Serata di sport, di territorio, di cultura. Quello andato in scena a Materia Spazio Libero, sede di Varese News, è stato un evento capace di coniugare tutte e tre queste componenti in maniera perfetta, vuoi anche perché l’oggetto della serata era una disciplina in grado di unirle tutte e tre nel suo stesso essere, ovvero il canottaggio.

Canottaggio che negli ultimi anni a Varese sta diventando vero e proprio motore per il rilancio del movimento non solo a livello territoriale quanto nazionale e nello specifico nella nostra provincia non solo a livello di richiama e prestigio sportivo con l’organizzazione di grandi eventi internazionali (ultimo la Coppa Del Mondo che si terrà sulle acque della Schiranna dal 13 al 15 giugno prossimo) quanto a livello turistico e di promozione del territorio. Proprio dal punto sullo stato di avanzamento lavori per l’organizzazione della Coppa del Mondo è iniziata, la serata con le parole del Direttore Generale del Comitato Organizzatore, Pierpaolo Frattini: “I lavori procedono molto bene e ringrazio tutte le persone che si stanno adoperando per questo. La macchina organizzativa è all’opera da tempo, abbiamo accelerato i tempi d’installazione di tribune, parco e gazebi necessari. Il livello dell’acqua è alto ma non ci saranno impatti negativi a livello di organizzazione. Abbiamo già una previsione su quelle che saranno le nazioni iscritte, riscontrando grande partecipazione. Il 4 giugno arriveranno le prime squadre come la Nazionale Pararowing degli Stati Uniti, quelle di Messico e Brasile, unitamente ad una piccola delegazione del Kuwait. L’Australia è già arrivata e si sta allenando a Gavirate presso il loro centro e man mano arriveranno tutti, soprattutto lo squadrone cinese che arriverà il 7 giugno“.

Coppa del Mondo di Varese che sarà una tappa fondamentale nel calendario di gare dell’ItalRemo, come conferma Leonardo Binda, rappresentante della FIC: “Tutte le tappe di avvicinamento al Mondiale sono importanti ed è questo il messaggio che il DT Colamonaci vuole far passare: ogni evento è importante e come tale va onorato al massimo. Varese, poi, ci dà una spinta in più, perché vincere in casa sprona sempre a fare bene. L’augurio è che ci siano le stesse soddisfazioni degli ultimi anni. Sono sicuro che per questo evento il Direttore Tecnico preparerà una squadra forte. Varese eleva la sua presenza nei confronti del mondo se la nostra nazionale riesce a fare bene, quindi una mission in più“.

Non presente fisicamente ma in collegamento telefonico da Sabaudia, Federica Cesarini, che sul lago di Varese ha vissuto tanti momenti importanti della carriera, uno in particolare su tutti 5 anni fa: “Vincere a Varese l’Europeo pre Tokyo 2020 ha contato molto e Varese è sempre nel mio cuore. Ho preso la scelta, ora, di andare verso il beach sprint perché il Doppio Pesi Leggeri non è più disciplina olimpica e sentivo il bisogno di cambiare. Non è sicuramente facile in questo momento il cambio ma le sfide mi stimolano sempre“.

Coppa del Mondo di Varese che sarà solo l’ultimo dei grandi eventi internazionali degli ultimi anni che metterà la Schiranna e la Città Giardino al centro del movimento, con tutto un ritorno a livello di turismo e d’indotto economico molto importante, come sottolinea la Vicesindaca Ivana Perusin: “Io sono cresciuta a Varese ed il lago per tanti anni è stato un luogo disconnesso dalla città. Gli eventi del canottaggio hanno permesso di riscoprire il lago come simbolo del territorio. Ho visto crescere anno dopo anno l’amore dei varesini per la Schiranna proprio grazie agli eventi del canottaggio, che è stato strumento di connessione tra città e bacino. Oggi la Schiranna è luogo di sport, turismo, natura. A questo si aggiunge il tema legato all’accoglienza che, durante gli eventi del canottaggio, porta tantissime persone in città. Certamente abbiamo la volontà di provare a portare i Mondiali a Varese, la città ci crede molto, pensiamo che questo sport sia nel cuore della città e dà risultati economici molto importanti“.

Si è entrati poi sempre più nel lato sportivo della serata, con Elia Luini, argento nel due di coppia Pesi Leggeri alle Olimpia di Sidney del 2000, che ha raccontato il suo passaggio da atleta ad allenatore: “Sono cresciuto a pane e canottaggio e per un atleta smettere vuol dire cambiare tutto, trovarsi con un futuro tutto da esplorare. Ho deciso di fare l’allenatore per cercare di mettere a disposizione dei ragazzi la mia esperienza e competenza. L’agonismo in sé è più impegnativo da allenatore che da atleta perché dopo l’allenamento o la gara l’allenatore ha ancora tanto da fare. Ora seguo la categoria Master che negli ultimi anni è cresciuta molto. Ho vissuto il lago di Varese molto durante gli allenamenti e posso confermare che il nostro sia un bacino naturale unico nel suo genere“.

Se per Luini il passaggio è stato dalla barca alla riva, per Pierpaolo Frattini il salto è arrivato fino alla scrivania, visto il suo ruolo ora a livello organizzativo sia in Canottieri Varese sia come Diretto Generale del Comitato Organizzatore per i Grandi eventi sul lago di Varese: “Sono sempre stato affascinato dall’organizzazione degli eventi di canottaggio. Quando ho gareggiato a Varese sono sempre rimasto colpito dalla qualità di tutta l’organizzazione ma mai avrei pensato di organizzarne una, che è molto più complicato che fare la gara. C’è tanto entusiasmo, tanta adrenalina, vedi gente lavorare insieme per un unico obiettivo e questo mi ricorda molto il gioco di squadra che hai con i compagni quando sei atleta“.

Tra due giganti un talento che sta facendo un percorso sempre più interessante come Nicolò Demiliani, altro talento di stampo bosino che sul lago di Varese si sta formando come atleta: “Per ambizione si cerca sempre di portare a casa il miglior risultato possibile. Mi metterò in gioco al di fuori dei Pesi Leggeri stante anche la decisione di World Rowing di non mantenerla più come disciplina olimpica e sarà una grande sfida. Punto al Mondiale Under 23 in Polonia di fine luglio che sarà l’evento più importante dell’anno per la mia categoria“.

A chiudere la serata l’intervento del nuovo Presidente della Canottieri Varese, Paolo Consonni: “Il nostro progetto punta sui ragazzi, vogliamo essere non solo una scuola di canottaggio ma anche di vita. Ho trovato una Canottieri Varese diversa da quella che ho frequentato io da giovane, ora è molto più articolata ha tante attività in moto guidata da entusiasmo e moltissime persone che lavorano e che hanno voglia di fare bene per la società“.

Alessandro Burin

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