La data del raduno sarà lunedì 25 agosto con la preparazione atletica e a settembre ci saranno alcune amichevoli per rodare gli ingranaggi. Certamente ci sarà un torneo a Milano, ma col campionato che parte a fine settembre non ci sarà spazio per tantissime amichevoli: in attesa di svelare la nuova Pallacanestro Femminile Varese abbiamo incrociato coach Francesco Fabrizio che sarà il nuovo comandante in pectore della formazione bosina.

L’analisi non può non partire dalla composizione della prossima serie B in cui si è faticato a raggiungere la quota 14 partecipanti. Che livello avrà a tuo giudizio e dove vedi in una ipotetica griglia di partenza la tua Varese?
“Sto seguendo attentamente il mercato e mi tengo aggiornato sui roster delle squadre. Sicuramente ci sono quattro squadre che hanno fatto un mercato importante con un budget di livello e ingaggiando nomi conosciuti: credo che queste quattro squadre partono da una posizione migliore rispetto alle altre. Poi vi sono squadre come noi che hanno fatto un mercato equilibrato con giocatrici inserite in ruoli che servivano senza fare follie a livello economiche e trovando delle figure disponibili e predisposte al lavoro. Alcune giocatrici già mi conoscono per aver lavorato con me e hanno ottenuti risultati positivi da outsider, sono giocatrici di cui mi fido; poi abbiamo aggiunto 2/3 ragazze giovani che ci danno freschezza e che contiamo di lanciare. Ci siamo prefissati di fare un campionato che sia positivo a livello di risultati, ma vogliamo anche un po’ cambiare la rotta rispetto agli anni precedenti: vorrei che le mie squadre avessero sempre il mio taglio e che siano plasmate dalle mie idee, dal lavoro e dal capire cosa stiamo facendo oltre al fatto di guadagnarsi i minuti sul campo. A livello di classifica siamo una squadra che può stare a metà, ma anche a puntare a fare qualche colpo durante l’anno perché abbiamo tutte le carte in regola per portare a casa qualche scalpo importante”.

Un po’ ce l’hai già detto, ma che pallacanestro giocherà la tua Varese?
“Questa è una domanda a cui non rispondo (sorride, ndr). Gli allenatori di questa categoria conoscono già il mio modo di allenare, ma mi terrò per me le idee sulla nostra pallacanestro. Bisogna tenere conto che questo è un gruppo nuovo ricostruito da zero con la sola eccezione di Sorrentino: dobbiamo darci un taglio e sarà il taglio che preferisco alle mie squadre senior. Poi vediamo se le giocatrici si adeguano a quella che sarà la nostra pallacanestro, che sarà un basket divertente”.

Infine, parlaci un po’ della firma: arrivata subito a maggio, sintomo di una intesa eccellente con la società.
“Ci siamo trovati subito perché Pozzi ha spinto molto e la cosa mi ha fatto piacere. Io cercavo un cambiamento e ci siamo detti subito in faccia quello che ognuno di noi due voleva dall’altro, soprattutto a livello tecnico, e su molti punti ci siamo trovati d’accordo. È stata una scelta abbastanza veloce, magari non veloce come avrei voluto, ma c’erano altre cose da sistemare che non potevano essere ignorate. Uno dei punti della nostra intesa era quella di creare una squadra che fosse diversa dalle Varese viste negli ultimi anni e di cui anche la società non era contenta”.

Matteo Gallo

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