E’ un momento importante per il campionato di Varese Academy: prima nel Girone C di Serie C, la squadra allenata da coach Gardini è reduce dalla sconfitte in casa di Pavia per 74-66 e soprattutto dall’addio del giocatore più forte di tutta la passata stagione, ovvero Seini, diretto in Prep School a Phoenix.

Un momento di transizione, dunque, per un gruppo che è chiamato ora a trovare un nuovo punto di riferimento ed a fare gruppo intorno ad un’assenza che sicuramente peserà nell’economia di squadra. Il coach dei biancorossi, ex Verona, è consapevole di ciò ma anche della bontà del gruppo che ha in mano ed inquadra così il momento.

Coach, partiamo dalla sconfitta con Pavia. Cosa non ha funzionato?
“Avevamo detto che avremmo dovuto vincerla in attacco, ma abbiamo avuto percentuali veramente pessime. Sicuramente hanno influito tantissimo i due falli fischiati ad Ewanke nei primi 2 min che poi si sono rilevati totalmente fuori luogo rispetto all’andamento della partita, che è stata fisica e ruvida. Cosa che sta succedendo troppo spesso nelle ultime partite, prima toccava a Seini e questa vola a Ronny. Abbiamo tirato solo 13 TL, assurdo pensando al nostro modo di giocare. L’errore nostro é stato quello di smettere di essere noi stessi dopo troppo poco, questo è il vero scotto da pagare di essere tutti Under e cioè la costanza nella durezza mentale. Quello che dispiace é che dobbiamo sempre adeguarci noi all’andamento della gara, dove nei primi minuti sembra che si cerchi sempre di tenere “ buoni “ gli animi dei senior o dell’ambiente. Pavia sicuramente ha dimostrato che anche non avendo troppe risorse offensive si può stare nelle parti alte della classifica con una grande dedizione e organizzazione difensiva. É certo che se la direzione dei contatti é questa sarà difficile aspettarsi belle partite da vedere, ed é un po’ un peccato, perché credo che la qualità media dei giocatori di questo campionato sia più alta di quel che si vede, e dal canto nostro, che siamo una squadra con grandi talenti, esprimerci diventa più difficile e si può incappare in sconfitte come questa dove sicuramente il merito principale é degli avversari, ma lascia l’amaro di non aver potuto sostanzialmente mai dire la nostra per diversi motivi”.

Il campionato si sta rivelando molto competitivo, se lo aspettava?
“Me lo aspettavo, dentro di me sentivo che forse noi e Cermenate avevamo un leggero passo in più, ma aver mischiato i gironi ha sicuramente spostato da questa parte squadre che nella storia hanno sempre cercato di competere per i piani alti o provare il salto di categoria. Lissone, Cerro, Cermenate, Pavia, Legnano ma anche Robbio e Venegono sono società che storicamente investono nella loro prima squadra. Per noi é un ottima cosa, anche se può apparire strano, ci dà la possibilità di giocare più partite competitive e di giocare contro giocatori esperti ma anche di talento che ci danno la possibilità d’imparare di più”.

L’assenza di Seini sarà molto dura da reggere. Cosa sta pensando di fare e chi prenderà la sua eredità?
“L’assenza di Seini arriva in un momento veramente complicato, perché aggiungendo la sua assenza siamo senza 6 giocatori, a cui si aggiunge un piccolo infortunio a Bosio nella partita di sabato che alza il conto a 7. Non nego che l’impatto di Seini sia uno di quelli che sposta, ma in questo momento credo sia più il fatto che stiamo giocando in 8 due campionati a preoccuparmi maggiormente, pensare che siamo primi in entrambi non fa che rendere orgoglioso dei miei ragazzi per il grande sforzo che stanno facendo, consci che quando possiamo allenarci lo facciamo comunque forte perché il nostro obiettivo principale é migliorare, senza gestire più di tanto. Per quanto riguarda il discorso tecnico, abbiamo spostato Ronny da 5 e lo stiamo facendo giocare con un lungo che ha poi la palla in mano, cercando di non togliergli la possibilità di esprimere quelle che sono le sue qualità da esterno, certamente questo ci toglie una dimensione interna che era perfetta per noi, ma in questo momento dobbiamo mettere prima le necessità di sviluppare i singoli nella maniera più ideale a loro che i risultati. La sua identità la prenderà un altro ragazzo che arriverà sempre dal Camerun, stiamo valutando alcune opzioni, ma si parla di almeno un mesetto se non due di attesa, vogliamo scegliere con calma. Il profilo che stiamo più valutando é quello di un ragazzo del 2008 di 2.07, che ha qualità interne ma che possiamo anche provare a far diventare un estero alla “Ewanke“, avendo anche lui tiro e skills dal palleggio”.

Cosa si sente di dire a Seini per questa nuova esperienza in America?
“Sono estremamente felice per lui, é un ragazzo straordinario per atteggiamento e umiltà, ho avuto il piacere di lavorare tanto con lui in prima persona quest’estate e in questo inizio di stagione e ha una capacità di assorbire e imparare cose nuove veramente speciale.
Non gli auguro niente di diverso di quello che gli ho detto prima che partisse: divertiti. Non penso che si possano raggiungere grandi obiettivi se non ci si diverte in quello che si fa, qualsiasi ambito sia. Sono sicuro che lo farà e che raggiungerà i suoi obiettivi. Però ricordiamoci che la prima tripla l’ha segnata con me in panchina (ride, ndr)”.

Senza di lui cambiano le vostre ambizioni stagionali?
“Sono sicuro che la serie C ci sta stretta, per qualità dei giocatori giovani che abbiamo e per la qualità e quantità del lavoro giornaliero, oltre per il progetto ambizioso che abbiamo e la volontà di poter dare la possibilità ai nostri ragazzi di mettersi in mostra.
Riusciremo a guadagnarci la serie B sul campo? Mi piacerebbe poter dire di sì, posso dire che ci proveremo anche senza Seini, ma gli ostacoli sono tanti: la stanchezza di fare doppio campionato in primis e quindi il rischio d’infortuni maggiore e meno possibilità di poter preparare le partite, la giovane età in secundis. La nostra volontà é quella di provare a salire, ma senza mettere troppa pressione ai ragazzi, alla fine nessuna squadra composta da soli Under ha mai vinto un campionato senior, se dovessimo essere noi i primi a farlo saremo più che felici”.

Domani, intanto, c’è all’orizzonte una gara insidiosa come quella con Casorate. Che partita si aspetta?
“Loro sono in una striscia negativa di 6 partite e hanno necessità di fare punti, noi dobbiamo assolutamente riprendere il nostro cammino per ritrovare la nostra fluidità e sicurezza offensiva che ci ha caratterizzato fin ora. Entrambe facciamo doppio campionato, quindi sicuramente non ci sarà nessuna scusa sulla questione energie, mi aspetto che Casorate arrivi con il coltello tra i denti per fare la loro partita e noi dovremo essere bravi a non fargli prendere sicurezza”.

Alessandro Burin

Articolo precedenteIl 1° round dei quarti di Coppa Italia è del Futsal Varese, Cometa ko 4-3. Intini: “Meno belli, più pratici”
Articolo successivoVarese: la vittoria del silenzio. Un ribaltone folle non scalda una città sempre più distante

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui