Internazionale, Ambrosiana, Inter. La Pro Patria (per 30 trascorsi complessivi) le ha affrontate tutte e 3. Cioè, in sequenza, le mutevoli denominazioni (la prima per vocazione fondativa, la seconda per imposizione autarchica, la terza per abbreviazione), assunte nel corso della sua storia dal club sorto a Milano il 9 marzo del 1908. Domenica (ore 15.30, U-Power Stadium di Monza), i bustocchi faranno 31 (proprio di 31 agosto), contro la quarta declinazione, la U23 nerazzurra di Stefano Vecchi, novità della Lega Pro 2025/26 quanto a quota seconde squadre. Va da sé, che la prima sia ben altra cosa. Ma resta il fatto che dopo quasi 70 anni (ultimo rendez-vous nel febbraio 1956), Tigre e Biscione torneranno ad affrontarsi. Seppur in altra categoria e formato. La contabilità contempla quindi 30 precedenti (26 in Campionato di cui 24 in Serie A), con bilancio biancoblu di 4 vittorie, 8 pareggi, 18 sconfitte e percorso netto (al contrario) in trasferta con 15 rovesci su 15 (8 reti fatte e 58 subite).    

A seguire storico degli incroci.             
9 ottobre 1927  Pro Patria – Internazionale  1-1  Divisione Nazionale
8 gennaio 1928  Internazionale – Pro Patria  5-2  Divisione Nazionale
22 dicembre 1929  Pro Patria – Ambrosiana  0-0  Seria A
25 maggio 1930  Ambrosiana – Pro Patria  8-0  Serie A
1 febbraio 1931  Pro Patria – Ambrosiana  1-1  Serie A
28 giugno 1931  Ambrosiana – Pro Patria  2-1  Serie A
24 gennaio 1932  Ambrosiana – Pro Patria  3-1  Serie A
12 giugno 1932  Pro Patria – Ambrosiana  1-1  Serie A
18 settembre 1932  Ambrosiana – Pro Patria  6-2  Serie A
19 febbraio 1933  Pro Patria – Ambrosiana  0-0  Serie A
5 marzo 1944  Ambrosiana – Pro Patria  2-0  Alta Italia Girone Lombardia
30 aprile 1944  Pro Patria – Ambrosiana  0-0  Alta Italia Girone Lombardia
18 marzo 1945  Pro Patria – Ambrosiana  1-0  Torneo Benefico Lombardo
24 giugno 1945  Ambrosiana – Pro Patria  7-0  Torneo Benefico Lombardo
21 dicembre 1947  Inter – Pro Patria  4-0  Serie A
9 maggio 1948  Pro Patria – Inter  2-0  Serie A
14 novembre 1948  Pro Patria – Inter  1-1  Serie A
20 marzo 1949  Inter – Pro Patria  2-1  Serie A
18 settembre 1949  Pro Patria – Inter  0-3  Serie A
22 gennaio 1950  Inter – Pro Patria  2-0  Serie A
15 ottobre 1950  Pro Patria – Inter  2-0  Serie A
25 febbraio 1951  Inter – Pro Patria  6-0  Serie A
19 marzo 1952  Inter – Pro Patria  3-0  Serie A
22 giugno 1952  Pro Patria – Inter  5-1  Serie A
12 ottobre 1952  Pro Patria – Inter  2-2  Serie A
22 febbraio 1953  Inter – Pro Patria  2-1  Serie A
10 ottobre 1954  Inter – Pro Patria  2-0  Serie A
27 febbraio 1955  Pro Patria – Inter  0-1  Serie A
2 ottobre 1955  Inter – Pro Patria  4-0  Serie A
26 febbraio 1956  Pro Patria – Inter  0-4  Serie A    

An vedi come segna Nando

In realtà, il 31 (non ufficiale), è già stato timbrato dalla Pro Patria in occasione del test amichevole alla Pinetina del 10 ottobre 2019. Allora, i biancoblu allenati da Ivan Javorcic si imposero 2-3 contro i nerazzurri di Antonio Conte (privi di 16 Nazionali) con vantaggio di Le Noci, raddoppio di Ferdinando Mastroianni, cui Padelli neutralizzò anche un rigore, distanze accorciate da Politano dal dischetto, tap in di Defendi su palo di Ferri e chiusura marcature di Dimarco. A completare la casistica (nella foto), il confronto di preseason del 30 agosto 2017 con la Pro Patria che superò 2-0 (Gazo, Santana) la Primavera di Stefano Vecchi.

Quando eravamo re

Da Giuseppe Meazza (sì, quel Giuseppe Meazza) a William Rovida. Ok, mettere i due nella stessa frase non è esercizio prudente. Ma il senso è semplicemente quello della doppia militanza nerazzurrobiancoblu. Esperienza condivisa da numerosi giocatori. Il più iconico? Annibale Frossi, l’occhialuto (causa miopia) esterno friulano Oro a Berlino nel ’36, all’Ambrosiana (2 Scudetti ed una Coppa Italia) tra il ‘36 e il ’42 (e da allenatore e DT nel 56/57) e alla Pro Patria la stagione successiva. Nella rosa attuale il già citato numero 1 (trafila dall’U17 alla Primavera) e Tommaso Ricordi (U17, U18 e U19), hanno mosso i primi passi di rilievo nel Settore Giovanile dell’Inter. Seguendo un sillogismo non raro che negli ultimi anni ha portato in via Cà Bianca (tra gli altri) anche Manuel Lombardoni (oltre a Mangano, Brignoli e, da ultimo, anche Christian Dimarco). Ovvero, il Capitano della Primavera nerazzurra di Stefano Vecchi due volte Campione d’Italia e vincitrice di una Supercoppa ed un Viareggio. Ma torniamo a Meazza. Per il Peppìn due stagioni a Busto. La prima dal gennaio ’50 come DT a fianco del tecnico Pal Szalay (11° posto nel Campionato vinto dalla Juventus, primo del post Grande Torino), la seconda sulla panchina biancoblu (10^ posizione, titolo appannaggio del Milan). Era l’età dell’oro tigrotta con Peppino Cerana Presidente e la superstar Laszlo Kubala privata del tesseramento per ragioni extra calcistiche. Quando la Pro Patria poteva permettersi di battere all’allora Comunale Atalanta, Genoa, Roma, Fiorentina, Lazio, Torino e proprio l’Inter (2-0 con reti di Martini e Vinyei). Altri tempi. Ed un pezzo indelebile di storia.            

Giovanni Castiglioni 

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