
Aprile, dolce dormire. Mica troppo. Come anticipato lo scorso venerdì, il Varese Femminile dovrà affrontare due settimane di fuoco con quattro sfide decisive per chiudere la stagione con il sorriso… o per prolungarla. Prima di tutto testa al campionato. La vittoria in rimonta per 2-1 contro il Bresso è valsa l’ennesima affermazione nel girone di ritorno per il gruppo di Andrea Bottarelli che è salito a 49 punti, a -1 dall’obiettivo stagionale dei 50 (e il sesto posto finale dovrebbe esser blindato). Mancano due partite al gong che segnerà la fine dell’Eccellenza 2024/25 e il traguardo è ampiamente alla portata, anche se il prossimo step appare ai limiti del proibitivo: alla vigilia di Pasqua, sabato 19 aprile alle ore 15.30, le biancorosse faranno visita alla corazzata e capolista Pro Palazzolo che comanda la classifica con 76 punti (a +3 sul Como, e l’ultima giornata ci sarà proprio il big match).
Il 5-1 dell’andata conquistato dalle bresciane alle Bustecche è abbastanza emblematico e ben dipinge la differenza di valori in gioco (la Pro Palazzolo è una delle Top5 di ben altro livello), ma in casa Varese si respira comunque fiducia e ottimismo. Qualità che Elisa Sessa porta con sé da sempre e che, oltre alle doti tecniche, ha subito messo al servizio del gruppo non appena è tornata dall’Erasmus vissuto a Parigi. “Sono rientrata in Italia tra fine gennaio e inizio febbraio – esordisce la regista classe ’00 – e, complice anche l’infortunio di Romeo, ho dovuto recuperare in fretta la condizione per poter dare il mio contributo in una situazione d’emergenza. Rispetto a quelle che erano le mie aspettative ho performato meglio del previsto, anche se ovviamente non sono ancora al 100%. Parigi? Bellissima. Ho continuato a studiare Scienze Pedagogiche ed è stata un’esperienza davvero straordinaria che rifarei mille altre volte”.

Mentre eri in Francia hai avuto modo di seguire la squadra?
“Ovviamente sì, e ho sempre sentito le ragazze dopo le partite della domenica. Per quanto riguarda il girone d’andata sapevo che a livello di prestazioni la squadra rispondeva sempre, ma purtroppo mancava il gol e tutto sembrava girare storto. Però, al tempo stesso, sentivo tanta soddisfazione per come stava andando la vita dello spogliatoio e, una volta tornata, ho potuto constatarlo in prima persona: qui c’è tutto, mancava solo il risultato e ora ci stiamo prendendo qualche piccola rivincita”.
E il risultato è arrivato anche contro il Bresso, malgrado una partita non perfetta. Paradossale che contro la l’avversario più “morbido” dell’ultimo periodo abbiate fatto più fatica: come te lo spieghi?
“Probabilmente ci siamo lasciate un attimo andare dopo un filotto di partite davvero impegnative contro avversarie di pari livello, se non superiore. Detto questo, vero che non è certo stata la nostra miglior prestazione, ma ci siamo comunque meritate di vincere e siamo state brave a crederci fino alla fine per portare a casa un’altra vittoria”.

E sul big match di domani cosa puoi dirmi?
“In realtà poco (ride, ndr) perché non le conosco, dato che all’andata non c’ero. Scherzi a parte, so che affronteremo uno squadrone perché i risultati parlano per loro. Di certo noi saremo molto più stimolate, tradizionalmente giochiamo meglio contro le big, e sono certa che verrà fuori un’ottima prestazione. Sul risultato, va detto, non sono ottimista: daremo il massimo, ovvio, e già un pari sarebbe un risultato clamoroso. Chi vincerà il campionato? Credo la spunterà il Como”.
Come avete affrontato queste due settimane di lavoro?
“Con serenità. Le ragazze della Juniores, che hanno finito il loro campionato, ci hanno aiutate ad alzare il ritmo in allenamento e approcceremo la sfida di domani con grande tranquillità e consapevolezza. Ci mancano due partite per chiudere la nostra stagione e l’obiettivo concreto è quello di arrivare a 52 punti; se dovesse arrivare qualcosa in più, tanto meglio”.
Archiviato il campionato (venerdì 25 aprile trasferta sul campo dell’Accademia Milano), testa alla Coppa Italia: quali sono le aspettative?
“Considerando che nel nostro girone c’è il Como sarà quasi impossibile andare avanti, ma punteremo comunque a fare di tutto per conquistarci la semifinale. Siamo consapevoli di come il Castello Città di Cantù (domenica 27 aprile, ndr) sia alla nostra portata, e sarà fondamentale vincere bene quella sfida per arrivare al derby del primo maggio nelle migliori condizioni possibili”.
Guardando invece al medio-lungo termine, qual è il tuo obiettivo?
“A me piacerebbe ovviamente restare a Varese: questo è un grande gruppo e, con gli innesti giusto, potremmo davvero puntare in alto. L’ossatura c’è, va rinforzata e gli obiettivi più alti saranno una naturale conseguenza. Intanto, però, pensiamo a goderci questo finale di stagione”.
Matteo Carraro