caso mi sarei opposto, per cui ci siamo subito adoperati per lavorare verso l’obiettivo prefissato. Ovvio, avrei preferito dire addio alla “mia” piscina con l’alternativa già pronta, ma sapere dove si andrà a parare aiuta in qualche modo a lenire gli aspetti sentimentali. In questi mesi, grazie al fondamentale aiuto del Comune, ho girato tutte le piscine della zona per cercare le giuste alternative: così facendo abbiamo trovato spazio alla Robur, con la quale si è rinsaldato ancor di più il progetto, a Ispra e a Varedo. Chiaro che sarà una stagione di sacrifici e ora quello che conta è la risposta dei ragazzi”.

Nel frattempo, però, sono già arrivate altre risposte.
“La prima cosa che ho fatto è stata chiedere a Daniele Osigliani e Gionata Gesuato Gallo se si sentissero di proseguire: parliamo di due allenatori che in questi anni hanno raggiunto risultati straordinari e che, detto chiaramente, non avrebbero avuto problemi a trovare soluzioni alternative anche in lidi più alti. Entrambi, però, sono molto attaccati alla VON e ai loro ragazzi: proprio perché sanno quanto hanno lavorato duro nelle ultime stagioni mi hanno detto che sono pronti ad accettare la sfida. Ora, quindi, quello che conta è la risposta dei ragazzi e delle famiglie: bisognerà rimboccarsi le maniche e tener duro un paio d’anni. Cosa mi aspetto? Secondo me questa situazione servirà soltanto a motivarli ancor di più. La Serie B rappresenta già di per sé un gran bel traguardo e, vedendo il gruppo che si è creato, sono certo che ci sarà una bella reazione”.

Presidente, so che c’è un aspetto legato alla chiusura della piscina che vuole sottolineare.
“Chiaro che per me questa notizia sia stata una botta micidiale, ma al tempo stesso mi ha dato la spinta per ripartire con ancor più determinazione. Il mio pensiero va però a coloro che hanno collaborato e lavorato nella Comunale: alcuni erano lì da oltre vent’anni e sapere che non potranno più svolgere il proprio lavoro tra quelle mura mi stringe il cuore ed è la cosa che più mi fa star male. Parliamo però di figure professionali davvero capaci che, ne sono certo, troveranno in fretta altre soluzioni; io stesso mi sono adoperato per aiutarle e mi auguro che ognuno possa proseguire sulla sua strada”.

La volontà del Comune è quella di provare a riconvertire la piscina in un’altra struttura sportiva: che effetto le farà?
“Tolto l’ovvio rammarico per il destino della piscina, dall’altra parte sono contento perché si potrà fare del bene per lo sport varesino; sicuramente meglio di una demolizione in toto”.

Volendo chiudere il capitolo Comunale con una nota positiva, però, l’ultimo ricordo che si avrà della Piscina Fabiano è legato alla straordinaria cavalcata che ha riportato la VON in Serie B.
“I ragazzi sono stati clamorosi, soprattutto nelle due sfide finali contro Lodi, una squadra molto più esperta con almeno due giocatori che avevano fatto la Serie A. L’ho ammesso anche davanti al gruppo: mai mi sarei aspettato prestazioni del genere. Ho già fatto e continuerò a fare i miei complimenti per quanto raccolto quest’anno: è stato davvero bellissimo”.

Guardando al futuro, la sopravvivenza della VON si lega inevitabilmente ad una serie di ringraziamenti che so quanto per Lei siano importanti.  
“La premessa è che quanto successo dovrà rappresentare per tutti noi della VON l’occasione di mettere ancor più voglia e passione in ciò che facciamo. A tal proposito credo sia doveroso sottolineare l’importanza della scelta dei due allenatori: senza di loro non so quanti ragazzi avrebbero proseguito. L’aiuto del Comune è stato di primaria importanza: l’Amministrazione ci ha sempre sostenuto e aiutato a trovare soluzioni alternative. Il grazie più grande, però, va a coloro che hanno lavorato per la VON e per la Piscina Comunale Fausto Fabiano: non tutti erano coinvolti direttamente nell’agonistica, ma senza di loro non avremmo potuto portare avanti l’impianto fino ad adesso e, senza la piscina, non avremmo potuto sostenere un’attività di questa importanza. Grazie a tutti – conclude il presidente Fabio Fabiano visibilmente commosso –: presto la VON tornerà protagonista nella nostra Varese”.

Matteo Carraro

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