
La situazione di classifica è rimasta invariata e non cambia nemmeno l’atteggiamento del Varese: la squadra è focalizzata sul campo, non si guarda né a chi sta davanti né a chi sta dietro, ma i biancorossi sono concentrati esclusivamente su sé stessi. Il prossimo ostacolo risponde al nome Derthona e mister Roberto Floris, al termine della consueta rifinitura mattutina, è pronto ad affrontare il prossimo ostacolo: “In settimana abbiamo lavorato bene, come sempre, con voglie e intensità. Arriviamo da due risultati per noi non positivi, ma non dimentichiamo il percorso che stiamo facendo: a inizio 2025 avrei firmato per un rendimento del genere. Il problema è che abbiamo un margine d’errore davvero basso e nell’andata il Bra ha fatto qualcosa di straordinario. Detto questo siamo pronti ad affrontare una squadra che ha ottime qualità, ma che ha tenuto un rendimento abbastanza altalenante. Non dirò più che ogni partita è difficile, ormai credo sia abbastanza chiaro, perché per me le partite sono tutte uguali: ogni squadra ha i suoi obiettivi, sarà una battaglia, e mi aspetto una risposta dai giocatori importanti che ho a disposizione“.
Il riferimento implicito va al pareggio con l’Asti ancor più che alla sconfitta di Saluzzo: “Domenica scorsa ho visto una squadra che si è accontentata dopo il primo gol, un atteggiamento che non mi è piaciuto e che mi ha lasciato deluso. Nella ripresa poi siamo venuti fuori e ci è stato annullato un gol al 97; decisione che comunque accettiamo. Dovremo ricordarci proprio quei 25′ del primo tempo ed evitare di ripetere quegli errori“.
Vittoria da inseguire per più di una ragione: “Siamo una squadra matura, con giocatori importanti che in questa fase devono dimostrare la loro esperienza anche perché abbiamo ancora mille obiettivi. Finché la matematica ce lo consente lotteremo per il primo posto: se non dovesse arrivare l’obiettivo primario ci sarà un secondo posto da conquistare, i playoff da giocare… dovremo combattere in ogni partita fino alla morte“.
Matteo Carraro