
Arriva il bello per il Basket7Laghi Gazzada che, dopo una prima parte di stagione più che ottima, si è conquistato l’accesso alla fase Play – In Gold del campionato di Serie B Interregionale.
Un traguardo assolutamente non scontato che ora vedrà i gialloblu affrontare squadre come Costone Siena, Arezzo, San Miniato, Lucca, Quarrata e Empoli, in un girone che vede partire i ragazzi di coach Bianchi in 7 posizione a quota 8 punti e proprio l’allenatore ex Pallacanestro Varese, traccia un bilancio su questa prima parte di stagione e indica la via per la seconda fase.
Coach, quanto è soddisfatto di aver conquistato l’accesso alla fase Gold del campionato dopo aver giocato davvero una bella prima parte di stagione?
“Molto. Abbiamo raggiunto l’obiettivo di entrare tra le prime 6 del girone quasi un mese prima della fine della stagione regolare. Non era un traguardo affatto scontato, soprattutto perché in estate la squadra era stata molto ringiovanita rispetto all’anno scorso. I nostri due senior più “vecchi” sono due del 1997. La società mi aveva chiesto di ringiovanire e creare un gruppo che potesse durare nel tempo e penso che lo abbiamo fatto. Siamo molto migliorati nel girone di ritorno, abbiamo perso solo 3 partite contro Oleggio, College e Pavia con cui abbiamo chiuso a pari punti a quota 30. Sono molto soddisfatto del miglioramento che hanno avuto i ragazzi nello stare in campo”.
Ecco, proprio qui volevo arrivare: il lavoro più importante che è riuscito a fare è stato quello di creare una grande omogeneità nel gruppo tra senior e under…
“Io credo fermamente che le squadre debbano essere molto autonome. Serve coinvolgere tutti, portare avanti tutti, dare fiducia ai ragazzi giovani che non sono ancora di categoria ma che speriamo lo diventino, facendoli giocare anche nei momenti difficili delle partite, quando la palla pesa e ogni possesso è importante. Sai che rischi ma sai anche che poi raccoglierai i frutti di questo. Il concetto fondamentale è quello però di creare una squadra autonoma: la figura dell’allenatore che impone tutto ai suoi giocatori non esiste più, ci deve essere grande collaborazione e comunione d’intenti. Poi, è ovvio, su qualche scelta sono intransigente perché così deve essere, però tutti vanno coinvolti senza che diventi anarchia”.
Guardando al prossimo girone arrivano sfide davvero probanti, cosa si aspetta?
“Sinceramente io le squadre con cui siamo in girone non le conosco. Appena uscirà il calendario ci prepareremo per affrontarle una alla volta. In tanti mi hanno detto che la Toscana è una regione organizzata, con molti senior, con un gioco più maschio. Faremo di tutto per rimanere nelle prime 8, come siamo nella classifica di partenza. Fare i playoff sarebbe come vincere lo scudetto per una squadra come Gazzada. Andremo in giro continuando a difendere come matti come facciamo, perché in difesa i ragazzi sono davvero bravini e cercheremo di fare di tutto per entrare nei playoff. Poi, se non dovesse accadere non sarà un dramma ma la voglia di provarci c’è tutta”.
Quando è arrivato ad inizio stagione credeva che l’obiettivo playoff potesse diventare così concreto come lo è ora?
“No. Avevamo l’obiettivo di entrare tra le prime 6 del girone ed è stato raggiunto. Strada facendo questo gruppo è molto migliorato e ora possiamo provarci per i playoff. Un giocatore che sapevo fosse bravo ma non così tanto è Tannoia, mi sta stupendo. Anche l’arrivo di Pisoni, che io chiamo l’aggiustatore, ci darà una grande mano”.
Pensate di fare altri interventi sul mercato?
“No, a meno che non troviamo un ragazzo giovane con cui costruire un percorso che si sviluppi anche il prossimo anno non aggiungeremo nessuno. Tra l’altro, nella giornata di domani aspettiamo il responso sulle condizione di Gaye. C’è ottimismo sul fatto che possa rientrare per il finale di stagione, lo speriamo tutti”.
Alessandro Burin
Foto di Luca Finotti/Simone Pietrobon